World war Z
Zombie realisticamente per voi!
Finalmente ritorniamo a parlare di cinema. Dopo
l'esilarante Una notte da leoni 3 mi sono concessa un action movie abbastanza
impegnato proprio come il suo mirabolante protagonista e produttore, Brad Pitt.
Come al solito la decisione di andare a vederlo è stata dettata dalla combinazione trailer- produttore e non tanto dalle miriadi di interviste che il mio beniamino ha rilasciato per promuovere la sua creatura artistica. Per cui dopo una doverosa foto postata sulla pagina fb di questo blog, ho aspettato di inoltrarmi nella Philadelphia dei giorni contemporanei.
Sin dall'inizio si capisce che non è il classico action movie e che lo stuolo di case di produzione presentate all'inizio ha fatto un immane sforzo per rendere il film più realistico possibile nonostante si parli di zombie. Si, Zombie che non sono quei dolci ragazzi goffi visti in Warm Bodies ma sono delle vere cavallette il cui scopo è contagiare umani sani e renderli non morti infettati. Il tutto avviene su scala globale capitolando dagli Usa fino in Corea del Sud passando per Roma.
L'unico che sembra essere in grado di risolvere il pasticcio o almeno provare a cercare qualche indizio è un virologo che affiancato da Gerry, il miglior investigatore delle Nazioni Unite, parte per la disperata impresa di cercare il primo caso di contagio e analizzarlo.
Gerry, padre di famiglia e geniale ispettore riluttante a tornare al lavoro se non per salvare i suoi cari, è interpretato a tutto tondo dal fantastico Brad Pitt. Notate bene che l'aggettivo fantastico non è per l'aspetto (un po' troppo sciupatello a dir la verità) ma per come rende credibile il personaggio e il resto della storia. Incredibilmente man mano che la vicenda si sviluppa quasi mai lo spettatore si ritrova a dire "si vabbè" come accade nella maggior parte dei Zombie movie, anzi, finanche ci si trova a pensare che si stia parlando di altri contagi.
Altra caratteristica del film è il cast composto per lo più da volti poco noti se non il nostro Pierfrancesco Favino che spicca nel momento clou del film e Mireille Enos che interpreta la moglie dell'eroe. Il cast è quindi un altro elemento che vota sempre più al realistico e che ben si sposa con la fotografia del film poco spettacolare e molto scialba nei colori dei paesaggi ma molto d'effetto visto che l'intero film ha poco dell'assurdo nonostante il tema.
Sicuramente un altro lato che vi sorprenderà abbastanza sono i dialoghi e le stupende quote che si possono ricavare. Degni di nota sono i monologhi del virologo e del contatto d'Israele come il conclusivo del nostro Gerry.
Per cui preparatevi psicologicamente ad un film votato al realistico, abbastanza impegnativo, che vi metterà qualche linea d'ansia ma che vi piacerà molto.
A questo punto non vi rimane che comprare il biglietto, sedervi ed enjoy it!
Come al solito la decisione di andare a vederlo è stata dettata dalla combinazione trailer- produttore e non tanto dalle miriadi di interviste che il mio beniamino ha rilasciato per promuovere la sua creatura artistica. Per cui dopo una doverosa foto postata sulla pagina fb di questo blog, ho aspettato di inoltrarmi nella Philadelphia dei giorni contemporanei.
Sin dall'inizio si capisce che non è il classico action movie e che lo stuolo di case di produzione presentate all'inizio ha fatto un immane sforzo per rendere il film più realistico possibile nonostante si parli di zombie. Si, Zombie che non sono quei dolci ragazzi goffi visti in Warm Bodies ma sono delle vere cavallette il cui scopo è contagiare umani sani e renderli non morti infettati. Il tutto avviene su scala globale capitolando dagli Usa fino in Corea del Sud passando per Roma.
L'unico che sembra essere in grado di risolvere il pasticcio o almeno provare a cercare qualche indizio è un virologo che affiancato da Gerry, il miglior investigatore delle Nazioni Unite, parte per la disperata impresa di cercare il primo caso di contagio e analizzarlo.
Gerry, padre di famiglia e geniale ispettore riluttante a tornare al lavoro se non per salvare i suoi cari, è interpretato a tutto tondo dal fantastico Brad Pitt. Notate bene che l'aggettivo fantastico non è per l'aspetto (un po' troppo sciupatello a dir la verità) ma per come rende credibile il personaggio e il resto della storia. Incredibilmente man mano che la vicenda si sviluppa quasi mai lo spettatore si ritrova a dire "si vabbè" come accade nella maggior parte dei Zombie movie, anzi, finanche ci si trova a pensare che si stia parlando di altri contagi.
Altra caratteristica del film è il cast composto per lo più da volti poco noti se non il nostro Pierfrancesco Favino che spicca nel momento clou del film e Mireille Enos che interpreta la moglie dell'eroe. Il cast è quindi un altro elemento che vota sempre più al realistico e che ben si sposa con la fotografia del film poco spettacolare e molto scialba nei colori dei paesaggi ma molto d'effetto visto che l'intero film ha poco dell'assurdo nonostante il tema.
Sicuramente un altro lato che vi sorprenderà abbastanza sono i dialoghi e le stupende quote che si possono ricavare. Degni di nota sono i monologhi del virologo e del contatto d'Israele come il conclusivo del nostro Gerry.
Per cui preparatevi psicologicamente ad un film votato al realistico, abbastanza impegnativo, che vi metterà qualche linea d'ansia ma che vi piacerà molto.
A questo punto non vi rimane che comprare il biglietto, sedervi ed enjoy it!
P.s. per chi l'ha visto: in quanti si riconoscono nel virologo come me? :)
Sito ufficiale: http://www.wwz-ilfilm.it/
Account twitter originale: http://twitter.com/WorldWarZMovie
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