Buon 2014

18:19 Vale 0 Comments

Il 2013 è stato un anno di quelli che non ti dimentichi facilmente, uno di quelli che ti toglie il respiro dai troppi colpi subiti e che ti lascia con mille lividi. Si sa che, però, per quanto le cose possano essere dispari e azzopparti, noi umani siamo molto più forti e riusciamo a creare il bello anche in posti impensabili ed aprirci alla novità ogni volta che arriva l'ultimo giorno dell'anno. 
Un giorno nel quale investiamo in luce e colori per accogliere il nuovo anno pieni di speranza e di volontà di renderlo unico. Per questa ragione vi auguro che il 2014 sia l'anno in cui la luce vi guidi e vi porti a bellissime foto che possano immortalare momenti felici ed unici che potremmo discutere insieme nella sezione reflexista. L'anno in cui quell'unico dolce che sperimenterete sarà talmente buono da non poter non condividere con gli amici...e magari passare la ricetta per pubblicarla qui nella sezione Gnam. Quell'anno in cui finalmente siete riusciti a dedicarvi alla stagione cinema che verrà o recuperare quella appena passata riscoprendo emozioni vere e spettacolari. Il 2014 in cui ci saranno talmente tanti eventi da raccontare che non saprete da dove iniziare. L'anno in cui sarete protagonisti di un fenomeno web o quello in cui la vostra pubblicità preferita diventerà quella degli annali...e quello in cui canterete e ballerete ogni successo musicale dell'anno divertendovi come non mai. 
L'anno in cui veramente potete dire di aver vissuto come non mai e aver lo spazio per poter enjoy ancora quanto di bello vi porterà il nuovo anno.

Buon 2014 Enjoyers!

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Frozen - il regno di ghiaccio

23:03 Vale 0 Comments

Quando anche i canoni Disney cambiano


Come ogni anno sotto le feste natalizie è d'obbligo scegliere un film di Natale da condividere con tutta la famiglia durante la serata del 25 o nel pomeriggio del 26 dicembre. A casa mia, la tradizione vuole che si organizzi l'uscita nel pomeriggio del 26 e da quando sono ritornati i piccoli si sceglie immancabilmente il cartone più sdolcinato in programmazione. Quest'anno la scelta era già dettata dalle locandine che sono apparse a metà ottobre in ogni angolo della città: Frozen

Oltre ad essere il più chiacchierato della stagione, quello che piace anche ai grandi come evidenzia Vanity Fair, Frozen è anche una dolce storia che riserva qualche romantico colpo di scena ridefinendo un po' i classici canoni Disney

La prima ridefinizione si ha con le protagoniste: non una principessa sfortunata offuscata da matrigne o altre malvagie femminili, ma due principesse sorelle. L'altra novità è che non prevaricano una su l'altra: entrambe hanno i loro momenti di "one woman show" e ognuna delle due riesce a catturare il cuore dello spettatore in egual modo tanto che i piccoli in sala impazziscono per tutte e due indistintamente. Un gran passo considerando che le storie Disney sono basate sull'antagonismo e di solito creano  una strega cattiva o danno ad una delle due donne il ruolo di quella fredda e cattiva come succede per esempio in Ribelle dove la mamma è presentata come antagonista della figlia. 

Altra particolarità è la ricerca del cattivo. Sin dal primo momento si capisce che Elsa, la sorella con i poteri, non è malvagia anzi tende a nascondersi per non fare del male alla piccola e dolce Anna annullando completamente se stessa. Cosa che lascia parecchio sbigottiti se si pensa di essere di fronte ad un film Disney e mette immediatamente alla caccia del papabile cattivo. Scartati tutti i personaggi più probabili bisogna arrivare veramente sul finale per avere il quadro d'insieme e scoprire la vera identità dei personaggi secondari e il cattivo per eccellenza. Decisamente scelta "poco Disney" visto che bene o male il cattivo viene sempre presentato nella prima parte dei film. 

Ultimo canone Disney invertito è decisamente l'atto d'amore. Se tutti pensano al bacio d'amore che può tutto e le classiche scene tra principe e principessa, Frozen ribalta questa concezione e mette in evidenza un altro tipo d'amore. Bando alle frivolezze romantiche che sono ridotte a due canzoni e qualche battito di cuore, il focus in Frozen è totalmente sull'amore fraterno. Il coraggio di capirsi, di accettare ed aiutare la propria famiglia andando contro il volere degli altri perfino del fratello che non sa come poter gestire la sua vita.Una lezione decisamente nuova dopo che ci siamo abituati a romantici baci che possono tutto e lotte estenuanti contro matrigne d'ogni tipo. 

Per questa ragione e per i bellissimi effetti speciali che animano ogni scena e rendono spettacolari e unici i colori e le forme del ghiaccio, vale la pena di spendere i soldi del biglietto.  Vi troverete anche a ragionare su come anche la Disney si sia evoluta andando a ribaltare i cardini su cui ha fondato tutti i suoi film per parlare a piccoli e grandi trasmettendo i valori che più servono durante le feste: l'amore per la famiglia e la semplicità che può tutto. Un bel modo per festeggiare il Natale e riscoprirne simbolicamente i valori in modo originale, simpatico e con qualche risata. Per questo si merita il nostro Enjoy e la vostra prenotazione della prossima visione in sala!





P.s. se avete già visto il film e con voi c'erano dei piccoli sappiate che il personaggio di Olaf è già tutto esaurito in qualche Disney Store per cui sperate nella Befana per poterlo avere!

Sito ufficiale film: http://www.disney.it/film/frozen
G+ page: https://plus.google.com/105512543316440258321
Facebook page: https://www.facebook.com/DisneyFrozenIT
Per le curiosità sulla versione americana: http://www.imdb.com/title/tt2294629/




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#ChristmasCarol 6: Santa it's coming to town di Ella Fitzgerald

23:55 Vale 0 Comments

La classe di Ella


Siamo all'ultimo post dedicato alle #Christmascarol cioè le più belle delle feste che ognuno di noi dovrebbe avere nella sua compilation natalizia e cantare a squarcia gola per sentire lo spirito natalizio pervaderlo di buon umore. Come ultimo must have non potevo non scogliere la divina voce di Ella Fitzgerald che ci racconta i segreti di Babbo Natale nella trascinante Santa it's coming to town.  




Cantata con la voce profonda e inconfondibile di Ella su una trascinante melodia jazz che difficilmente non richiama l'orecchio e tutti i muscoli del corpo che inspiegabilmente tintinnano contagiati dal ritmo, questa è davvero una delle migliori canzoni di Natale. Con un testo brio so che parla di chi ha visitato personalmente il laboratorio di Babbo Natale e sa delle sorprese che ci sono in serbo anche se si è dei bambini invecchiati, come la maggior parte di noi. 




Questa è la classica versione che ogni radio passa ininterrottamente durante il periodo pre natalizio e che puntualmente non si conosce ma si vuole shazammare all'istante per portarsela con sè tra le luci dell'Albero, le tartine e il panettone di mezzanotte. 




Dolce e ritmata al punto giusto è anche la classica canzone che tutti riescono a cantare senza assomigliare a campane stonate. Su questo punto posso dirvi che in versione rallentata per anni è stata la ninna nanna natalizia di mia nipote e considerando che si svegliava 8 ore dopo fresca come una rosa decisamente non devo averla cantata così male nonostante assomigli alla Bourdon di Notre Dame impazzita.  




Per cui testo sotto mano e stereo sulla più bella delle canzoni del Natale e.... Buon Natale miei cari Enjoyers!!!




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Hunger games: la ragazza di fuoco

09:36 Vale 0 Comments

Secondo capitolo in attesa del terzo 


Vi avevo già parlato della saga di Hunger Games commentandovi il primo capitolo dopo averlo visto in dvd. Ovviamente soddisfatta dal primo esperimento non potevo che abbandonarmi al secondo capitolo che questa volta mette ancor più in primo piano le doti della fenomenale Katniss, eroina della saga. Ecco quindi che vi regalo il mio commento su La ragazza di fuoco

Innanzitutto chi si aspetta sangue e battaglia a tutto campo come nel primo, inizi a ricredersi: in questo capitolo la lotta è più mentale, dettata da scontri di parole e scacchi matti serviti con colpi di scena, dirette televisive e molto meno sangue del primo. Idea che ho apprezzato molto perché la spettacolarità di questa trama si delinea proprio verso il finale in cui si capisce ogni singola mossa di ogni personaggio della storia e non si è preoccupati per la fine della protagonista come nel primo.

La protagonista Katniss, oltre ad essere sempre impersonata magistralmente da Jennifer Lawrence, mette in mostra un lato di sé ancora inesplorato che unisce quella dolcezza e furbizia femminile che nel primo era stata annientata dalla potenza e dal bisogno estremo di sopravvivere. Accanto a lei i personaggi  di sempre come Peeta (con cui si stringe un'amicizia molto più vera), il mentore Haymitch sempre più brillante, il cattivissimo Presidente Snow (che esce dal "dietro le quinte") e gli altri personaggi più secondari che si ritrovano come vecchi amici man mano che arrivano sullo schermo.


Non pensate, però, che non ci siano novità: in questo capitolo, anzi, ci sono nuovi personaggi che appaiono ancora più interessanti e si capisce che sono solo abbozzati per poter esprimersi poi in successivi capitoli come già preannuncia la stampa di mezzo mondo parlando del personggio di Sam Claflin che interpreta Finnik Odin e l'entrata in scena di Philip Seymour Hoffman che non passa certo innosservata. 

Due note per chi ama il linguaggio filmico:
1) anche qui ritroviamo un alternarsi di scene e di immagini mozzafiato per delineare i momenti di passaggio tra i vari temi del film. Allo stesso modo gli effetti speciali sono talmente integrati nella storia che passano quasi in secondo piano trasportando lo spettatore all'interno del mondo di Capitol City e delle avventure di Katniss e Peeta senza chiedersi come siano possibili o da dove vengano quelle idee.

2) La musica. Se siete amanti del compositore James Howard Newton ne riconoscerete l'impronta fin dalla prima nota rimanendo totalmente incantati dalla colonna sonora come per gli oltre altri 100 film la cui musica è stata curata dal famoso compositore (per citarne alcuni Peter Pan, I love shopping, Michael Clayton, Un giorno per caso...)

Giudizio finale? Decisamente un secondo capitolo da enjoy al cinema come a casa in attesa che arrivi il terzo per spiegare scene lasciate in sospeso e farsi dare una scossa d'energia dalla protagonista che ancora una volta riesce a far passare grandi valori in un momento in cui nella nostra società sembrano spenti.

Quindi, iniziate con la visione del trailer,per poi abbandonarvi alla visione vera e propria per ricordare sempre chi è il vostro vero nemico!


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#ChristmasCarol 5: Have a holly jolly Christmas di Burl Ives

23:29 Vale 0 Comments

Il ritmo della sorpresa

Siamo a mercoledì e a meno 7 giorni dal Natale...come si fa a non mettere la più simpatica canzone che ci sia in tutti gli album di Natale dal sapore retrò? Ecco quindi che la quinta #ChristmasCarol è la stupenda e giocosa Have a holly jolly Christmas cantata da Burl Ives.

Pura dose di scampannellio e simpatico gioco di parole che incanta qualsiasi ascoltatore. Con quel sottile ritmo un po' country, un po' inizio anni'60 si confonde dolcemente facendo ballare anche il mignolino del più Grinch della stanza! L'altra particolarità che ha questa canzone è che, contrariamente alle altre, se viene cantata anche da qualcun'altro dandole un accento lievemente diverso mantiene il suo fascino spiritoso. 


Lo si capisce ascoltando la classe di Bublé e passando immediatamente alla rivisitazione dal sapore texano di Alan Jackson: tutte e tre sono belle da ascoltare e da canticchiare senza ritegno durante gli ultimi giorni che ci separano dal Natale.


Se si dovesse trovare un momento tipico del periodo a cui questa canzone può fare da colonna sonora decisamente sarebbe la corsa dell'ultimo minuto per fare tutti i pacchetti e soprattutto nasconderli prima che il "bravo bambino o la brava bambina" di turno si presentino a scoprire tutti i piani. 

Per cui, cari Enjoyers, abbandonatevi al dolce scioglilingua della combinazione "holly jolly" e imparate il testo il prima possibile per potervi divertire con i piccoli di casa a cantarla durante il giorno più magico che c'è!


Buon ascolto:


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#ChristmasCarol 4: It's Beginning to Look a Lot Like Christmas di Perry Como

22:46 Vale 0 Comments

Scioglilingua per prepare lo spirito

Ho cercato per tutto il web la mia versione della 4 #ChristmasCarol che volevo presentarvi e finalmente eccola: cantata da Perry Combo arriva la bellissima It's beginning to look a lot like Christmas

La bellezza di questa canzone è che unisce il perfetto ritmo dell'attesa a tratti molle e in altri più veloce e brioso, proprio come la frenesia con cui si affronta il mese di dicembre quando si passa dallo stato in cui si è convinti di avere un'infinità di tempo per pacchetti, decorazioni e regali alla certezza che mancano pochi giorni. 

Non so come mai ma le altre versioni sono o troppo calme o con delle voci troppo perfette che non permettono di apprezzare lo scioglilingua delle parole tra il riff It's beginning to look a lot like Christmas e il resto del testo. Mi piace anche sentire le Fontaines sisters cantare e talvolta "rimproverare" Perry

Una canzone che in qualsiasi momento ti lascia riflettere su come tutto si trasformi in questi giorni di magia e d'attesa: si trasformano le temperature, le case con le luci, il tepore che si sente e anche le persone tra di loro sono disposte a essere più calorose salutandosi e facendosi gli auguri.

Più che una semplice canzone da canticchiare è una canzone che ti fa prendere coscienza della realtà e di come affrontarla lasciando che il tuo spirito si rilassi nella bellezza che queste feste portano. 

Che altro dire? Godetevi questo ritmo per addentrarvi negli ultimi giorni che ci separano da Natale... e lasciate che quest'anno sia calorosamente splendido con chi più amate!



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#Christmascarol 3: Merry Christmas In Love di Renee Olstead

13:19 Vale 0 Comments

Il nuovo classico 

Terzo appuntamento dedicato alle mie #christmascarol preferite. Dopo le suadenti voci di Mina e Eartha Kitt, adesso è il turno di una ragazza dalla voce molto jazz e incredibilmente affascinante: Renee Olstead. 

Molto conosciuta nel panorama americano e apparsa da noi per aver prestato la sua Merry Christmas in love per un discutibile cinepanettone con De Sica, Renee è la voce perfetta per assecondare l'impacchettamento dei regali natalizi. Infatti la sua Merry Christmas in love è il giusto mix tra la modernità del testo e la bellezza delle vocalità calde delle canzoni Tin Pan Alley stile Baby it's cold outside o Santa Baby

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Thor the dark world

20:05 Vale 0 Comments

Quando il secondo è meglio del primo

Da fan dei super eroi Marvel decisamente non potevo ignorare il secondo capitolo della saga dedicata a Thor. Nonostante il primo film non mi abbia dato un vero e proprio brivido, il trailer di questo secondo capitolo stranamente mi ha preso sin dalla prima visione. Per cui weekend libero alla mano, ultimi due posti nella sala e in pochi minuti sono entrata nel regno di Asgard.

Come prevedevo questo capitolo era decisamente più strutturato e molto più attraente del primo. La storia innanzitutto è molto più intricata tra cattivi, doppiogiochisti, amore e legami famigliari...cosa che nel primo era molto più sfumata lasciando più spazio allo scalpore dei mondi paralleli che si incontrano. Interessante anche l'idea di rendere Loki non l'antagonista ma "l'aiutante" in grado di svoltare la storia per ben due volte (a voi il compito di capire come durante la visione). 

Altro aspetto che ho apprezzato molto nella narrazione di questo secondo episodio è l'aggiunta di una velata ironia: dal Dio Thor che si ritrova a prendere la metro per raggiungere Greenwich fino a Loki che in un'illusione si finge Capitan America. Piccoli spazzi che rendono la storia più leggera e meno drammatica...segno che anche per questo capitolo si segue un po' l'impronta ironica data dal grande Iron Man

Non è solo la storia che però tende a colpire lo spettatore. Come in tutti i film Marvel, l'accortezza al dettaglio che rende l'immagine spettacolare è massima e in questo capitolo giocando sulla terra degli Dei, Asgard è ritratta in modo sublime. Ad esempio la scena toccante del funerale della regina con luci in contrasto dell'oscurità del momento struggente è pura espressione di bellezza ed emozione allo stesso tempo. Come lo è l'insieme delle immagini di Asgard sia in battaglia che non. 

Come avete notato non mi sono espressa sul cast che come potete immaginare è non solo è formato da grandi nomi (Chris Hemsworth, Natalie Portman, Anthony Hopkings, Renée Russo e così via) ma è difficile riconoscere in loro l'attore e non il personaggio: segno della bravura di ognuno nell'interpretare il loro personaggio.

Tirando le somme: se siete fan della saga degli eroi decisamente amerete questo capitolo di Thor e alla fine, dopo aver visto sia il primo pezzettino che il secondo dopo i titoli di coda, non vedrete l'ora di vedere il terzo capitolo. Se non siete fan della saga decisamente è un film che merita per potervi regalare 112 minuti d'evasione. Se siete donne single non potete assolutamente perdervi gli addominali notevoli del Dio Thor subito dopo la prima battaglia...ehm ehm....

Per cui decisamente Thor, the dark world è un film da inserire nella categoria enjoy, se non siete ancora convinti eccovi il trailer:


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#Christmascarol 2: Santa Baby di Eartha Kitt

20:15 Vale 0 Comments

Il Natale in salsa sixties e glam


Se si fa una promessa la si mantiene, specie in questo periodo dove bisogna essere buoni. Per cui eccoci al secondo appuntamento di #Christmascarol che ogni mercoledì vi segnalerà una delle mie canzoni di Natale preferite per arricchire la vostra playlist. Settimana scorsa l'incanto e l'idea è nata sulle note di Baby it's cold outside ricantata da Mina e Fiorello, oggi facciamo un salto indietro nel tempo e parliamo di una delle più belle canzoni di tutti i tempi: Santa Baby.

Dallo humor sottile, sexy ed estremamente fashion, questa canzone è stata reinterpretata da qualsiasi star volesse apparire una diva e inserire la sua performance da sexy aiutante di Babbo Natale nel firmamento delle cover dell'immaginario collettivo. Madonna, Kylie o Taylor Swift ci hanno provato ma per me una sola voce rimane la migliore di tutte: Eartha Kitt

Roca e lievemente stridula in alcuni punti, dal tono sempre ironico e con una classe unica, la voce di Eartha riesce a rendere omaggio alla letterina più chic che sia mai stata mandata a Babbo Natale. Si stranamente di questa canzone è più bello il testo che la musica. Con le sue analogie sottili (come lo scherzo tra ring - telefonata e ring - anello), le citazioni di brand (si dice proprio Tiffany intendendo il negozio) e regali un po' retro come il duplex (un tipo di casa molto in voga negli anni 60), il testo è un vero spasso. 

Quando si avvicina il periodo natalizio adoro canticchiarla mentre mi preparo per la serata o mentre cucino i miei famosi biscotti. Una scenetta un po' da Desperate Housewife e Samantha la strega tanto per intenderci. Ben lontana dalle versioni super sexy delle dive che vi citavo sopra. 

Per cui se volete seguire la tendenza modaiola di riscoprire i sixties e volete cimentarvi anche voi nella scenetta di cui sopra per rallegrare il vostro animo in vista del Natale, enjoy la stupenda, favolosa e ammiccante Eartha Kitt in Santa Baby!




Allora? Anche voi state scalettando a ritmo sentendovi moooolto sixties?

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Calendario Pirelli 2014 e l'occasione per scrivere di Helmut Newton

22:51 Vale 0 Comments

Il potere dello scattare per se stessi



Come un flash che scatta immediatamente appena si spinge il pulsante di scatto è arrivata la notizia che il calendario Pirelli 2014 è frutto del genio di Helmut Newton. Ai più questa notizia non avrà detto nulla, a qualcuno avrà fatto arricciare il naso e i capelli mentre qualcun'altro (da GQ a Vogue arrivando a Vanity Fair ed Huffington post) ha stupito. 

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#Christmascarol 1: Baby it's cold outside di Mina feat Fiorello

22:28 Vale 0 Comments

La magia del Natale e della seduzione in una sola canzone



A volte capita così: sei alla ricerca d'ispirazione e cerchi per tutta la rete, poi in un secondo delle note. Note che conosci, che iniziano a farti battere il tempo con le dita, che richiamano la tua attenzione irrimediabilmente ed irriducibilmente...ed eccola lì la tua ispirazione: sotto forma di papero e con la voce calda di Mina.

Lunedì sera sul tg nazionale (come dicono i presentatori) hanno trasmesso un bellissimo servizio di Vincenzo Mollica* in cui presentavano il nuovo album di Mina dedicato alle canzoni di Natale e nella fattispecie il suo duetto con Fiorello. Devo dire che di tutte le Chistmas songs alla Tin Pan Alley che ogni anno passano alla radio regalando quella magia unica che solo quelle canzoni americane sanno dare, Mina ha scelto quella che più in assoluto adoro. 

Una canzone dal testo molto semplice che non cita i classici stereotipi natalizi se non il freddo che c'è al di là della porta ma ha quel non so che di charmant che riempie l'aria. Stiamo parlando di Baby it's cold outside, uno dei pezzi più cantanti nella storia dello standard musicale. Come dice wikipedia, inizialmente fu una canzone scritta da Frank Loesser per essere cantata con la moglie ma di lì a 4 anni nel 1948 fu venduta per diventare la scena di seduzione più elegante della storia.

Ricordo ancora la prima volta che ho sentito la versione cantata da Etta James e Louis Jordan. Pura poesia con quell'alternarsi tra voci calde e roche, perfette ed in grado di miscelarsi piacevolmente con la musica. Lo stesso accade con la versione reinterpretata da Mina e Fiorello. Unico difetto è che nella versione 2013 cantata dai nostri connazionali si sovrappongono un po' troppo le battute non permettendo alle voci di esibirsi nella loro totalità. E' comunque perfetta sotto lo stile, la pronuncia e lo swing. Cosa non da poco visto che se una canzone viene ricantata non sempre arriva ad esser riascoltata ed esser preferita all'originale, cosa che la versione di Mina e Fiorello invece riesce a fare. 

Che altro dire? Che l'ispirazione iniziale è stata molto più forte di quel che pensassi e mi ha portato ad un'altra grande idea: proporvi, una volta a settimana, la mia particolare selezione di canzoni natalizie a partire proprio da questa che oltre ad essere magica è molto romantica e setta il nostro spirito nel mood giusto per vivere il Natale. 

Per cui vi lascio immergere nella bellezza delle note di questo minuto e 27 di teaser con Mina, Fiorello ed orchestra paperina per rimandarvi all'appuntamento di settimana prossima con un altro pezzo in grado di farvi entrare nel ritmo natalizio.

Enjoy Xmas!






*ci tengo a menzionare Vincenzo Mollica perché è sin da quando ero piccola (si il ghiaccio dell'era glaciale si era già sciolto;) ) che tenta in tutti i modi di svecchiare il tg 1 portando ospiti internazionali e notizie un po' di nicchia sulla musica e sulla cultura in genere ma rimane una voce solitaria in quel mondo.

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Sole a catinelle

19:39 Vale 0 Comments

Il film per imparare a ridere


Se esce il nuovo film di Checco Zalone non si può non organizzare la classica serata "amici, pizza e cinema". E' da fare perché sai già che riderai tantissimo e le sue battute rimbalzeranno su WhatsApp, Facebook e chi ne ha più ne metta. Ma vale davvero la pena vederlo? Vale il biglietto e l'attesa lunghissima al botteghino?

La prima risposta vi arriva dalla trama: è la storia di un papà che promette una super vacanza al figlio nonostante la sua situazione economica sia alquanto disperata. Tra colpi di fortuna e rocambolesche avventure, il papà diventa il mito del figlio e di tutti gli spettatori nel giro di 4 battute. Mito che non ha nulla di speciale se non essere realmente se stesso e credere in qualsiasi cosa che intraprenda. Atteggiamento che, ahimé, forse ci stiamo scordando un po' tutti in questi anni. 

La seconda risposta vi arriva da Checco: trascinante. Si ritrovano gli strafalcioni con cui è diventato famoso, la leggerezza che lo contraddistingue e soprattutto il modo semplice di affrontare le complessità della vita. A questo proposito impossibile non citare la scena madre in cui riesce a far parlare un bambino affetto da mutismo selettivo battendo tutti gli psicologi contattati dalla madre semplicemente urlando. Se volessimo fare gli psicologi di noi stessi verrebbe da dire che buttandoci in faccia l'assurdità della situazione in cui viviamo ci fa rendere conto che abbiamo una voce per poter prendere in giro la situazione.

La terza ed ultima risposta che vi convincerà è un sondaggio. Preso il campione vario di 12 persone, tra cui la sottoscritta, in una sala gremita allo spettacolo delle 23:30 si nota che:
- nessuno dei 12 è rimasto serio per più di trenta secondi
- tutti hanno accusato un certo male alla mandibola per il troppo ridere
- solo il 2% non ha ripetuto almeno una battuta del film appena dopo la visione
- solo il 5% non ha espresso una chiara ammirazione per Checco e per il protagonista che interpreta il bambino
- tutti hanno concordato che è stato davvero un bel film.

Non vorrei essere quella troppo corticale che si lancia in calcoli astrusi, ma credo che i dati del sondaggio parlino chiaramente: prenotate il vostro posto per prendere un po' di "sole a catinelle" ed enjoy con buoni amici pronti a ridere come non mai!

Se siete del gruppo "mi serve ancora una buona ragione", eccovi il trailer:





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Cupcake preparazione: esperimento con il preparato!

15:16 Vale 0 Comments

Alternativa per i momenti di "Desperate Kitchen"


Non sempre abbiamo tantissimo tempo a disposizione e spesso ci accorgiamo che il pasticcere che è in noi è tendenzialmente troppo pasticcione per creare dei piatti unici. Non è il caso di disperarsi, però, perché chi è veramente pasticcere dentro e fuori ha pensato come aiutare noi Desperate dell'ultimo minuto e con ambizioni da Marta Stuart. Nel mio caso il pasticcere corrisponde ad un preparato per cupcake che ho trovato per caso in un super e ho voluto provare visto che ho avuto il piacere di conoscere la marca come produttrice di pasta da zucchero sopraffina. 

Al che, trovata l'occasione, ho iniziato il mio esperimento per poter capire se effettivamente c'è una differenza abissale tra il preparato e la ricetta classica. Forno disponibile, ciotola e fidata spatola alla mano, ho iniziato a radunare gli ingredienti da aggiungere al preparato:

- 125 gr burro (ma ricontrollate sulla confezione)
- 3 uova 
- pirottini in carta
- stampi per muffin

Come per le ricette normali è fondamentale seguire tutti i passaggi, accendere il forno (in questo caso a 180°gradi) per farlo arrivare a temperatura e soprattutto di mescolare bene un ingrediente prima di aggiungere il successivo. Per cui prima ho inserito il preparato (con una consistenza simile alla farina) all'interno della ciotola aggiungendo di volta in volta le tre uova. Tra un'aggiunta e l'altra, come vi dicevo prima, è stato fondamentale mescolare bene il preparato con gli ingredienti freschi. Finito questo processo ho sciolto il burro per rendere l'impasto liquido e allo stesso tempo consistente. Mescolando tutti gli ingredienti ho ottenuto appunto una crema. 

Disposti i pirottini nello stampo, ho iniziato a riempirli per tre quarti come succede per ogni tipo di cupcake. Dopo 15 minuti di cottura ho controllato la prima infornata con lo stuzzicadenti per assicurarmi che fosse cotto tutto l'impasto et....voilà. Pronti i cupcake.

Ovviamente nella confezione erano presenti anche un pezzetto di pasta di zucchero rosa e tutte le istruzioni per creare la decorazione che io, per poca disponibilità di tempo, non sono riuscita ad applicare ma vi assicuro che il sapore era lo stesso dei normali impasti di cupcake. 

Ho trovato che l'alternativa del preparato sia ottima se si ha pochissimo tempo, pochi ingredienti (come nel mio caso) e si voglia lo stesso ottenere un buon risultato. Ovviamente bisognerebbe provare con piccole varianti per capire se il risultato può effettivamente competere con la ricetta originale ma almeno posso affermare che se una /un Desperate Pastry Chef vuole cimentarsi con una ricetta veloce ed ottenere un buon risultato oppure una buona e pratica base per provare nuove decorazioni, questo preparato di "Cuore di" è un'ottima alternativa.

Per cui tirate fuori i pasticceri che sono in voi ed enjoy pasticciare!;)

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Colorized History di Zuzahin Madsen

21:41 Vale 0 Comments

La storia a colori 


Come si fa ad essere appassionati di fotografia e non parlare del progetto Colorized History? Decisamente non si può e per questa ragione il post di oggi lo dedico a questo argomento che da una risposta tutt’unica all’annoso dilemma che vi avevo proposto con il servizio di Brad Pitt per W magazine: meglio scattare a colori o in bianco e nero?


Come ci fa sapere Wired Italia, un gruppo di professionisti di Photoshop hanno intrapreso l’ambizioso progetto di ricolorare centinaia di foto storiche per poter ricostruire l’emozione del momento in tutto e per tutto. Idea che nell’articolo viene spiegata anche attraverso il video tutorial dell’artista danese Zuzahin Madsen intento a ricolorare la foto di un generale dell’800 (ammetto di non aver capito chi è il personaggio ritratto).

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Cattivissimo Me 2

13:12 Vale 0 Comments

Il cartone dei grandi

Dopo l'adrenalico Rush come non concedersi un po' di sana leggerezza in salsa spy story? Detto fatto: ho comprato il mio biglietto per cattivissimo me 2. Ero rimasta ammaliata dal primo per la storia e l'ironia poi, quando l'ho rivisto, ho notato che piaceva più ai grandi che ai piccoli. In ogni caso non ho messo i manifesti quando ho prenotato il posto in sala convinta che ci fossero solo i piccoli o, visto l'orario, nessuno. Invece fuori dalla sala c'erano più grandi che piccini tutti in attesa delle risate promesse dai Minion e dalla tenerezza di Agnes





Aspettative ampiamente confermate e superate! La trama è decisamente molto bella e scorrevole prevedendo una storia d'amore fuori  dal comune, un papà single alle prese con i classici problemi di feste, primi amori e spinte per trovare l'anima gemella oltre ovviamente a salvare il mondo da un nuovo perfido cattivo che minaccia di creare una nuova specie di animali isterici pronti a mangiare di tutto.

Più lo guardavo e mi divertivo più sentivo le grasse risate di noi adulti che un po' ci riconoscevamo nelle rocambolesche azioni di Gru e nei modi di fare spicci ed impacciati della protagonista femminile Lucy Wilde. Anche alcuni piccoli riferimenti a Love Boat, a Terrore dallo spazio profondo (come conferma Wikipedia) sono sinonimo che è pensato più per i grandi che per i piccoli.


Non a caso all'uscita dalla sala ci si sorprende a canticchiare la colonna sonora, che vede la partecipazione del genio musicale Pharrell Williams. E' un vero e proprio spasso e sembra  destinata ad entrare nelle nostre tracce da viaggio o da revival disco.

Ovviamente se lo andrete a vedere con dei bambini, piacerà anche a loro e probabilmente ergeranno a mito una delle tre figlie di Gru a seconda della propria età e dei propri gusti. Infatti troveranno Agnes che è la più piccina e romantica, Edith la più hip hop e mascolina e la sorella maggiore Margo più teen e tecnologicamente più skillata. Tutte e tre ugualmente dolci che a noi adulti verrebbe voglia di passare una giornata con loro per divertirci un po'. 





Insomma, Cattivissimo me 2 è un cartone da vedere anche se si è grandi e ci si vergogna un po' a comprare un biglietto per un cartone animato perché, come tutte le favole, ha sempre molto da insegnare indipendentemente dall'età. 


Per cui enjoy il trailer qui sotto e recatevi a sconfiggere El macho insieme a Gru nelle sale!





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Swing both ways - Robbie Williams

20:28 Vale 0 Comments

Una ghiotta anteprima!


È da un po’ che non parlo di musica. Dopo la bellissima Roar di Katy Perry che mi ha colpito ed è diventata la mia canzone da “concerto in auto” non ho trovato niente che mi ispirasse un nuovo post…fino ad oggi. Complici le temperature fredde e la pigrizia di riordinare la camera dopo l’imbiancatura mi sono ritagliata un po’ di tempo davanti al pc e sono stata “premiata” da un post di Robbie Williams in cui comunicava ai fans l’anteprima di tutte le canzoni del nuovo album in uscita a novembre.

Inutile a dirlo che ho cliccato e sono stata trasportata su youtube dove è iniziato lo spettacolo di 9 minuti e tredici secondi di anteprima delle 13 nuove tracce tra le quali spiccano dei duetti di tutto rispetto. O meglio duetti con: Olly Murs suo “protegé” che ha aperto i concerti della scorsa tournée, l’inglese Lily Allen, i due canadesi Rufus Wainwright e Michael Bublé e la popstar Kelly Clarkson. Tra tutti direi che il duetto che più si prospetta interessante, almeno per me, è quello con Michael Bublé che ho sempre ammirato per i suoi lavori di rifacimento dei classici Tin Pan Alley attualizzandoli e rendendoli molto sexy.

Torniamo, però, a parlare delle anteprime…

Un buon mix di pop, ballad e note orecchiabilissime sostenute da un’instancabile orchestra che sigilla uno swing di gran classe che ti entra proprio sotto pelle tenendo i piedi fermi a stento. Carina anche l’idea di rifare la sua famosa Supreme in versione anni’50 prima di introdurre la chicchissima Dream a little dream of me cantata tra gli altri anche da Armstrong, Nat King Cole e Doris Day. Il tutto prima di passare alla super jazzy Soda Pop che appunto canta con Michael Bublé divertendosi come due “ragazzacci” d'epoca. Un ritmo talmente trascinante che mi ha spinto ad andare a vedere anche il mini video del backstage durante la registrazione che trovate qui sotto. Decisamente mi sarebbe piaciuto assistere alla performance di quei due in studio. Se in 33 secondi di video incuriosiscono così tanto, dal vivo che esplosione di energia non saranno? Speriamo in almeno un official video tra poco va’.

Altro denominatore comune la voce di Robbie. Come al solito, una vera e propria garanzia di qualità e humour che tra le note e le parole arriva diretta nell'inconscio e riesce a farti riflettere e vedere le cose con una prospettiva diversa. 

Insomma un’anteprima che è una vera delizia e che non si smette più di cliccare avanti e indietro sui titoli delle canzoni (a proposito… complimenti a grafici e reparto marketing)! Per cui prendetevi 10 minuti, rilassatevi ed enjoy questo assaggio goloso come un muffin e un tea caldo in una merenda autunnale! 

Ecco il video con l'insieme delle anteprime dell'album:



Questo, invece, l'altro video del backstage della registrazione di Soda pop con Michael Bublé che mi ha completamente trascinato...:


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Rush

21:09 Vale 0 Comments

Un film da non perdere!


Questo è uno di quei film che prima di vederli ti imponi di non crearti aspettative. Lo sai che tra il cast e il regista è destinato ad essere IL film di stagione ma per essere una critica da manuale devi per forza non avere aspettative e non cedere.
Ovviamente tutto questo prima di arrivare davanti alla sala e sentire il commento della ragazza che strappa i biglietti: "E' il film più bello che abbiamo in calendario...è veramente straordinario". 
Ecco che l'aspettativa sale alle stelle e mi ritrovo ad apprezzare tutto...perfino i trailer di pubblicità! 
Fortuna che questo è un film che non delude, anzi riesce a sorprenderti. 

Sorprende perché nelle scene mozzafiato e le inquadrature destinate a far eleggere Chris Hemsworth uomo più sexy dell'anno appaiono spezzoni in pieno stile anni'70 con immagini contornate da scritte e colore. Genere che non ti aspetti da un professionista come Ron Howard ma che nell'insieme ti trasportano nello swing del film. 

Sorprende perché nonostante Chris sia bello in modo impressionante è anche molto bravo ad esprimere i tratti di tormento e anche di egocentricità di Hunt. Nonostante si sia presi a riconoscere la bravura del primo, difficilmente si staccano gli occhi da Daniel Bruhl che impersona il genio di Lauda e gli da un tratto talmente d'onore che non puoi che ammirarlo un personaggio così. Tanto che quando ti ritrovi a riconoscere il Lauda vero in qualche inquadratura del granpremio ti verrebbe voglia di stringergli la mano e berci un caffè insieme per ricevere ispirazione.

Sorprende perché nel cast appare anche Pierfrancesco Favino che ormai è il volto "amico" che riconosciamo in ogni pellicola hollywoodiana e di cui io vado molto fiera perché è veramente un esempio di attore italiano bravo che all'estero ha davvero fatto fortuna e riesce a tenere testa a grandi nomi.

Sorprende perché la storia è avvincente e quando ti ritrovi al finale (che non vi svelo neanche sotto tortura) ti rendi conto che è proprio un'altra epoca e quelli sono degli uomini che nel loro mondo hanno fatto la storia anche se solo per qualche stagione. Davvero un'ispirazione per noi che in questo momento siamo più schiacciati che impegnati a fare la storia. 

Insomma un film che non dovete perdervi e che è tutto da gustare fino all'ultimo minuto come un'avvincente gara. Enjoy it senza ritegno e con grandi aspettative di comprarvi pure il DVD!



Sito ufficiale: http://www.rushmovie.com/

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Un petit monde di Kurt Moses

22:05 Vale 0 Comments

Noi così piccoli, cocciuti e coraggiosi



Come al solito ero alla ricerca di qualche argomento interessante per rimpolpare la mia sezione reflexista e...puff ecco che arriva il giocoso progetto di Kurt Moses: le petit monde. Nome preso in prestito dal francese per descrivere una serie di foto a statuine alte poco più di tre centimetri (1 inch per essere precisi) in atmosfere e ambienti reali ma che hanno molto del surrealistico.

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Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri

22:59 Vale 0 Comments


Perfetto per le serate d'autunno

Come ogni anno settembre porta novità e quest'anno arrivano anche nel mondo del cinema annunciando e preparando un zuccheroso calvario per l'autunno inverno. Il primo film su cui mi sono focalizzata tra i vari a cartellone è stato Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri.

So che sembra una scelta non molto in linea con i precedenti Great Gatsby o Django che ha aperto le recensioni di questo blog, ma questi film mi ha sempre incuriosito per il modo con cui tratta la cultura per eccellenza ossia gli Dei e i miti greci.

Ricordo che il primo della saga (si è una saga) mi era piaciuto molto ed ero uscita dalla sala entusiasta e in attesa che uscisse il secondo per vedere come avrebbero trovato il modo di far interagire questi vecchi miti con la modernità dove la tecnologia e la magia possono tutto.

Anni dopo ecco che arriva il secondo capitolo e..... A una settimana di distanza non mi è rimasta che qualche immagine sfocata di quel che ho visto. Come direbbero gli inglesi "a but bad" considerando che un film se piace rimane impresso. Il punto è che la storia è buona, gli interpreti sono in grado di reggere il peso dei personaggi che descrivono e gli effetti speciali sono dosati nella giusta misura (considerate sempre che si parla di dei eh), ma non mi è piaciuto l'essere gettata subito in una storia che sembra molto distaccata con il primo.

Nell'insieme comunque la trama è trascinante e per i 106 minuti di durata regge il colpo trasportando lo spettatore nel mondo parallelo degli dei strappando qualche risata e un po' di riflessioni sempre valide.
Lo consiglierei più come home video da enjoy sul divano in una serata fredda con una bella tazza di te piuttosto che al cinema...ma attendo anche i vostri commenti post visione!

Intanto eccovi il trailer per ingolosirvi:



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Il video virale di Alyssa Milano

20:47 Vale 0 Comments

Quando la vecchia scuola insegna...

Sabato ho aperto il mio profilo Facebook  e…. bum appare un’immagine un po’ strana di Alyssa Milano che ben conosco essendo stata per parecchio tempo fan di Streghe. Rimango un po’ perplessa leggendo il titoletto dell’Huffington post che commenta “video sex tape impegnato”.
Devo ammettere che in un primo momento ho pensato ad un errore grammaticale dettato dalla fretta, poi mi sono chiesta come si faccia a sbagliare scrivendo un’intera parola come “impegnato” ed infine il dubbio: che faccio apro e guardo?

Alla fine la curiosità mi ha fatto cedere e ho cliccato sulla news.  Mega schermo con la faccia dell’attrice intenta a sistemare una videocamera. Immenso imbarazzo e altrettanta curiosità sul motivo per cui una testata così autorevole ha postato una cosa così scandalosa. Un po’ imbarazzata leggo la notizia ed ecco la parola magica che aumenta il formicolio sotto il dito per schiacciare play: “sembrerebbe”.

Già la chiave di tutto è in quel sembrerebbe, perché Alyssa Milano ha avuto un’idea geniale e allo stesso tempo figlia di quest’epoca tutta matta. Ha creato un video che sembra essere amatoriale con delle scene in cui lei si reca verso la sua camera da letto con un ragazzo (non ho capito se “di ruolo” o meno…in ogni caso complimenti per la scelta) e…colpo di scena. Si parla di Siria!
Avete letto bene: si parla della Siria e del conflitto che tutti scongiuriamo. Con in sottofondo rumori molesti uno speaker della tv in tono professionale spiega la posizione che nei giorni precedenti Alyssa ha tanto difeso sul suo profilo twitter: niente guerra e i buoni motivi.

Una trovata geniale specie e un vero colpo da maestra che Alyssa, da volpona classe’72, ha voluto far passare nel can can sollevato per le imbarazzanti performance di Miley Cyrus. Come dire "se vuoi la popolarità facile devi anche veicolare il messaggio giusto". 

Sicuramente questo video non diventerà una pietra miliare della storia della viralità ma sicuramente mi sembra una buona risposta anche abbastanza divertente nei confronti di questa società che sembra sapere tutto, capire tutto e saper vendere solo con lo shock. Sarà più una voce fuori dal coro che ha dato il suo contributo a capire quanto sciocche siano le mire del twerking e robe del genere.

Insomma a me sembra che l’intento sia buono e l’idea sia riuscita alla perfezione regalando sia una risata che un po’ di consapevolezza allo spettatore… poi lascio a voi decretare il definitivo enjoy it or not. Intanto ecco il video:




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Dior homme - #DiorRob

20:06 Vale 0 Comments

Doppio voto per il nuovo film-adv


DiorRob
Dal profilo twitter di Dior: http://twitter.com/Dior/
È da quando ho visto il primo tweet con questo hashtag e la successiva foto in bianco e nero di Robert Pattinson immerso in una vasca che voglio parlare di questa campagna adv di Dior. Peccato che ho dovuto aspettare più di un mese solleticata dai continui spoiler del making of. Una foto di Robert un po’ più precisa, una foto di un’altra tizia e poi il marchingegno virtuale che ricorda la macchina fotografica che si vende come gadget vicino ai monumenti molto in voga nei primi anni’90…insomma tutto tranne questo benedetto filmato.

Finalmente il 2 settembre scopro che Dior Homme - 'The Film' è online. Come potevo non cliccare play?

Ecco che inizia il tanto atteso spot: classico sfondo nero con scritta Dior e nell’angolino l’hashtag DiorRob per poter far riconoscere sia il filmato che aumentare la nostra ingordigia di parole hashtaggose. Intanto il primo frammento mostra “Rob” su un tetto di una casa molto “America squattrinata” e squadrata con un look tutto anni’80 e Rayban. Le prime note sono molto famigliari per cui vale la pena shazamare per capire se c’è odore di cover o versione original. In pochi secondi Shazam con il tono del “ma come non hai fatto a riconoscerla?!” mi fa sapere che è il classicone Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. Prima mini delusione: mi aspettavo qualcosa di nuovo che shakerasse tutte le incertezze di questo mondo per portarmi in uno di fantasia e invece si punta sul classico.
Non contenti della classicità inspirata dal pezzo continuano con immagini bianco e nero e oggetti molto eighties: vi basti pensare che c’è pure una BMW bianca che la maggior parte dei fan di Rob non hanno neanche mai visto da quanto è datata!

Pezzi da museo a parte mi consola l’accozzaglia d’immagini che sprigiona un uomo che ama la semplicità, la qualità e anche nei divertimenti apprezza le pazzie più pure come guidare in spiaggia, lanciarsi in acqua per un bacio con la propria donna o farle attraversare un ristorante di lusso solo per farla ballare sulla pista. Niente fronzoli anzi molta meditazione e tanto amore. Amore per la sua donna, per le vedute solitarie, il bello, il lusso ma anche per la vita.
Rob (fatico ancora ad affibbiargli questo soprannome) è un po’ simile al protagonista antipatico di Cosmopolis e un po’ più il tenerone di Twilight. Insomma un ribelle nelle righe che piace e che tutto sommato vorremmo avere al nostro fianco. Un edonista che ama dividere la gioia e l’ebbrezza e non tenersela solo per sé. Decisamente voto un enjoy per Rob che dimostra sempre un buon esempio di idolo allontanandosi dal ruolo che l’ha reso famoso e il ruolo affibbiatogli dai rotocalchi dopo il gossip e la rottura con Kristen Stuart.

Per i creativi purtroppo un not enjoy: troppo anni’80. Capisco la loro ambizione di aiutarci a pensare come gli anni d’oro per avere più fiducia nel mondo e uscire dall’empasse crisi ma siamo nel 2013, un’era complicata ma pur sempre un periodo che merita il suo stile non una copiatura. Ottima la campagna virale che probabilmente sarà una bella success stories per tanti altri marchi ma continuo a pensare che uno svecchiamento e la botta di colore un po’ prima della fine sarebbero serviti di più.


Tant pis…à la prochaine Dior! Per voi invece i film per darmi i vostri giudizi:




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Vma 2013 – Katy Perry e la sua ROAR

10:00 Vale 0 Comments

Sulla scia di Firework un gran bel pezzo per animare la folla



Si sono appena conclusi i vma 2013 e non si fa altro che parlare della performance di Miley Cyrus sulla canzone già di dubbio gusto We can’t stop. Sinceramente guardando qualche video qua e là su youtube ho trovato qualcosa di meglio della triste performance di Miley Cyrus e in particolare mi ha colpito quella di Katy Perry dedicata al suo nuovo singolo ROAR.
Innanzitutto premetto che sin da quando ho sentito per la prima volta questa canzone e ho visto il video “preview” fatto solo di testo, mi ha colpito tanto quanto Firework ai tempi. Non so se vi ricordate il testo di quella canzone del 2010 ma ogni singola parola ha il privilegio di dare una certa scossa all’animo dell’ascoltatore oltre ad essere un inno alla vita e all’autostima. Roar, allo stesso modo, cerca di tirar fuori il nostro lato da campioni per affrontare la vita a testa alta e vittoriosi. La performance dei vma rende bene l’idea.
Infatti Katy Perry si trova sotto al ponte di Brooklyn su un ring vestita come una moderna Rocky Balboa post giro nella savana (eh già il top tigrato stona un filino con il resto del look). Da lì intona la sua canzone e trascina una mega folla nell’eye of the tiger per poi arrivare a fare ROAR tutti insieme.
Balletto energico, ritmo orecchiabile, molto oro, vibrazioni positive e un po’ di classe nell’animare la folla. Unico difetto l’audio che era un po’ disturbato..colpa del microfono con tirapugni o del video che ho scelto io? Mah… di sicuro è un’ottima presentazione per il pezzo e l’effetto curiosità nel vedere il nuovo video è garantito.
Altro che Miley e i mezzucci sexy per essere guardata, Katy Perry dimostra che gli annetti in più portano a dare al pubblico quello che serve veramente: un po’ di carica per alzarsi la mattina e combattere questa vita che ogni tanto ci lavora un po’ troppo ai fianchi.
Decisamente un enjoy per la canzone e uno per la performance che trovate qui sotto.


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IPP Awards - quando il concorso è per foto dell'Iphone

10:12 Vale 0 Comments

Altro contest, altra mia classifica


Primo classificato nella sezione
fotografo dell'anno
In quest’estate che ormai volge al termine ecco un altro spunto fotografico di cui parlare. Vi avevo già parlato dell’incontro della Social Media Week a cui ho partecipato e in cui si parlava dell’avvento degli smartphone nel mondo della fotografia e se questi potessero essere classificati allo stesso livello. Oggi ritorniamo a porci la stessa domanda in occasione dei vincitori del concorso Iphone Photographic Awards (IPP awards).
Sia Vanity Fair che Huffington post Italia hanno pubblicato la news sui 16 vincitori (tanti quanti le categorie del concorso) e qualche altro scatto sensazionale riferito ai secondi. In entrambi gli articoli specificano che è possibile partecipare all’edizione del 2014, unico requisito: inviare foto scattate con Iphone o Ipad.

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The lone ranger

19:24 Vale 0 Comments

Western rivisitato con quel  fascino Disney che incanta


Dopo Django e la rivisitazione cruenta del west di Tarantino, ecco che arriva la risposta Disney tutta mito e ironia: The Lone Ranger. Con un Johnny Depp – indiano dal nome comico, un bello che ha tanta strada da fare per diventare eroe e dei cattivi leggendari, the Lone Ranger si svolge in quel tempo fatto di polvere, innovazione per le cose che oggi riteniamo più lente e tanta spavalderia.

Devo dire che il western non è proprio il mio genere preferito. Sarà che quando ero piccola mio papà, fan sfegatato del genere e di Sergio Leone, amava vederne mentre io reclamavo qualcosa di più principesco, ma non mi hanno mai appassionato così tanto. Invece, The lone ranger, con quella sua piccola impronta Disney che ti attira inconsapevolmente anche se ormai hai più di dieci anni, ti cattura.

Sin dai primi minuti in cui l’eroe / non eroe impersonato da Johnny Depp, Tonto, appare sullo schermo e inizia il suo racconto dei tempi indietro e di quando era l’inseparabile braccio destro del protagonista a sorpresa Lone Ranger-Armie Hammer, lo spettatore viene catturato. Spettatore che si ritrova in un lunghissimo flash back e un po’ si identifica con il bambino che mangia noccioline e cerca di apprendere tutti i dettagli della storia del suo super eroe.

Si, questa tecnica di racconto è quello che più esce dagli schemi classici del western regalando davvero un bel film che per  due ore e trenta filate scorre senza appesantire la palpebra e senza sfiorare l’assurdo. O meglio: l’assurdo è sfiorato, ma grazie alle doti da camaleonte di Johnny Depp e agli spettacolari effetti che ci dona il regista Gore Verbinski, diventa semplicemente un mezzo plausibile.

Che altro dirvi senza svelarvi neanche un’unghia di trama per non farvi perdere la sorpresa? Beh che Helena Bonham Carter  si conferma una certezza nei film di Depp entrando sempre come spalla sagace. Allo stesso modo un plauso va a coloro che hanno seguito la fotografia rendendo il vecchio west un posto dove ci si concederebbe volentieri una cavalcata anche ai giorni nostri.


Per cui, senza impegno ma con l’animo puntato al divertimento, galoppate verso il cinema e godetevi un po’ di spara spara in vecchio stile cari ranger!



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