#Christmascarol 2: Santa Baby di Eartha Kitt

20:15 Vale 0 Comments

Il Natale in salsa sixties e glam


Se si fa una promessa la si mantiene, specie in questo periodo dove bisogna essere buoni. Per cui eccoci al secondo appuntamento di #Christmascarol che ogni mercoledì vi segnalerà una delle mie canzoni di Natale preferite per arricchire la vostra playlist. Settimana scorsa l'incanto e l'idea è nata sulle note di Baby it's cold outside ricantata da Mina e Fiorello, oggi facciamo un salto indietro nel tempo e parliamo di una delle più belle canzoni di tutti i tempi: Santa Baby.

Dallo humor sottile, sexy ed estremamente fashion, questa canzone è stata reinterpretata da qualsiasi star volesse apparire una diva e inserire la sua performance da sexy aiutante di Babbo Natale nel firmamento delle cover dell'immaginario collettivo. Madonna, Kylie o Taylor Swift ci hanno provato ma per me una sola voce rimane la migliore di tutte: Eartha Kitt

Roca e lievemente stridula in alcuni punti, dal tono sempre ironico e con una classe unica, la voce di Eartha riesce a rendere omaggio alla letterina più chic che sia mai stata mandata a Babbo Natale. Si stranamente di questa canzone è più bello il testo che la musica. Con le sue analogie sottili (come lo scherzo tra ring - telefonata e ring - anello), le citazioni di brand (si dice proprio Tiffany intendendo il negozio) e regali un po' retro come il duplex (un tipo di casa molto in voga negli anni 60), il testo è un vero spasso. 

Quando si avvicina il periodo natalizio adoro canticchiarla mentre mi preparo per la serata o mentre cucino i miei famosi biscotti. Una scenetta un po' da Desperate Housewife e Samantha la strega tanto per intenderci. Ben lontana dalle versioni super sexy delle dive che vi citavo sopra. 

Per cui se volete seguire la tendenza modaiola di riscoprire i sixties e volete cimentarvi anche voi nella scenetta di cui sopra per rallegrare il vostro animo in vista del Natale, enjoy la stupenda, favolosa e ammiccante Eartha Kitt in Santa Baby!




Allora? Anche voi state scalettando a ritmo sentendovi moooolto sixties?

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Calendario Pirelli 2014 e l'occasione per scrivere di Helmut Newton

22:51 Vale 0 Comments

Il potere dello scattare per se stessi



Come un flash che scatta immediatamente appena si spinge il pulsante di scatto è arrivata la notizia che il calendario Pirelli 2014 è frutto del genio di Helmut Newton. Ai più questa notizia non avrà detto nulla, a qualcuno avrà fatto arricciare il naso e i capelli mentre qualcun'altro (da GQ a Vogue arrivando a Vanity Fair ed Huffington post) ha stupito. 

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#Christmascarol 1: Baby it's cold outside di Mina feat Fiorello

22:28 Vale 0 Comments

La magia del Natale e della seduzione in una sola canzone



A volte capita così: sei alla ricerca d'ispirazione e cerchi per tutta la rete, poi in un secondo delle note. Note che conosci, che iniziano a farti battere il tempo con le dita, che richiamano la tua attenzione irrimediabilmente ed irriducibilmente...ed eccola lì la tua ispirazione: sotto forma di papero e con la voce calda di Mina.

Lunedì sera sul tg nazionale (come dicono i presentatori) hanno trasmesso un bellissimo servizio di Vincenzo Mollica* in cui presentavano il nuovo album di Mina dedicato alle canzoni di Natale e nella fattispecie il suo duetto con Fiorello. Devo dire che di tutte le Chistmas songs alla Tin Pan Alley che ogni anno passano alla radio regalando quella magia unica che solo quelle canzoni americane sanno dare, Mina ha scelto quella che più in assoluto adoro. 

Una canzone dal testo molto semplice che non cita i classici stereotipi natalizi se non il freddo che c'è al di là della porta ma ha quel non so che di charmant che riempie l'aria. Stiamo parlando di Baby it's cold outside, uno dei pezzi più cantanti nella storia dello standard musicale. Come dice wikipedia, inizialmente fu una canzone scritta da Frank Loesser per essere cantata con la moglie ma di lì a 4 anni nel 1948 fu venduta per diventare la scena di seduzione più elegante della storia.

Ricordo ancora la prima volta che ho sentito la versione cantata da Etta James e Louis Jordan. Pura poesia con quell'alternarsi tra voci calde e roche, perfette ed in grado di miscelarsi piacevolmente con la musica. Lo stesso accade con la versione reinterpretata da Mina e Fiorello. Unico difetto è che nella versione 2013 cantata dai nostri connazionali si sovrappongono un po' troppo le battute non permettendo alle voci di esibirsi nella loro totalità. E' comunque perfetta sotto lo stile, la pronuncia e lo swing. Cosa non da poco visto che se una canzone viene ricantata non sempre arriva ad esser riascoltata ed esser preferita all'originale, cosa che la versione di Mina e Fiorello invece riesce a fare. 

Che altro dire? Che l'ispirazione iniziale è stata molto più forte di quel che pensassi e mi ha portato ad un'altra grande idea: proporvi, una volta a settimana, la mia particolare selezione di canzoni natalizie a partire proprio da questa che oltre ad essere magica è molto romantica e setta il nostro spirito nel mood giusto per vivere il Natale. 

Per cui vi lascio immergere nella bellezza delle note di questo minuto e 27 di teaser con Mina, Fiorello ed orchestra paperina per rimandarvi all'appuntamento di settimana prossima con un altro pezzo in grado di farvi entrare nel ritmo natalizio.

Enjoy Xmas!






*ci tengo a menzionare Vincenzo Mollica perché è sin da quando ero piccola (si il ghiaccio dell'era glaciale si era già sciolto;) ) che tenta in tutti i modi di svecchiare il tg 1 portando ospiti internazionali e notizie un po' di nicchia sulla musica e sulla cultura in genere ma rimane una voce solitaria in quel mondo.

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Sole a catinelle

19:39 Vale 0 Comments

Il film per imparare a ridere


Se esce il nuovo film di Checco Zalone non si può non organizzare la classica serata "amici, pizza e cinema". E' da fare perché sai già che riderai tantissimo e le sue battute rimbalzeranno su WhatsApp, Facebook e chi ne ha più ne metta. Ma vale davvero la pena vederlo? Vale il biglietto e l'attesa lunghissima al botteghino?

La prima risposta vi arriva dalla trama: è la storia di un papà che promette una super vacanza al figlio nonostante la sua situazione economica sia alquanto disperata. Tra colpi di fortuna e rocambolesche avventure, il papà diventa il mito del figlio e di tutti gli spettatori nel giro di 4 battute. Mito che non ha nulla di speciale se non essere realmente se stesso e credere in qualsiasi cosa che intraprenda. Atteggiamento che, ahimé, forse ci stiamo scordando un po' tutti in questi anni. 

La seconda risposta vi arriva da Checco: trascinante. Si ritrovano gli strafalcioni con cui è diventato famoso, la leggerezza che lo contraddistingue e soprattutto il modo semplice di affrontare le complessità della vita. A questo proposito impossibile non citare la scena madre in cui riesce a far parlare un bambino affetto da mutismo selettivo battendo tutti gli psicologi contattati dalla madre semplicemente urlando. Se volessimo fare gli psicologi di noi stessi verrebbe da dire che buttandoci in faccia l'assurdità della situazione in cui viviamo ci fa rendere conto che abbiamo una voce per poter prendere in giro la situazione.

La terza ed ultima risposta che vi convincerà è un sondaggio. Preso il campione vario di 12 persone, tra cui la sottoscritta, in una sala gremita allo spettacolo delle 23:30 si nota che:
- nessuno dei 12 è rimasto serio per più di trenta secondi
- tutti hanno accusato un certo male alla mandibola per il troppo ridere
- solo il 2% non ha ripetuto almeno una battuta del film appena dopo la visione
- solo il 5% non ha espresso una chiara ammirazione per Checco e per il protagonista che interpreta il bambino
- tutti hanno concordato che è stato davvero un bel film.

Non vorrei essere quella troppo corticale che si lancia in calcoli astrusi, ma credo che i dati del sondaggio parlino chiaramente: prenotate il vostro posto per prendere un po' di "sole a catinelle" ed enjoy con buoni amici pronti a ridere come non mai!

Se siete del gruppo "mi serve ancora una buona ragione", eccovi il trailer:





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Cupcake preparazione: esperimento con il preparato!

15:16 Vale 0 Comments

Alternativa per i momenti di "Desperate Kitchen"


Non sempre abbiamo tantissimo tempo a disposizione e spesso ci accorgiamo che il pasticcere che è in noi è tendenzialmente troppo pasticcione per creare dei piatti unici. Non è il caso di disperarsi, però, perché chi è veramente pasticcere dentro e fuori ha pensato come aiutare noi Desperate dell'ultimo minuto e con ambizioni da Marta Stuart. Nel mio caso il pasticcere corrisponde ad un preparato per cupcake che ho trovato per caso in un super e ho voluto provare visto che ho avuto il piacere di conoscere la marca come produttrice di pasta da zucchero sopraffina. 

Al che, trovata l'occasione, ho iniziato il mio esperimento per poter capire se effettivamente c'è una differenza abissale tra il preparato e la ricetta classica. Forno disponibile, ciotola e fidata spatola alla mano, ho iniziato a radunare gli ingredienti da aggiungere al preparato:

- 125 gr burro (ma ricontrollate sulla confezione)
- 3 uova 
- pirottini in carta
- stampi per muffin

Come per le ricette normali è fondamentale seguire tutti i passaggi, accendere il forno (in questo caso a 180°gradi) per farlo arrivare a temperatura e soprattutto di mescolare bene un ingrediente prima di aggiungere il successivo. Per cui prima ho inserito il preparato (con una consistenza simile alla farina) all'interno della ciotola aggiungendo di volta in volta le tre uova. Tra un'aggiunta e l'altra, come vi dicevo prima, è stato fondamentale mescolare bene il preparato con gli ingredienti freschi. Finito questo processo ho sciolto il burro per rendere l'impasto liquido e allo stesso tempo consistente. Mescolando tutti gli ingredienti ho ottenuto appunto una crema. 

Disposti i pirottini nello stampo, ho iniziato a riempirli per tre quarti come succede per ogni tipo di cupcake. Dopo 15 minuti di cottura ho controllato la prima infornata con lo stuzzicadenti per assicurarmi che fosse cotto tutto l'impasto et....voilà. Pronti i cupcake.

Ovviamente nella confezione erano presenti anche un pezzetto di pasta di zucchero rosa e tutte le istruzioni per creare la decorazione che io, per poca disponibilità di tempo, non sono riuscita ad applicare ma vi assicuro che il sapore era lo stesso dei normali impasti di cupcake. 

Ho trovato che l'alternativa del preparato sia ottima se si ha pochissimo tempo, pochi ingredienti (come nel mio caso) e si voglia lo stesso ottenere un buon risultato. Ovviamente bisognerebbe provare con piccole varianti per capire se il risultato può effettivamente competere con la ricetta originale ma almeno posso affermare che se una /un Desperate Pastry Chef vuole cimentarsi con una ricetta veloce ed ottenere un buon risultato oppure una buona e pratica base per provare nuove decorazioni, questo preparato di "Cuore di" è un'ottima alternativa.

Per cui tirate fuori i pasticceri che sono in voi ed enjoy pasticciare!;)

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