Come al solito ero alla ricerca di qualche argomento interessante per rimpolpare la mia sezione reflexista e...puff ecco che arriva il giocoso progetto di Kurt Moses: lepetit monde. Nome preso in prestito dal francese per descrivere una serie di foto a statuine alte poco più di tre centimetri (1 inch per essere precisi) in atmosfere e ambienti reali ma che hanno molto del surrealistico.
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Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
22:59
Vale
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Perfetto per le serate d'autunno
Come ogni anno settembre porta novità e
quest'anno arrivano anche nel mondo del cinema annunciando e preparando un
zuccheroso calvario per l'autunno inverno. Il primo film su cui mi sono
focalizzata tra i vari a cartellone è stato Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo
- Il mare dei mostri.
So che sembra una scelta non molto in linea con i
precedenti Great Gatsby o Django che ha aperto le recensioni di questo blog, ma
questi film mi ha sempre incuriosito per il modo con cui tratta la cultura per
eccellenza ossia gli Dei e i miti greci.
Ricordo che il primo della saga
(si è una saga) mi era piaciuto molto ed ero uscita dalla sala entusiasta e in
attesa che uscisse il secondo per vedere come avrebbero trovato il modo di far
interagire questi vecchi miti con la modernità dove la tecnologia e la magia
possono tutto.
Anni dopo ecco che arriva il secondo capitolo e..... A una
settimana di distanza non mi è rimasta che qualche immagine sfocata di quel che
ho visto. Come direbbero gli inglesi "a but bad" considerando che un film se
piace rimane impresso. Il punto è che la storia è buona, gli interpreti sono in
grado di reggere il peso dei personaggi che descrivono e gli effetti speciali
sono dosati nella giusta misura (considerate sempre che si parla di dei eh), ma
non mi è piaciuto l'essere gettata subito in una storia che sembra molto
distaccata con il primo.
Nell'insieme comunque la trama è trascinante e
per i 106 minuti di durata regge il colpo trasportando lo spettatore nel mondo
parallelo degli dei strappando qualche risata e un po' di riflessioni sempre
valide. Lo consiglierei più come home video da enjoy sul divano in una serata
fredda con una bella tazza di te piuttosto che al cinema...ma attendo anche i
vostri commenti post visione!
Intanto eccovi il trailer per ingolosirvi:
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Il video virale di Alyssa Milano
20:47
Vale
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Quando la vecchia scuola
insegna...
Sabato ho aperto il mio profilo Facebook e…. bum appare un’immagine
un po’ strana di Alyssa Milano che ben conosco essendo stata per parecchio
tempo fan di Streghe. Rimango un po’ perplessa leggendo il titoletto dell’Huffington
post che commenta “video sex tape impegnato”.
Devo ammettere che in un primo momento ho pensato ad un
errore grammaticale dettato dalla fretta, poi mi sono chiesta come si faccia a sbagliare
scrivendo un’intera parola come “impegnato” ed infine il dubbio: che faccio
apro e guardo?
Alla fine la curiosità mi ha fatto cedere e ho cliccato
sulla news. Mega schermo con la faccia
dell’attrice intenta a sistemare una videocamera. Immenso imbarazzo e
altrettanta curiosità sul motivo per cui una testata così autorevole ha postato
una cosa così scandalosa. Un po’ imbarazzata leggo la notizia ed ecco la parola
magica che aumenta il formicolio sotto il dito per schiacciare play: “sembrerebbe”.
Già la chiave di tutto è in quel sembrerebbe, perché Alyssa
Milano ha avuto un’idea geniale e allo stesso tempo figlia di quest’epoca tutta
matta. Ha creato un video che sembra essere amatoriale con delle scene in cui
lei si reca verso la sua camera da letto con un ragazzo (non ho capito se “di
ruolo” o meno…in ogni caso complimenti per la scelta) e…colpo di scena. Si
parla di Siria!
Avete letto bene: si parla della Siria e del conflitto che
tutti scongiuriamo. Con in sottofondo rumori molesti uno speaker della tv in
tono professionale spiega la posizione che nei giorni precedenti Alyssa ha
tanto difeso sul suo profilo twitter: niente guerra e i buoni
motivi.
Una trovata geniale specie e un vero colpo da maestra che
Alyssa, da volpona classe’72, ha voluto far passare nel can can sollevato per
le imbarazzanti performance di Miley Cyrus. Come dire "se vuoi la popolarità
facile devi anche veicolare il messaggio giusto".
Sicuramente questo video non diventerà una pietra miliare
della storia della viralità ma sicuramente mi sembra una buona risposta anche
abbastanza divertente nei confronti di questa società che sembra sapere tutto,
capire tutto e saper vendere solo con lo shock. Sarà più una voce fuori dal
coro che ha dato il suo contributo a capire quanto sciocche siano le mire del
twerking e robe del genere.
Insomma a me sembra che l’intento sia buono e l’idea sia
riuscita alla perfezione regalando sia una risata che un po’ di consapevolezza
allo spettatore… poi lascio a voi decretare il definitivo enjoy it or not.
Intanto ecco il video:
È da quando ho visto il primo tweet con questo hashtag e la
successiva foto in bianco e nero di Robert Pattinson immerso in una vasca che
voglio parlare di questa campagna adv di Dior. Peccato che ho dovuto aspettare
più di un mese solleticata dai continui spoiler del making of. Una foto di
Robert un po’ più precisa, una foto di un’altra tizia e poi il marchingegno
virtuale che ricorda la macchina fotografica che si vende come gadget vicino ai
monumenti molto in voga nei primi anni’90…insomma tutto tranne questo benedetto
filmato.
Finalmente il 2 settembre scopro che Dior Homme - 'The Film'
è online. Come potevo non cliccare play?
Ecco che inizia il tanto atteso spot: classico sfondo nero
con scritta Dior e nell’angolino l’hashtag DiorRob per poter far riconoscere
sia il filmato che aumentare la nostra ingordigia di parole hashtaggose.
Intanto il primo frammento mostra “Rob” su un tetto di una casa molto “America
squattrinata” e squadrata con un look tutto anni’80 e Rayban. Le prime note
sono molto famigliari per cui vale la pena shazamare per capire se c’è odore di
cover o versione original. In pochi secondi Shazam con il tono del “ma come non
hai fatto a riconoscerla?!” mi fa sapere che è il classicone Whole Lotta Love
dei Led Zeppelin. Prima mini delusione: mi aspettavo qualcosa di nuovo che shakerasse
tutte le incertezze di questo mondo per portarmi in uno di fantasia e invece si
punta sul classico.
Non contenti della classicità inspirata dal pezzo continuano
con immagini bianco e nero e oggetti molto eighties: vi basti pensare che c’è
pure una BMW bianca che la maggior parte dei fan di Rob
non hanno neanche mai visto da quanto è datata!
Pezzi da museo a parte mi consola l’accozzaglia d’immagini
che sprigiona un uomo che ama la semplicità, la qualità e anche nei
divertimenti apprezza le pazzie più pure come guidare in spiaggia, lanciarsi in
acqua per un bacio con la propria donna o farle attraversare un ristorante di
lusso solo per farla ballare sulla pista. Niente fronzoli anzi molta
meditazione e tanto amore. Amore per la sua donna, per le vedute solitarie, il
bello, il lusso ma anche per la vita.
Rob (fatico ancora ad affibbiargli questo soprannome) è un
po’ simile al protagonista antipatico di Cosmopolis e un po’ più il tenerone di
Twilight. Insomma un ribelle nelle righe che piace e che tutto sommato vorremmo
avere al nostro fianco. Un edonista che ama dividere la gioia e l’ebbrezza e non
tenersela solo per sé. Decisamente voto un enjoy per Rob che dimostra sempre un
buon esempio di idolo allontanandosi dal ruolo che l’ha reso famoso e il ruolo
affibbiatogli dai rotocalchi dopo il gossip e la rottura con Kristen Stuart.
Per i creativi purtroppo un not enjoy: troppo anni’80.
Capisco la loro ambizione di aiutarci a pensare come gli anni d’oro per avere
più fiducia nel mondo e uscire dall’empasse crisi ma siamo nel 2013, un’era
complicata ma pur sempre un periodo che merita il suo stile non una copiatura.
Ottima la campagna virale che probabilmente sarà una bella success stories per
tanti altri marchi ma continuo a pensare che uno svecchiamento e la botta di
colore un po’ prima della fine sarebbero serviti di più.
Tant pis…à la prochaine Dior! Per voi invece i film per darmi i vostri giudizi:
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Sono una gran curiosa, un generatore d'idee, una nativa digitale, una English lover, una social media addicted...perchè non unire tutto questo in un blog?
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