#100happydays: undicesima settimana

16:03 Vale 0 Comments

Brannan: il filtro di stile! 


Come vi avevo anticipato settimana scorsa per questi successivi giorni di #100happydays avrei scelto tra il filtro Brannan e il filtro Sutro di Instagram. Su quale dei due far ricadere il primo esperimento?!? La scelta è stata ardua ma alla fine, un caffè ha portato alla saggia decisione: il filtro Brannan

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Tutte contro lui - The other woman

07:28 Vale 0 Comments

La vendetta è... glam!

Metti una Cameron Diaz in grande forma, due star emergenti che riescono a ricreare il trio stile Charlie's Angels e una trama da commedia pura. Il risultato è il super frizzante Tutte contro lui che con classe e ilarità riprende il filone della "vendetta delle cornute" iniziato da film come Il club delle ex mogli

Levando la coltre anni'90 dell'ultimo citato, il nuovo film di Cameron Diaz, Kate Upton e Leslie Mann racconta di come l'unione possa fare la forza e il mal comune possa far scattare delle amicizie uniche e spesso improbabili. Si perché le tre attrici ricoprono i tre ruoli della donna perfetta: la casalinga (Leslie Mann), l'indipendente in carriera (Cameron Diaz) e la giovane bella (Kate Upton)...tutte e tre sedotte e abbandonate dallo stesso uomo affascinato solo dai soldi e dalla conquista (interpretato da Nikolaj Coster-Waldau).

L'idea funziona e la storia ha decisamente un bel ritmo per cui difficilmente si riesce a trattenere le risate più di due minuti. Anche se a tratti la trama è un po' scontata, riesce a regalare delle scene decisamente topiche come quella della corsa sulla spiaggia che rifà un po' il verso alle famose corse di Baywatch ridicolizzandole e la scena di Yoga che solo vedendola se ne apprezza l'idea comica.

Oltre al ribaltamento della classica idea di "Eva contro Eva" (che per le donne del nuovo millennio non fa più scalpore) il film riesce a catturare più che altro per l'alchimia che si crea tra generi di donna completamente diversi, un po' come accade nei migliori gruppi di amiche.

Altra grande componente che sicuramente non passerà inosservata è la componente glam. Dall'interior design degli appartamenti delle protagoniste ai bellissimi abiti indossati dalle protagoniste sono 109 minuti di classe ed eleganza con qualche accenno di New York in sottofondo. Praticamente una versione femminile degli "elementi da sbav" dei film come Fast and Furious che piacciono al genere maschile. 

Nel complesso, quindi, un film da enjoy durante una serata calda per ridere con le amiche o "avvertire" in modo soft i propri fidanzati... :)

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Palio del Chiaretto

23:43 Vale 0 Comments

Il rosa che piace e sorprende!



Spesso quando si progetta una fuga di un weekend per staccare la spina ci si perde a fare chilometri e chilometri o a sottovalutare piccoli posti vicini che invece nascondono dei tesori. I più grandi tesori del Nord Italia, in particolare, sono concentrati nella zona del Lago e uno di quelli che merita di essere visitato almeno una volta all'anno è il Lago di GardaDalle rive azzurre e costellato di tanti paesini chic, il Lago di Garda è la culla di uno degli eventi più divertenti a cui partecipare: il palio del Chiaretto


Organizzato ogni anno sul lungo lago della fenomenale Bardolino, il palio del Chiaretto invita tutti gli ospiti del lago a riunirsi per assaggiare il rosé più famoso della zona e passare da uno stand all'altro brindando alla vita. 

Ho scoperto questo evento per caso mentre giravo per le vie di Bardolino con amici e immediatamente ci siamo ritrovati catapultati in un'assoluta festa sulle tinte del rosa in cui le case del famoso vino della zona hanno dato vita ad un piccolo villaggio da visitare. Altra particolarità degli stand a forma di casa erano gli addobbi: tutti diversi ma tutti sui toni del fuxia e appunto del rosa in onore del colore del famoso vino. 

Durante la passeggiata è possibile acquistare un bicchiere, girare per le varie case vitivinicole e assaggiare i diversi tipi di Chiaretto (in genere spumante o vino semplice) facendo un aperitivo itinerante e di stile. C'è anche la variante aperitivo chiamata Chiaré con foglie di menta per poter stuzzicare gli appassionati dei cocktail. 

Peccato aver scoperto dopo che il Palio del Chiaretto si tiene dalla fine di maggio al 2 giugno. Di sicuro, però, ho trovato una data certa per ritornare a visitare la stupenda Bardolino l'anno prossimo e a girovagare armata di reflex tra l'evento del "Rosa che piace".

Su i bicchieri ed Enjoy il Palio del Chiaretto!


P.s. le foto sono state fatte con lo smartphone perché la giornata prevedeva tappa a Gardaland e niente reflex... 

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#100happydays: decima settimana

23:29 Vale 0 Comments

3...2..1..Lo-fi!

C'è chi lo definisce il fratello maggiore del filtro Hefe e c'è chi lo vede come l'inizio della cartonizzazione della foto grazie al suo aumento netto del contrasto. Ecco il filtro lo-fi che ho cercato di utilizzare durante tutta la mia decima settimana dedicata alla sfida #100happydays.

Impressioni? Ho appunto cercato di utilizzarlo per tutta la decima settimana di #100happydays ma mi sono ritrovata a preferire l'opzione no filtro o a cambiarlo totalmente puntando su Sutro o Brennan che hanno dato delle sfumature più interessanti. 

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#100happydays: nona settimana

09:25 Vale 0 Comments

Il fascino del vintage


Dopo essermi affidata al filtro Amaro di Instagram dedicato a rendere le foto un po' eighties, mi sono totalmente dedicata ad un altro filtro vintage: Early Bird. Dopo una parentesi di due sole foto con il famoso Lo-fi, molto simile al filtro Hefe che ha ispirato la mia quinta settimana della sfida #100happydays, ecco che ho iniziato ad usare questo prezioso filtro. 

Perché prezioso? Ho scoperto che il filtro Early Bird è l'unico in grado di "tirar fuori i colori" anche dove non ce ne sono. L'esempio più lampante? La foto del sipario al saggio di mia nipote. Sala buia, tendone rosso e rifiniture in noce scurissimo...scatto e...niente flash. Risultato? A malapena si vedono le increspature del sipario. Con Early Bird appare qualcosa di molto scenico, o come direbbero gli inglesi "drama". 

Riesce a tirare fuori i minimi raggi di luce immortalati e dare una patina d'insieme piena di stile che non solo da l'effetto antiquato ma esalta proprio la foto. Ho sottoposto il filtro Early Bird anche ad un'altra doppia prova: uno screenshot di Shazam e uno scatto del monitor del pc, notoriamente difficile da immortalare: qualcosa di superlativo anche in questo campo. Grazie al focus nella parte centrale e una leggera sfumatura nera verso le estremità, la foto oltre ad essere luminosa diventa anche molto fashion oltre che vintage

Perfetto anche per marcare colori come il rosso, il blu e l'oro rendendoli ancora più caldi, interessanti e degni di una copertina...per lo meno di facebook! 

Unica pecca? Con il suo lavoro di "resuscitare" i colori rende le foto da tramonto (come quella della lavagna) con una luce molto simile a quella del mezzogiorno levando parte del romanticismo. D'altra parte però è il filtro perfetto per dare quel coté di felicità old style che fa innamorare alla prima applicazione. 

Una scoperta da utilizzare per caratterizzare le proprie foto con quel mood romantico e fashion o per restaurare una foto non proprio eccellente. 
Intanto un applauso alla mia costanza di oltre 70 scatti e ancora voglia di affrontare i 30 giorni successivi...anche voi state scoprendo questa vostra forza nel portare aventi la sfida #100happydays?
Ditelo nei commenti!

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Musica da viaggio in auto

07:15 Vale 0 Comments



Qual è il dettaglio che non può mai mancare in un viaggio in auto? Ovviamente la musica! Più aumentano le ore di distanza da percorrere più è fondamentale creare una playlist di musica da viaggio che possa tenere allegri i passeggeri e tener sveglio il guidatore.

Nel mio caso addirittura vale anche per il banale tragitto casa-lavoro che se non ha un programma radio trascinante, devo per forza ripiegare su una playlist che possa tenermi sveglia e placare i nervi da traffico. Quali canzoni scegliere allora?

La mia filosofia è scegliere delle canzoni che abbiano un ritmo tale per cui il nostro cervello non si incanti mai. Proprio per questo motivo tutta la musica house nel senso stretto e quella che non ha un'insieme di parole da cantare o mugugnare è totalmente bandita. Molto meglio puntare su canzoni pop trascinanti e leggere o soft rock d'ispirazione anni'70 che in qualche modo riesce a farci concentrare e divertire di più.

Questo perché entrambi i generi permettono sia un ascolto focalizzato (per coloro che ne sono appassionati) che la possibilità di averle solo come sottofondo dimenticandosele completamente. D'altra parte l'obiettivo è tenere il cervello attento sulla strada e non duettare con il vostro idolo.

Partendo proprio da questa base su Spotify ho creato la playlist driving che comprende 20 diverse canzoni che spaziano nei due generi appena descritti. Ci sono sonorità del 2014 (come la superba Burn di Ellie Goulding) e tante piccole chicche degli anni passati con punte di estremo stile come la bellissima More than a Feeling dei Boston che ha fatto storia. Della stessa stregua l'apripista (e anche una delle mie canzoni preferite) la preziosa Everyday is a winding road di Sheryl Crow il cui repertorio potrebbe essere un intero viaggio Milano-Roma

Più da concerto spudorato con tutti i passeggeri, invece, l'esplosione di gioia Walking on a Sunshine di Katrina & The Waves e la maliziosa carica d'energia dei Roxette, Sleeping in car. Un po' come le più recenti Good time di Owl City & Calry Rae Jepsen e  I love it di Icona Pop

Ammetto che la ritmata Escape di Enrique Iglesias l'ho inserita solo perché da quel senso di frivolezza tipico delle vacanze e fa canticchiare per la disperazione riuscendo a tenerci svegli quanto un caffè dell'Autogrill! 

Detto ciò: salite in macchina, inserite la chiave nel cruscotto, play sulla playlist qui sotto ed enjoy la musica da viaggio di Driving. 

 

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Maleficent

07:00 Vale 0 Comments

La vera storia della cattiva più elegante della Disney

Dopo il commuovente Frozen, ecco che arriva un altro film Disney a cambiare le carte in tavola e a ridefinire i confini. Non più una cattiva senza un perché, non più una storia dove il lieto fine è affidato ad un principe ma un'eroina vera. Così si potrebbe definire Maleficent, primo film che mette in discussione totalmente la storia originale.

Proprio così, Maleficent inizia con leggiadria in una brughiera incantata dove la più potente fata di tutti i tempi cresce. Dalle parole di una voce narrante veniamo a sapere che la storia vera non è quella che ci è sempre stata raccontata ma quella che staremo per vedere e, benché si parli di una delle storie più classiche Disney, il rifacimento riesce a incastrarsi perfettamente nella favola de La Bella Addormentata nel bosco. Fa anche di più la mette in dubbio.

Parlo per tutti coloro che uscendo dal cinema si sono ritrovati a pensare che effettivamente Re Stefano, papà della principessa Aurora, è l'unico monarca anziano menzionato in una favola e non ha molto senso che una strega si arrabbi così tanto per non essere stata invitata ad una festa se non ha un movente.

Maleficent parte, invece, da un movente molto vero che, come un'allegoria moderna, illustra molto bene fino a che punto la corruzione del potere possa portare un uomo. Come la brama di possedere ciò che non è nostro porti a distruggere anche le cose più belle che ci possano capitare ingannando con la scusa più classica di tutte: l'amore vero.

Ancor più interessante lo sviluppo della storia e il suo epilogo che mette in risalto un amore diverso da quello classico tra principe e principessa. Un po' come è successo in Frozen dove è il legame tra sorelle a salvarle, qui l'amore vero è più simile ad un rapporto tra zia e nipote. Quello per cui una riconosce nell'altra la propria fata madrina e la propria guida e l'altra riconosce l'opportunità di insegnare e apprendere dall'innocenza altrui.

Una favola dove incredibilmente la trama diventa protagonista e non fa neanche stupire per gli effetti speciali perché si è totalmente concentrati a capire la storia che tutto passa in secondo piano. Tutto tranne la bravura di Angelina Jolie nell'interpretare Maleficent: riesce, infatti, a dare al ruolo ancora più sfaccettature facendosi amare nella sua dolcezza e nella sua eleganza gotica, diventando definitivamente la diva da amare indipendentemente dalla sua sconvolgente bellezza. 

Anche il resto del cast è della stessa bravura andando a contrapporsi nei propri ruoli al personaggio di Maleficent e conquistando il pubblico che difficilmente li vedrà diversi dai loro ruoli nel prossimo futuro, d'altra parte Elle Fanning (sorella della più famosa Dakota) è la Bella Addormentata perfetta che incarna le più nobili qualità. 

Azione, grandi sentimenti, eleganza e la bellezza di una storia che vorremmo fosse la copia originale da raccontare per sfatare il mito dell'invidia fatta a donna e tenerci lontano dalla bramosia del nostro tempo.

Enjoy senza ritegno a partire dal trailer qui sotto:




P.s. si la figlia naturale di Angelina Jolie che recita nel film è la principessa "Aurora" a 5 anni a cui lei a stento riesce a non sorridere...grande mamma, grande scena!

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Buffa racconta storie mondiali

11:30 Vale 0 Comments

I mondiali visti da una nuova prospettiva


Ogni quattro anni succede sempre lo stesso: s'inizia a parlarne un po' in sordina, si cerca di capire chi del gruppo di amici è favorevole e chi è contro, si iniziano a capire gli orari, ci si organizza e in pochi secondi scatta impetuosa come non mai. La febbre da mondiale. Quella voglia di godersi una serata tutti incollati ad uno schermo a condividere grandissime sensazioni. La sicurezza che tutti capiscono il tuo stato d'animo. L'atmosfera che diventa surreale in attesa dell'urlo. Quell'urlo che scoppia per i goal e le azioni più belle. 

Siamo tutti tifosi sotto sotto. Anche se non lo diamo vedere e anche se consideriamo il calcio un noioso sport che papà e fidanzati ci obbligano a sorbire ogni domenica. La Nazionale, però, è diversa e lo sono anche i mondiali. 

Sky sport quest'anno ha deciso di creare una preparazione unica per gli appassionati di calcio: il racconto dei più bei mondiali di tutti i tempi narrato dall'incredibile Federico Buffa
La serie, in onda ogni sabato alle h 23:30 su Sky sport HD e in on demand fino a fine luglio, s'intitola Federico Buffa racconta storie mondiali e mira a raccontare i personaggi, i goal e i momenti storici che hanno contraddistinto i Mondiali più belli della storia. 

Con un ritmo incalzante, scandito da jazz in studio e musica iconica dell'epoca che sta raccontando, Federico Buffa sapientemente unisce aneddoti della storia del calcio a quella della musica, politica e culturale delle squadre che sono nella memoria dei tifosi e degli appassionati.

10 puntate speciali che difficilmente riescono a distrarre il tifoso e a non attrarre il profano di calcio che inizia a vedere dietro ad una coppa e 11 omini che corrono una filosofia e un riscatto sociale solamente ipotizzato. Ogni puntata parte con un piccolo incipit che cattura per poi dispiegarsi sui grandi nomi, fotografie, spezzoni di dirette, facendo trepidare lo spettatore come all'epoca.

Si rivivono le lacrime quando il grande Roberto Baggio sbagliò il calcio di rigore in USA '94. Si ritorna alla "Manos de Dios" di Maradona. L'ebbrezza della vittoria di Berlino nel 2006 in cui tutti ci siamo stretti intorno a quel "vogliamoci bene". Grandi momenti, raccontanti da un narratore unico, Federico Buffa, che mostra un nuovo punto di vista che va oltre al calcio fondendolo con la cultura umana espressa solo nei più grandi eventi collettivi come suggeriscono i più grandi sociologi. 

"I mondiali hanno scandito i tempi della nostra vita, e scandiranno quelli di chi verrà"


Sigla Federico Buffa racconta i Mondiali - Sky... di oldbritishfootball

Con questo incipit, che apre tutte le puntate della serie, non rimane che sventolare la bandiera Enjoy e invitarvi a recuperare le puntate per far salire la febbre mondiale in attesa di quel momento. Quell'unico istante in cui inizieremo a tifare solo ed unicamente per la nostra grande maglia azzurra!

P.s. ragazze non tifose: vi assicuro che per una volta il calcio è raccontanto con una voce ammaliante e non la solita telecronaca che o innervoscise o fa dormire. Provare per credere!



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#100happydays: ottava settimana

22:37 Vale 0 Comments

Il filtro amaro e piccoli danni collaterali

Questa settimana nella mia ormai famosa sfida #100happydays ho testato il filtro amaro di Instagram. Primo della lista, subito dopo l'opzione no filter, questo piccolo genietto tende a dare dei colori estremamente di classe alle foto ponendo il focus dell'attenzione nel centro dello schermo.

Non troppo invadente ma nemmeno così scontato, il filtro amaro di Instagram è quel piccolo accenno che riesce a rendere una foto senza arte e né parte, una grande foto. Definito anche il filtro che tende ad invecchiare la foto sbiancandola, Amaro riesce a rendere il bianco incantevole e i colori più scuri più dolci e definiti. 



Altrettanto vero che non ho ancora capito su quale tipo di foto sia più azzeccato. Non sembra il classico filtro da Foodie, anche se con la classica tavola primaverile con vino bianco riesce a dare una nota di eleganza. Al contrario, come si vede nella foto della torta, tende a dare una strana definizione alla torta al cioccolato: come se fosse appena tirata fuori dal freezer in una calda giornata. La realtà era che eravamo in un locale e l'orario di scatto è intorno alle 23.00.

Ecco quindi che mi tornano in mente le parole di un'infografica pubblicata da agenda geek : "il filtro amaro è per tutti i party animals che fanno foto al buio e le schiariscono rendendole visibili dagli altri. L'arma segreta delle foto del gufo notturno."

Sarò diventata un gufo notturno o semplicemente era la settimana di prova dal sapore anni'80 che di tanto in tanto ci ricorda i cimeli dell'infanzia come la famosa illustrazione di Bimbo mix. Eh già mi sono accorta in ritardo che l'utilizzo prolungato del filtro Amaro ha portato a scattare la foto ad un bambolotto in pieno stile eighties. Che sia un effetto collaterale diffuso o è solo il mio inconscio? Voi che dite enjoyers che amate instagram?!? 

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