Captain America - The winter soldier

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Il ritorno del Cap 


Dopo aver visto l'appassionante The Avengers, il superlativo ritorno di Tony Stark in Iron man 3 e quello di Thor eccoci alle prese con il nuovo capitolo di Captain America
Captain America - The winter soldier è il seguito del bellissimo primo episodio dedicato all'eroe americano che durante la seconda guerra mondiale riuscì a stanare e placare l'Hidra combattendo con coraggio e senza paura. Ovviamente il destino ha voluto che si congelasse e ritornasse tra di noi dopo cinquant'anni in un mondo guidato dallo SHIELD dove, però, il male serpeggia di nuovo.

Male che sembra essere proprio all'interno di chi l'ha aiutato fin ora e l'ha sostenuto durante tutti gli "avvenimenti di New York" come nello SHIELD e proprio in chi ha conosciuto per una vita....basta non vi svelo di più.
Infatti la trama del film è ben congegnata e talvolta è anche fin troppo intricata da seguire se non si è visto il precedente e non si riescono a riconoscere i vari step. Proprio questo "difetto" però la rende avvincente tanto da trasportare lo spettatore in un'altra dimensione per tutti i 136 minuti della durata ed uscire dalla sala ancora più fan di Captain America e la sua brigata.

Ecco l'altro punto che risalta molto in questo capitolo di Captain America è il personaggio di Natasha Romanov aka la Vedova Nera. Più matura, spregiudicata e soprattutto una vera amica che oltre ad essere al fianco dell'eroe americano accetta anche di cambiare totalmente faccia a favore dell'umanità consacrandosi decisamente alla causa dei vendicatori-Avengers. Ovviamente Nat o Vedova Nera è interpretata dalla magistrale Scarlett Johannsonn che ricalca il ruolo come se fosse stato scritto per lei.

Sempre nel cast oltre ai volti noti (si quello del consiglio era in The O.C. e la "vicina" di casa di Cap è Emily VanCamp di Revenge) troviamo uno spietatissimo Robert Redford che con ironia e sagacia mette i bastoni tra le ruote degli eroi regalando grandi momenti di grande cinema a tutti gli appassionati. Ovviamente non anche i personaggi minori come Sebastian Stan, Anthony Mackie e Cobie Smulders sono da lodare per le loro interpretazioni con personalità dei loro eroi. 


Non mi dilungherò negli effetti speciali e nella fotografia che meriterebbero un post a parte e due palette enjoy per essere definiti, tanto sono belli e ricchi. Come nel precedente, però, anche qui gli effetti sono dosati alla storia per non perdere mai quel sapore di realistico e semplice che contraddistingue Captain America con la sua moto e predilezione per le buone maniere di un tempo. Una semplicità astuta che nasconde sapientemente i trucchi del mestiere e riesce a far andare giù le esagerazioni da Block Buster anche ai più critici. 

Insomma un film che non potete perdervi se siete amanti degli action movies e degli eroi e che si, se siete puristi del genere, magari vi farà dire "c'è poca battaglia" ma decisamente vi trasporterà in un altro mondo.

Per cui iniziate già ad allacciare gli elmetti e a vivere l'avventura con il Cap a partire dal trailer qui sotto:


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Museo Nazionale del cinema di Torino

07:36 Vale 0 Comments

Per divertirsi e trovare una nuova prospettiva


Torino è una di quelle città che non si considera mai come una meta da visitare. Invece ogni volta che ci si capita, si ha un insieme di chicche nascoste tutte da esplorare. Una di queste è nascosta proprio all'interno del suo simbolo, la Mole AntonellinaDi cosa sto parlando? Ovviamente del Museo del cinema di Torino che racchiude un bellissimo percorso alla scoperta della settima arte

In una cornice assolutamente da mozzafiato, il museo del cinema di Torino propone un percorso che parte sin dai primi rudimentali esperimenti per di ricreare delle ombre su una superficie e poter animare le storie tramandate a voce. Quello che viene definito pre-cinema che comprende anche esperimenti, lanterne magiche e scatole ottiche che definiscono l'archeologia del cinema fino ad arrivare alle prime sperimentazioni di analisi del movimento e il bellissimo corto dei Fratelli Lumière che lanciò definitivamente il cinema. 

La seconda parte invece è tutta dedicata alle locandine che hanno reso grande il cinema, intervallato da allestimenti che descrivono i vari passaggi e mondi dell'arte che stanno dietro a qualsiasi film. Dagli studios alle dive, dal ruolo dello sceneggiatore a quello dei costumi. In questo angolo si ha anche il piacere di vedere dal vivo i costumi realizzati per Gangs of New York con qualche effetto speciale svelato...come vedete dalle foto del post!

Il grande goal del percorso però è nel finale. Infatti l'ultimissima grande sala, che accoglie anche l'ascensore per arrivare in alto al monumento, è popolata dai più bei set riprodotti in ogni angolo della stanza. Attraversandoli ci si ritrova in un saloon, nella casa di una vecchia zia, in un laboratorio...e così via fino ad uscire addirittura da un frigo!

Decisamente un luogo in cui vale la pena perdersi per comprendere la bellezza e il lavoro che sta dietro alla magia del cinema che riesce sempre ad incantare spettatori su spettatori ad ogni proiezione. Ovviamente poi è un giro che fa divertire grandi e piccini giocando con gli elementi della luce, della prospettiva e della fantasia. 

Un enjoy a pieni voti per chi ama unire un pizzico di cultura ai propri vagabondaggi in giro per l'Italia! 

Per guardare orari, informazioni utili e di tutto di più ecco il sito ufficiale del museo: www.museocinema.it



Ps: Per chi non è così pigro e ama le vedute mozzafiato o vuole giocare con la prospettiva è decisamente consigliato prendere anche l'ascensore panoramico e godersi la veduta di Torino da tutte le angolazioni possibili...come in questa mia foto qui sotto!




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Brownie

08:07 Vale 0 Comments

Cioccolato, nocciole e tanta bontà per qualsiasi occasione


Una delle torte che amo di più fare è la Brownie. Pochi passaggi, forma regolare ed un sapore unico specie se abbinato a cioccolato fuso o pallina di gelato alla crema... talvolta ci starebbe anche un bicchierino di passito...ma poi si finirebbe davvero nel girone dei golosi. Come si fa questa regina del Tex Mex? Si, perché è proprio in un locale messicano di Milano che ho scoperto questa torta e sin da quel momento continuo ad associarla a quel mondo speziato e fatto di sapori forti. Bando ai ricordi e iniziamo ad elencare gli ingredienti con cui crearne di nuovi!

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Hollywood issue di Annie Leibovitz

16:41 Vale 0 Comments

Quando la fotografia unisce storia e bellezza in un solo scatto


Vanity Fair Hollywood Issue
dal 1995 al 2000
by Annie Leibovitz
Non esiste star al mondo che non la conosca. Non esiste fotografo al mondo che non vorrebbe avere i progetti e i set a cui lavora. Non esiste reflexista che non ami la fotografia di Annie Leibovitz
Una delle migliori fotografe al mondo e la prediletta di tutti i vip che per un suo scatto annullano qualsiasi impegno perché sanno che solo Annie Leibovitz li renderà leggendari e protagonisti di copertine che mai avrebbero sognato! 

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Saving Mr Banks

07:47 Vale 0 Comments

Come due grandi costruiscono i sogni dei piccoli!

Finalmente ho visto Saving mr. Banks. Finalmente perché per una fan di Disney (Walt non solo l'azienda) mi sono fin troppo trattenuta dal correre al cinema a vederlo. Devo dire che non è stato esattamente comico come mi aspettavo e la storia era fin troppo reale per essere un film Disney ma da studiosa del grande mito l'ho apprezzato. 

Partiamo dall'inizio però. 
Saving mr Banks racconta delle due settimane che la scrittrice P.L. Travers ha trascorso nel 1961 presso gli studios prima di lasciare i diritti della sua Mary Poppins al papà di Topolino dopo un'estenuante e lunga battaglia tra due. Ovviamente troviamo da una parte l'ostinata, perfettina e antipatica signora Travers (magistralmente interpretata da Emma Thompson) e dall'altra il solare, affabile e simpatico zio Walt (interpretato da Tom Hanks) che non sembrano avere nulla in comune se non la passione per Mary Poppins. 

Per motivi entrambi onorevoli ma diametralmente inversi. Si, perché benché siano l'antitesi uno dell'altro, questi due figli d'inizio novecento si somigliano molto ed entrambi vogliono riabilitare dei padri che non erano così esemplari ma non erano cattive persone. 

Da sottofondo al gioco forza dei due che sembrano non capirsi mai finché non si parlano veramente due grandissimi protagonisti: Paul Giamatti in vesione chaffeur che riesce a colpire la straordinarietà dell'animo dell'autrice di Mary poppins e Colin Farrell che rivela un lato tenero come papà della protagonista nonostante mantenga il ruolo dell'irlandese scavezzacollo. 

In generale una storia che va avanti tra flash back, la ricostruzione di un'epoca e idee creative per mettere in scena un film che passerà alla storia e che farà cantare generazioni e generazioni convinte che lo spazzacamino e Mary Poppins prima o poi si metteranno insieme (nonostante le proteste dell'autrice). 

Una storia semplice e vera, forse fin troppo, che vive di una dolcezza ben diversa dalla classica Disney che conosciamo fin da piccoli. Una dolcezza più vicina al disincanto di qualche bambino che finge di non capire ma sa perfettamente come stanno le cose, per cui semplicemente si rifugia in un sogno in cui si ritrovano altri bambini come lui, facendolo sentire meno solo. 

Molto introspettivo e molto realistico. Questo è Saving Mr Banks. Un viaggio nei motivi che hanno spinto un uomo cresciuto a realizzare la terra dei sogni di migliaia di bambini a venire e il sogno di una ragazza di tornare a sognare come faceva un tempo al di là delle asperità che la vita dà. Dopo tutto, si sa, con un poco di zucchero la pillola va giù.

Ed è proprio con un po' di zucchero che vi invito a enjoy il trailer qui sotto e prepararvi per la vera storia di Mary Poppins ben prima che salvasse i piccoli Banks. 

P.s. qualcuno di voi si appunta la stupenda quote di Walt sui narratori per poi inviarmela, grazie?:)

)

Per godervi un po' di belle foto e curiosità date un occhio qui: http://www.facebook.com/SavingMrBanksIT
Se volete altri video ecco il sito: http://video.disney.it/playlists/saving-mr-banks

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Masterchef Italia: dodicesima puntata e i migliori mastermoments

17:23 Vale 0 Comments

La grande finale

L'aspettavamo tutti... e non facevamo i nostri segreti pronostici già da settimana scorsa guardando i tre finalisti Enrica, Federico e Almo. Segretamente avevamo formato i nostri team con gli hashtag e... niente i giudici non ci hanno stupito nella vittoria e hanno regalato il titolo all'unico che non ci piaceva.
In compenso però il resto della puntata è stato impostato sulla creatività assoluta e la libertà d'espressione: dalla mistery box alla prova finale. 
Solo l'invention test ha avuto un momento di lezione riscoprendo i sapori dell'osteria e della genuinità italiana. 
Un buon mix peccato che abbia toppato nella diretta in cui i microfoni non erano ben piazzati, i presentatori sembravano troppo agitati e ovviamente Eleonora ha mandato al pubblico a casa il suo quantitativo di parolacce senza bip.
Ma che ci volete fare? Masterchef è anche questo e... io da fan sfegatata di Enrica e Almo mi aspetto almeno l'ebook o le ricette via tweet. Per Federico i miei complimenti ma  non entrerà mai nella mia cucina con i suoi piatti! 
Detto ciò via agli ultimi mastermoments della stagione!

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Juventus Stadium

17:30 Vale 0 Comments

Se si è nei pressi di Torino...


Se ci si ritrova a Torino per un weekend a passeggiare in lungo e in largo e si ha un compagno di viaggio juventino come non si può organizzare una tappa allo Juventus Stadium? Questo è quello che mi è successo qualche domenica fa quando mi sono ritrovata catapultata in un tour alla scoperta della storia di una delle più antiche società calcistiche italiane.

A pochi chilometri dal cuore di Torino sorge la nuova "casa" Juventus dove, oltre ad uno stadio avveniristico, ospita un museo che racconta la storia della squadra sin dagli arbori quando due cugini si sono riuniti per creare un club dedicato ai giovani amanti dello sport.

Passo dopo passo e teca dopo teca si scopre come la passione per questo sport importato dall'Inghilterra (eh si sembra che il calcio sia nato proprio lì) sia diventato il vero motore della passione per ogni giocatore che è entrato nella Juventus. Con una tecnologia all'avanguardia e una spettacolarità che permette ad ogni visitatore di ritrovarsi in capo come il proprio idolo o a scambiare due chiacchiere con gli allenatori virtuali, il tour dello Juventus Museum è divertente e pieno di aneddoti.

Se si capita, come è successo a me, in una mattinata pre-partita è possibile comprare un biglietto che oltre all'accesso al museo garantisca anche un tour completo per lo Juventus Stadium. Sarà stato che la guida era particolarmente brava o il fatto che il nostro gruppo abbia avuto la doppia fortuna di incontrare il presidente Andrea Agnelli e vedere gli spogliatoi allestiti...ma decisamente è stato un tour da enjoy.

Siamo riusciti a vedere tutto, dall'ingresso degli abbonati top fino agli spogliatoi, passando a bordo campo e per le sale dedicate ai giornalisti e le conferenze stampa. Il tour dello Juventus Stadium è decisamente pensato per far sentire ogni ospite a casa illustrandogli ogni singolo dettaglio bianconero per il piacere di ritrovare un giusto mix di tecnologiadesign e passione calcistica.

Accogliente, simpatico e soprattutto un'esperienza unica per qualsiasi Juventino che si appresti a scoprire la casa della sua squadra del cuore. Se invece siete si e no simpatizzanti? Beh per voi decisamente sarà una sorpresa scoprire che lo Juventus Stadium è stato curato nel minimo dettaglio per essere, non solo casa Juventus, ma anche un'opera di design al servizio di qualsiasi evento aziendale si voglia organizzare.

Altra grande scoperta è vedere come l'idea del tour e del museo siano incentrate sul far vivere l'esperienza più che semplicemente visitare il luogo. Addirittura per far vivere più pienamente l'esperienza di "entrata" sul campo anche a chi non può visitare lo stadio alla fine del museo, è stato installato un corner altamente tecnologico che permette al tifoso di scendere in un campo 3D e vivere l'esperienza di vittoria con la propria squadra.

Decisamente una bella idea per passare una bella giornata a contatto con la propria passione e... per non essere lasciate da sole di domenica per vedere 22 uomini che corrono dietro ad un pallone!

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