Un petit monde di Kurt Moses
Noi così piccoli, cocciuti e coraggiosi
Come al solito ero alla ricerca di qualche argomento interessante per rimpolpare la mia sezione reflexista e...puff ecco che arriva il giocoso progetto di Kurt Moses: le petit monde. Nome preso in prestito dal francese per descrivere una serie di foto a statuine alte poco più di tre centimetri (1 inch per essere precisi) in atmosfere e ambienti reali ma che hanno molto del surrealistico.
Come spiega l'articolo di Huffington post Italia, le ambientazioni scelte sono angoli della strada, foglie di ninfee di una fontana o spiagge che rimaneggiate con la prospettiva diventano veri e propri ambienti fiabeschi assumendo tutto un altro significato.
Quello che mi piace di questo progetto è il grande significato: noi piccoli umani non ci accorgiamo neanche di quanto ogni nostra azione nel quotidiano sia una grande sfida che riusciamo a concludere nello spazio della giornata. Lo vediamo bene nella liberazione che esprime la foto del natante con la sua 500 rossa in spiaggia di fronte al mare estremo. Lo capiamo quando vediamo il corridore affiancato alla bici vera per essere il primo e ci riconosciamo nello sforzo. Siamo piccoli ma cocciuti a essere parte di qualcosa di grande. Questo è il messaggio che sembrano esprimere queste foto fatte più con lo spirito del gioco per ampliare la tecnica fotografica di Kurt Moses.
Altra piccola riflessione prima di aggiudicare il mio voto: avete notato la somiglianza perfetta delle miniature alle persone vere? Quasi generano un effetto trompe-l'-oeil in grado di ingannarci per qualche minuto. Estremamente fedeli all'originale, bellissimi.
Per cui il mio voto è definitivamente un enjoy per la brillante idea di utilizzare il mondo fanciullesco come soggetto senza ricorrere ai bambini come fanno invece Jason Lee e Anne Geddes.
Quello che mi piace di questo progetto è il grande significato: noi piccoli umani non ci accorgiamo neanche di quanto ogni nostra azione nel quotidiano sia una grande sfida che riusciamo a concludere nello spazio della giornata. Lo vediamo bene nella liberazione che esprime la foto del natante con la sua 500 rossa in spiaggia di fronte al mare estremo. Lo capiamo quando vediamo il corridore affiancato alla bici vera per essere il primo e ci riconosciamo nello sforzo. Siamo piccoli ma cocciuti a essere parte di qualcosa di grande. Questo è il messaggio che sembrano esprimere queste foto fatte più con lo spirito del gioco per ampliare la tecnica fotografica di Kurt Moses.
Altra piccola riflessione prima di aggiudicare il mio voto: avete notato la somiglianza perfetta delle miniature alle persone vere? Quasi generano un effetto trompe-l'-oeil in grado di ingannarci per qualche minuto. Estremamente fedeli all'originale, bellissimi.
Per cui il mio voto è definitivamente un enjoy per la brillante idea di utilizzare il mondo fanciullesco come soggetto senza ricorrere ai bambini come fanno invece Jason Lee e Anne Geddes.
Quindi bando alle ciance e enjoy le gallerie del fotografo al sito ....Non ve ne pentirete !
Sito ufficiale: http://www.unpetitmonde.net
Ps ovviamente le mie due preferite sono quelle non listate nelle gallerie ma quella scelta da Kurt per parlare del progetto suo e della moglie e quella backstage mentre fotografano lo scalatore!
Voi che dite: quali sono i vostri scatti preferiti?
Sito ufficiale: http://www.unpetitmonde.net
Ps ovviamente le mie due preferite sono quelle non listate nelle gallerie ma quella scelta da Kurt per parlare del progetto suo e della moglie e quella backstage mentre fotografano lo scalatore!
Voi che dite: quali sono i vostri scatti preferiti?
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