Scandal
Se hai un problema guarda Olivia Pope!
Lunedì scorso ho scoperto che il finale di stagione del
mio adorato Grey’s anatomy è alle porte e come ogni anno provo a trovare un
valido sostituto anche se so che è una missione impossibile. O meglio
“Impossibile” perché fin ora non avevo mai conosciuto Olivia
Pope.
Messi in stand-by per un momento vampiri e personaggi del mondo delle fiabe,sono incappata in una puntata di Scandal
che ho dovuto troncare a metà per cause di forza maggiore (non mi ricordo quale
partita è arrivata a sollevarmi dal divano) e mi sono sempre ripromessa che
avrei cercato di capire di cosa si trattava.
Finalmente sono riuscita a vedere l’intera prima
stagione e i primi 5 episodi della seconda per un totale di dodici puntante in meno
di tre serate. Questo già vi dà il peso della straordinarietà di questa serie,
ma non lesiniamo una bella analisi come quelle che si vedono di solito nella mia
sezione Serial Tv, per cui ecco i miei validi motivi.
- La trama. Come ho detto dimentichiamo il paranormale e ributtiamoci nei giorni nostri fatti di politica, reputazione e crisi. In questo scenario tra il “lusco e il brusco” lo studio Olivia Pope e Associati si muove nell’arena per difendere i propri clienti solo al mero livello legale quanto a quello di reputazione e intrigo. Un po’ perché loro sono prima gladiatori in doppio petto poi avvocati, un po’ perché i loro clienti sono tutti vicini al potere e talvolta sono anche interni alla Casa Bianca ma soprattutto perché Olivia è una splendida spin doctor che sa come trattare l’opinione pubblica. Non a caso è stata allieva di Cyrus, il consigliere del presidente Grant, che in un passato non molto remoto Olivia ha contribuito a far votare dirigendo magistralmente la sua campagna voti per la corsa alla Casa Bianca. Non aspettatevi di vedervi il freddo telefilm di intrighi e basta, qui la parte più interessante è scoprire i vari legami che tengono uniti tutti i personaggi a partire dai gladiatori in doppio petto di Olivia fino al presidente Fitz che lei ha contribuito a far eleggere.
- I personaggi. Come avrete capito tutta la storia è basata sul personaggio chiave della misteriosa quanto talentuosa Olivia Pope, interpretata magistralmente da Kerry Washington (vista in Django unchained), che grazie ad un intuito sopraffino e una micidiale dose di coraggio riesce a risolvere casi apparentemente impossibili e soprattutto a far trionfare ovunque il bene. Ciò che è ancora più straordinario di lei è il carattere: tanto deciso quanto dolce e comprensivo. Penso di non sbagliare a vederla come nuova icona del periodo perché anche il suo look (meno eccentrico delle girls di Sex and the city e meno casalingo delle Desperate Housewives) è decisamente da 10 e lode con vestiti e tailleur mozzafiato. Non sottovalutate però il resto del cast. Infatti noterete che molti volti vi sembrerà di conoscerli bene come l’Amanda della prima stagione (che era l’odiosa e arrivista Paris di Una mamma per amica) o Gideon Wallace (si era in Lost) o Cyrus Beene (l’ex papà alcolizzato di Meredith in Grey’s Anatomy) o il presidente Fitz Grant a cui tutti gravitano intorno (anche per me è stata una scoperta capire che era il cattivo di Ghost!). Non solo il vago ricordo ve li farà piacere, sarà il modo in cui sono ben delineati nel carattere, nello stile, come parlano, si muovono e soprattutto come interagiscono tra loro creando un’ancora più interessante e fitta trama che vi porterà spesso a chiedervi quale altra carta abbiano da giocare personaggi così.
- Lo sfondo di verità. Puntata dopo puntata mi rendo conto che tra le storie e i personaggi presentati ci sono molti riferimenti ai big della politica statunitense. Il vice con quel taglio di capelli stile Laura Bush, la first lady perfettina che si scopre essere un avvocato con una dose d’ambizione incredibile (molto stile Hilary Clinton), il presidente CIA che viene dimesso dopo aver falsificato una foto, il problema del programma che spia i cittadini americani… insomma sono tutti elementi che rendono ogni storia, perfino la più assurda, credibile e ai nostri occhi abbastanza “scandal” da chiederci come farà Olivia a sistemare tutto per bene.
- Le quote di Olivia. Se più di una volta ho decantato i pensieri d’inizio e fine di Grey’s anatomy e adoravo lo slang dei ragazzi di GG, devo ammettere che certe battute di Olivia & co sono veramente da far proprie e da riscrivere ovunque invadendo home di amici e malcapitati che osservano le nostre board “quote” di pinterest! Come non citare la famosa “Io mi fido del mio intuito e il mio intuito non sbaglia mai”, l’esortativa “se non altro ci proviamo” e la stupenda “c’è sempre un’altra carta da giocare”. Ah! Su pinterest non scherzavo: ho scoperto che esiste un album Scandal con foto e quotes, guardate qua!
- L’effetto foto. Si, nonostante sia un serial molto attuale e molto poco colossal (ci pensa la storia a mettere gli effetti speciali) in realtà c’è un effetto filmico che adoro. Di solito viene usato quando Abby (della squadra di Olivia) inizia a spiegare il caso e a presentare il nuovo cliente. Sullo schermo appaiono una serie di fotografie in sequenza della persona che vengono sovrapposte quasi uno sopra l’altro creando un movimento scattoso accompagnato dal classico rumore dello scatto della reflex. Effetto narrativo che ti catapulta nell’indagine in prima persona. Davvero riuscito e davvero coinvolgente. Inutile dirlo che il successivo richiamo sonoro tra una scena e l’altra è qualcosa che definisce e sancisce la caratteristica fondamentale di questo serial.
- Il ritmo. Per essere una serie firmata Shonda Rhimes c’è davvero poca musica ma quello che ho notato è che buona parte dei dialoghi mantiene un buon ritmo talmente concitato che alcune volte le canzoni di James Brown a malapena riescono a star dietro ad inquadrature e effetti filmici. Questo è un punto positivo perché lo spettatore non si annoia mai anzi tende a rimanere sveglio e attento a capire se non si è perso qualche pezzetto e magari a superare Olivia nel pensare la soluzione.
- L’autore. Vi ho già rivelato il nome dell’autrice sopra…l’avete riconosciuta? È la stessa di Grey’s Anatomy e Private Practice. Devo dire che andando a vedere bene i dettagli di Scandal c’è un bel po’ in comune con il parente ospedaliero come la sigla cortissima, l’idea di avere personaggi così a tutto tondo, donne forti e ambizione ma allo stesso tempo amabili, le relazioni amorose più intrigate ed ostacolate del mondo e quella bella analisi del modo di lavorare in team di una squadra che non è affiatata, di più. Sarà forse questo che mi incanta di Scandal e non mi fa rimpiangere troppo la fine di Grey’s?
Allora cosa dite? Vi affidate all’on demand di Sky o
aspettare di vedere la puntata delle 16:15 su Fox Life ogni pomeriggio?
In entrambi i casi enjoy i gladiatori in doppio
petto! :)
P.s. per chi è già fan: keep calm che la terza stagione è stata confermata!
P.s. per chi è già fan: keep calm che la terza stagione è stata confermata!
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Sito ufficiale della ABC: http://abc.go.com/shows/scandal
Pagina su Wikipedia Italia: http://it.wikipedia.org/wiki/Scandal_(serie_televisiva)
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