Gangster Squad

16:41 Vale 4 Comments

Meraviglia di modernariato


Ecco questo è uno di quei film che appena vedi il trailer ti chiedi subito quando esce e cerchi di appuntarti la data perché non è da perdere. Il motivo? Storia intrigante, azione, sottofondo d’amore, valori, coraggio, belle scene e cast d’eccezione. Insomma è un film che fa gola.
Come passiamo dalle premesse ai fatti?

Si sa che una cosa è vedere il trailer e un’altra è vedere il film. Gangster squad in generale mantiene le premesse, il cast rende bene l’atmosfera anni’50 e gli effetti speciali vi stupiranno e vi allieteranno al punto giusto. Quel che forse delude un po’ è la storia che prende un po’ troppo spunto da due grandi classici come gli Intoccabili e Scarface. Che sia un homage al cinema di quei tempi? In effetti si perché questa versione moderna e losangelina è molto più sanguinolenta, a tratti cruda e soprattutto spettacolarizza molto le sparatorie.
Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo la trama: siamo a Los Angeles nel 1949 con la guerra appena archiviata e la città preda di un boss della mala (Sean Penn) che sta per organizzare il grande colpaccio per ottenere tutta la costa ovest. Reduce di guerra, un poliziotto (Josh Brolin) cerca di svolgere il suo lavoro in questa città corrotta finché non gli viene affidata la missione di creare un piccolo gruppo (tra cui Ryan Gosling e Giovanni Ribisi) per inscenare una guerrilla urbana. Ecco perché assomiglia molto agli Intoccabili ma diversamente da quel film, qui le donne (interpretate da Emma Stone e Mirelle Einos)hanno un ruolo chiave che non vi racconterò e vi lascerò scoprire durante la visione.
Come avete intuito il cast è uno dei punti forti di questo film. Oltre al bravissimo e cattivissimo Sean Penn, Ryan Gosling sembra avere azzeccato il ruolo facendo definitivamente dimenticare l’insuccesso di Drive di qualche anno fa, Emma Stone si allontana dai personaggi teen (Easy girl e Spiderman tra gli altri) confermando la già riuscita collaborazione con Gosling già vista in Crazy Stupid Love. Una piccola grande menzione va anche a Giovanni Ribisi che come al solito è in ruoli non particolarmente di spicco ma che lui sa rendere unici. No non sono fan di Ribisi… giusto appena! Ahahah
Insomma avete capito che questo è un film da vedere e da gustarsi sulle poltrone del cinema senza perdersi neanche un frammento.
Per cui enjoy it cari Bulli e Pupe in lettura! ;)


Sito italiano: http://www.warnerbros.it/

4 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Oscars 2013: effetto sorpresa di Michelle Obama

14:17 Vale 0 Comments

Dal sito di La Stampa, copyright Casa Bianca

L'effetto sorpresa e l'homage al cinema della First Lady


L’effetto sorpresa dell’85° edizione degli Academy Awards,  ossia gli Oscar, è stata la partecipazione della persona che nessuno si sarebbe mai aspettato:  Michelle Obama.
No non ho sbagliato a scrivere, la First lady in persona e frangetta ha co-presentato il premio più ambito della serata: Miglior film.

Dopo una breve introduzione della pietra miliare del cinema, Jack Nicholson, si è aperto un collegamento con la Diplomatic Room della Casa Bianca ed ecco Michelle Obama: bellissimo abito Naeem Khan, sorriso raggiante e con tono di voce perfetto ha spiegato la sua presenza.  “ Questi film ci insegnano che l’amore può abbattere ogni difficoltà, ci ricordano che noi riusciamo a sorpassare ogni ostacolo se solo scaviamo abbastanza a fondo e combattiamo abbastanza duramente trovando il coraggio in noi stessi. È attraverso il cinema che I nostri bambini imparano ad aprire la loro immaginazione e a sognare un pochino più in grande e lottano ogni giorno per raggiungere i loro sogni”. (Quote Michelle Obama)

Discorso sensazionale: ma perché una First Lady? Non bastava una donna di spicco qualsiasi? Ed ecco che arriva il mio ragionamento e la spiegazione che mi sono data a questo gesto: Michelle è la donna qualsiasi. Si, lei è la donna che ognuna di noi straordinariamente è: personaggio pubblico, mamma, moglie e amante del cinema. Cinema che nient’altro è che arte: come si omaggiano le mostre perché non si dovrebbe omaggiare il cinema? Essendo difficile farlo attraverso un film ecco l’azzeccata idea di premiare il miglior film dell’anno.

Dite che è una sorta di ingerenza della politica in settori che non le riguardano? A quanto pare la First Lady ha si il primato di essere la prima a comparire totalmente in una cerimonia Oscar ma in passato anche Roosevelt parlò alla radio per 6 minuti introducendo lo stesso evento. La scelta quindi semmai è quella di riconoscere anche un’altra parte miliare del mito americano e esortarla a far bene il loro lavoro: aprirci gli occhi e mandarci verso nuovi orizzonti.
Dal profilo twitter di Barack Obama
https://twitter.com/BarackObama

Un’altra chicca di questa vicenda è la foto che Barack ha pubblicato sul suo profilo twitter: ossia il gruppo d’ascolto presidenziale per gli Oscars. Sono una famiglia normale e americana a tutti gli effetti. Altro che politici fuori dalla realtà!

Quello che poi a posteriori mi è piaciuto è il fatto che abbia vinto Argo. Film di Ben Affleck e manipolo di produttori, che oltre ad essere i più sexy della categoria (si sono definiti così), sono anche più giovani e innovativi.

Insomma una vittoria che è un messaggio chiave. Bene chi inizia a scrivere film tra di noi ora?

Scherzi a parte enjoy questa premiazione nei due video qui sotto.



0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Oscars 2013: Skyfall miglior canzone

13:30 Vale 0 Comments


Adele e le note magiche di Skyfall

Tra i tanti premi dell'Accademy Awards, ogni anno, svetta il premio per la migliore canzone. Non fa quasi notizia che quest'anno sia stata Adele a vincere la statuetta per la sua magnifica Skyfall. Si, la cantante britannica in un fantastico abito nero e con il suo rinomato look sofisticato ha ritirato, tra le lacrime di gioia e l’eccitazione, l’oscar come migliore canzone durante l’85° edizione del premio regalando il primo oscar in assoluto per un Bond Theme. D’altra parte la canzone è un piccolo capolavoro di bravura e magia come dimostra anche la versione live cantata da Adele ieri sera sul palco degli oscar e che vi propongo come video in questo post.


Presentata dalla "neo premio oscar" Jennifer Lawrence, la performance è sensazionale: tra nero, luci soft e occhio di bue puntato su di lei, Adele riempie l’atmosfera con la sua calda voce ricreando la magia che si ha all'inizio del film e ogni volta che si sente questo favoloso pezzo. Sicuramente vedendo il video e ascoltandolo noterete due cose che vanno contro quel che ci si aspetta normalmente da una serata Oscar:  la prima è che come performance è molto sobria ma ho scoperto che è il generale tono di quest’edizione, la seconda forse più sorprendete è il tremolio nella voce di Adele. Si sente leggermente ma s'intuisce un po’ di ansia nel dover cantare e far sognare un pubblico così, ma a mio giudizio rende la performance più umana e quindi bella.

Decisamente voto un enjoy per la canzone e anche per Adele che è un’artista il cui grande merito è aver definitivamente alzato “l’asticella” della bravura anche in un campo dove sembrava già raggiunta da tempo.


Devo confessare, però, che appena saputa la notizia mi sono chiesta: bene Skyfall ha vinto e si capiva che era invincibile…ma chi era in lizza per questa categoria? Googlando ho trovato la lista dei vari candidati e con mio sommo piacere devo dire che  la vittoria di Skyfall è stata combattuta perché anche le altre candidate sono davvero d’eccezione (a riprova dell'innalzamento del livello di bravura di cui scrivevo prima) anche se un po’ manca la bellissima Ancora qui di Elisa con musica di Ennio Morricone.

In ogni caso per scoprire le altre candidate ecco i link di allsongs.tv:

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Candidato a sorpresa

22:27 Vale 0 Comments


Sicuri che non sia la realtà?

Vista la giornata storica (oggi abbiamo le elezioni) e nevosa ho affittato un film per passare il pomeriggio e la scelta è ricaduta sulla commedia: Candidato a sorpresa.

Figlio della stagione autunnale del 2012 e ormai in dvd, la grottesca commedia racconta di come viene stravolta la campagna elettorale dell’unico candidato del 14° distretto nel North Carolina dopo un enorme scivolone pubblico e l'ingresso di un nuovo candidato, per niente avvezzo alla politica moderna.

L’ho definita grottesca perché nel film vengono usati mezzucci di tutti i tipi (sex tape, arresti per guida in stato d’ebrezza, prove spirituali, etc etc) per cercare di rubare voti e si creano situazioni paradossali in cui i due sfidanti al titolo si trovano sull’orlo dell’assurdo mentre senza saperlo vengono strumentalizzati da un duo di capitalisti senza scrupoli.

Nei panni dei due candidati i comici d'eccezione Will Farrell e Zach Galifianakis. Inutile dirlo che le due star danno il meglio di loro stessi nei due ruoli diametralmente opposti e idealmente concorrono anche al titolo di miglior comico...anche se, come ci si aspetta, funzionano meglio come squadra. Nel cast, però, si ritrovano l'ex Blues Brother Dan Aykroyd e John Lithgow volto noto della tv, del cinema e teatro americano.

Cosa vi resterà post visione? Dietro le risate avrete la sensazione che il regista, Jay Roachnon è andato tanto lontano dallo spettacolo elettorale che ci ritroviamo sotto gli occhi tutti i giorni e come suggerisce la morale forse, prima di passare il limite, ogni tanto bisognerebbe rispolverare la cara e vecchia verità per riuscire nei propri obiettivi. 

In attesa di sapere cosa porterà questa tornata elettorale, enjoy qualche risata davanti a questo lungometraggio ma decisamente non guardatelo con bambini nei paraggi.




P.s. per maggiori dettagli sulla trama posso affidarvi alla scheda del film su coming soon: http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=48940&film=Candidato-a-sorpresa

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

L’architettura espressiva di Gabriele Basilico

14:53 Vale 0 Comments

La fotografia si fa coi piedi*

New York, 2002 , Gabriele Basilico
 Losanna, Gabriele Basilico



















Come sapete settimana scorsa il mondo della fotografia ha pianto la scomparsa di Gabriele Basilico…ma chi era?

Tendenzialmente da fotografi amatoriali ci si innamora di un genere fotografico e nel mio caso l’amore è scoppiato con i ritratti di personaggi famosi che trovavo sulle pagine di giornali e soprattutto sull'edizione americana di Vanity fair. Spulciando si trovano tanti nomi di bravi ritrattisti ma, ovviamente, appassionandosi da autodidatti non si può conoscere tutto di fotografia.

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

The Avengers – behind the scenes

22:33 Vale 0 Comments

Dettagli da supereroi



Curiosando tra i video e i miei vari profili social sono incappata nel “behind the scenes” di qualche scena di The Avengers. Prendetevi 3 minuti e date un occhio: ne rimarrete affascinati!

Innanzitutto, una confessione: adoro i film della Marvel con tutti i supereroi e i loro effetti speciali. Ammetto che va’ un po’ contro la mia volontà di scegliere criticamente i film… ma ogni tanto un po’ d’azione, effetti speciali e buoni sentimenti fanno bene allo spirito. Insomma ci ricordano che tutto sommato c’è un motivo per cui bisogna batterci e andare avanti nella vita di tutti i giorni… se non altro perché da un momento all’altro potrebbe capitarti di essere salvata da Spiderman o da Capitan America che sono davvero dei gran bei figlioli! Ah ah ah

Scherzi a parte, uno degli aspetti che si sottovaluta di più quando si guardano questi film è il dettaglio della scenografia: siamo talmente focalizzati sulla storia e sull’azione che tendenzialmente pensiamo che la scena sia stata girata in una città o in un set simile che riproduca abbastanza fedelmente la città. Abbiamo concezione dell’effetto speciale ma l’occhio di ognuno di noi non percepisce l’accuratezza dei dettagli che rendono reale la scena.

Questo video ci svela molto di più: non è una questione di “aggiungi lo sfondo” è proprio uno studio meticoloso del particolare e un assembramento perfetto di girato, computer grafica e fotografie di frammenti della città prese da ogni angolazione. Alla faccia di Street View di Google! 
Quello che però mi ha stupito di più è il fatto che è stato ricreato anche l’interno dei palazzi fotografando tutta una serie di uffici diversi. Un lavoro immane per qualche minuto di scena e l’inganno di molti occhi puntanti sullo schermo. Probabilmente neanche i supereroi stessi sarebbero in grado di ricreare un’immagine così perfetta.

Decisamente il video merita di essere guardato non tanto per scoprire qualcosa di nuovo ma per apprezzare le frontiere tecnologiche che il cinema sperimenta.

Enjoy cine-tech. 

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Da fare: Reflex + Smartphone: una o due storie?

15:06 Vale 1 Comments


Anche gli smartphone possono avere un'anima professionale

Foto scattata con smartphone in attesa di
scatto con reflex...
Ieri sono stata ad un interessante incontro della social media week che si svolge in questi giorni a Milano. Durante questo incontro ha preso la parola Ruben Salvadori entrato nel firmamento dei fotografi grazie ad un genere che si è inventato lui: la meta fotografia, ossia fotografa i fotografi. Si, quella specie umana che armata di strumenti professionali da far venire l'acquolina, ad un’appassionata come me, crea immagini che rimarranno nella memoria di tutti noi. A parte il suo ottimo lavoro che ha presentato a sommi capi e che mentre scrivo sto curiosando sul suo sito, il punto su cui è intervenuto è l’annoso problema di questi ultimi tempi: gli smartphone con le loro fotocamere che vengono sempre più potenziate, possono farci diventare tutti fotografi?

1 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Il principe abusivo

11:22 Vale 0 Comments

La favola moderna


La favolosa stagione cinematografica d'inizio 2013 ospita il debutto come regista di Alessandro Siani con la divertente commedia “il principe abusivo”.

Definirla commedia forse è un po' fuori luogo perché è una favola contemporanea che ben rispolvera l’intreccio “della trasformazione” alla Pretty Woman e ben racconta lo scontro-incontro tra due culture.

Faccia a faccia tra il mondo delle favole e quello della realtà, i protagonisti si trovano indispensabili l’uno all'altra (serve per ottenere popolarità) e l’altra all'uno (serve un luogo dove scroccare) e noi troviamo il cast irresistibile. Siani dà il meglio di sé nel doppio ruolo di protagonista e “fata turchina” riempiendo lo schermo con comicità e serietà celata come piace agli spettatori, Christian De Sica lascia letteralmente senza parole: cambi di accenti, diverse impostazioni, balli e perfino canto… decisamente il Christian che vorremmo sempre. Al pari degli uomini, le donne sono perfette per i loro ruoli: Serena Autieri, aspirante protagonista di musical dai capelli rossi, sfodera charm e simpatia allo stesso livello senza mai oscurare la principessa Sarah Felberbaum che davvero sembra uscita da qualche lungometraggio Disney.

Questo film però non vanta solo cast, bella storia e battute azzeccate: è proprio la qualità delle scene e delle ambientazioni che colpisce. Come ogni favola che si rispetti, oltre al racconto è importante far sognare con le immagini e Siani (regista) lo sa bene e in questo film sfodera il meglio della tecnica. Ci sono bellissimi primi piani, sfondi perfettamente sfocati e luci al punto giusto che vi sorprenderanno. Per me è promosso come regista.

Come al solito mi sforzo di non rovinarvi il finale e le scene migliori proprio perché questo film merita di essere visto, vissuto e riso fino alla fine. Per cui niente più parole, prenotate i posti in sala ed enjoy questa favola moderna che vi piacerà.


Sito ufficiale: http://it.cinema.yahoo.com/film/il-principe-abusivo/



P.s. per chi l’ha visto che bella non è la frase sui reali? Decisamente quella di Siani è una comicità intelligente che permette qualche riflessione dietro le risate!

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Pantone Food by Alison Anselot

10:30 Vale 0 Comments

Colorfull

Photos by Alison Anselot

Uno dei generi fotografici che ho scoperto recentemente e che sempre più mi sta affascinando è quello dedicato al food. Costola del complicato Still life, questo nuovo genere sta prendendo piede grazie alla tendenza a riscoprire il cibo e la cucina come hobby appassionante. 

Il problema fondamentale per chiunque si cimenti (me compresa quando scatto le foto per la sezione Gnam) con questo genere è indovinare la luce giusta, l’angolazione ma soprattutto cercare di dare comunicatività a quel biscotto, torta o uovo che sia. Si perché se quando fotografiamo una persona possiamo dirle: “Hey guardami…sii più arrabbiata…ecco magari con un sorriso” quando fotografi un pasticcino non puoi far altro che spostarlo o cambiare i colori dello sfondo o mutare la luce. Oggettivamente non puoi dirgli di essere più gustoso o più sexy. Come dice Wikipedia la difficoltà diventa proprio diffondere la luce nel modo giusto e ricreare una condizione perfetta. A mio giudizio la difficoltà è rendere la foto anche abbastanza creativa da creare un vero e proprio elemento disruptive.

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Warm bodies

10:30 Vale 0 Comments


Il tepore della commedia horror

Mi ci sono volute un po’ di visioni del trailer, una lettura di un articolo sul film e un’amica che rispondesse al mio appello per decidermi e andarlo a vedere. Post visione posso dire che sono soddisfatta. Non è quel che credevo: è meglio.

Forse sono partita un po’ prevenuta ma sono felice di non aver trovato davanti ai miei occhi né un Twilight riadattato, né un horror tout court e nemmeno uno scimmiottamento alla scary movie. Vi accorgerete che è una storia carina con l’amore in primo piano e con un tocco di ironia che lasciano spazio a riflessioni sul diverso e sul bisogno di emozionarsi. Si, dietro agli zombie che camminano lenti e grugniscono ci sono le riflessioni dello “strano” R che guarda la realtà dal punto di vista del “cadavere” e si comporta come un qualsiasi adolescente poco sicuro ma innamorato delle cose belle della vita che da umani diamo per scontate e il più delle volte ci sfuggono.

Questo è l’aspetto più bello del film:  il modo arguto e comico con cui viene raccontata la storia che si rifà al classico shakespeariano di Romeo e Giulietta, solo che qui R è zombie e mangia cervelli mentre Julie gira con pistola e ha una passione per macchine veloci. Già gli eroi del mondo moderno sono cambiati: incredibilmente si guarda di più all'interiorità che all'esteriorità e si trova il buono anche nei malefici. Che la Bella e la Bestia finalmente ci abbiano insegnato qualcosa? Che la Twilight saga ci abbia insegnato che la drammaticità cinematografica è superata?

Ma quelle sono digressioni, ritorniamo a parlare di questo film e dei suoi plus.

Impossibile non sorridere alle battute semplici ed efficaci di R di cui fortunatamente sentiamo i pensieri e non è lui a catturare i nostri come accadeva con il bell’Edward di Twilight. Come è impossibile non rimanere affascinati dai bellissimi occhi azzurri dell’ex bambino di About a boy, Nicholas Hoult. Già dietro al volto cadaverico e le cicatrici è lui che emana il fascino del buono e già su twitter s’intuisce il suo futuro da teen-idol. Io, che sono della vecchia guardia, tiro un sospiro di sollievo e penso che questa volta i teens abbiano scelto bene perché l’interpretazione dello zombie è buona e carica di carisma nonostante i grugniti, le parole stentate e la camminata ciondolante. Sempre parlando di cast ritroverete un volto molto più famoso di Nicholas a recitare “il duro” da scalfire e ammetto che un po’ stupirà la decisione di esser parte di un film del genere. Che voglia farsi conoscere da una nuova generazione? In ogni caso John Malkovich nel ruolo del papà guerrafondaio è da vedere. 

Ultima menzione per la colonna sonora: lo zombie, post apocalisse mondiale, salva alcuni vinili di musica selezionatissima secondo voi cosa sceglie? Ovviamente vira su classici come Bob Springsteen, Gun ‘n’ Roses e generi rock. Se volete sbirciarla pre visione: http://www.allobo.com/en/soundtrack-warm-bodies-26110.html


Insomma è una commedia horror con una storia ben fatta, che diverte, riabilita un po’ gli zombie e manda in crisi coloro che affibbiano etichette ai film (quando mai si può mettere insieme commedia e horror?). Dimenticate la drammaticità e la passionalità dei vampiri ed enjoy il tepore dell’amore vero che scalda il cuore con questo warm bodies.

E se avete tempo divertitevi a twittare le battute più belle con gli hashtag #warmbodiesit, #cosatifasentirevivo, #loveneverdies




0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Break the chain

12:59 Vale 0 Comments


Strike, dance and rise, ossia un San Valentino diverso

È san Valentino. Ovunque nel mondo ci si scambiano gli auguri per questa giornata piena d’amore e che vede protagoniste le mie omonime (si avete letto bene) e i miei omonimi che celebrano il loro onomastico. Alcuni faranno “i soliti” detrattori con frasi disperate e odio per la giornata del cioccolato, dei cuori e del rosso. Alcuni invece saranno lì a disperarsi nel trovare qualche modo di festeggiare degno di questo giorno.

La soluzione? Prendete cuori, cioccolato, buona volontà e partecipate alla globale movimentazione in favore delle donne: il V day. Come ci informano Corriere della sera e Huffington post in questa giornata un miliardo di persone scenderanno in piazza in tutto il mondo per ballare una bellissima canzone (video qui sotto) e animare una protesta contro ogni tipo di sfruttamento delle donne. I motivi sono tanti, l’azione una unica in un giorno che è dedicato ad ogni forma d’amore anche la più alta in assoluto: quella per i diritti di noi stessi. Si perché nessuno deve subire maltrattamenti specie se indifeso e debole.

Quindi dove andare? La mappa è qui (V-spot) e il sito ufficiale è http://www.vday.org/home

Se, invece, siete più sedentari o per qualche ragione non potete partecipare…beh partecipate virtualmente come me: alzatevi, avviate il video e ballate!  Ballate insieme al vostro lui o lei, ballate insieme agli amici o ai parenti. Vi si alzeranno le endorfine nel sangue, starete bene e vi renderete conto che con un gesto minimo avrete fatto sorridere tanti. Siate poi generosi e amorevoli: condividete il video e fate stare bene altri nel mondo.

Enjoy dance.

Break the chain: http://youtu.be/fL5N8rSy4CU


P.s. Auguri ancora a tutti i Valentina/o 

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Sanremo 2013 –prima serata

12:03 Vale 0 Comments

Perchè Sanremo è Sanremo

Dopo aver parlato di tanti eventi stranieri (vedi Superbowl e Grammys) mi sembra arrivato il momento di dire due parole sull’eventone nostrano che si tiene sempre a febbraio: Sanremo.
Ogni anno mi ritrovo a guardare la prima puntata a spizzichi e bocconi per assaggiare l’atmosfera della kermesse italiana e vedere come è stato rinnovato o invecchiato a seconda delle edizioni. Si difficilmente le canzoni mi tengono incollata allo schermo.
Quest’anno devo dire che mi sono sorpresa: sarà stato il fatto che ogni artista presentava due canzoni tra cui scegliere, sarà che le battute qua e là della Littizzetto strappavano qualche risata, sarà che la diretta twitter mi incuriosiva talmente tanto che non potevo non vedere cosa succedeva.

Stranamente le canzoni presentate dai 7 big di ieri sera erano effettivamente di qualità: le due di Silverstri era un peccato non metterle in gara entrambe, quelle di Molinari e Peter Cincotti mi hanno richiamato dall’altra stanza solo per capire chi stava cantando e lo stesso Raphael Gualazzi ha tirato fuori due chicche… ed è passata la più originale delle due.

Una delle cose migliori del festival da tre anni a questa parte è proprio la diretta dai social media: quest’anno esplosa su twitter! Grazie a #sanremo, #spamremo (con la diretta in loco di Frankie Hi-Energy), #sanctusremus online potete gustarvi la creme della creme del commento acido e geniale dei nostri connazionali. Vi giuro che era impossibile non ridere come dei disperati.  Tra gli interventi magistrali di Diego e La Pina (ormai rodati nel racconto sanremese), di Carla Gozzi, Marco Baldini, Alessia Marcuzzi e altri, vi ritroverete nel salotto virtuale a partecipare con una dose di spettegolo come non facevate da anni.

A proposito di spettegolo: diciamo due parole sui conduttori. Alla mia cara Littizzetto devo dire che… mi è piaciuta. Ho apprezzato l’arrivo trionfale che non ha niente a che vedere con lei, mi è piaciuta la lettera ad inizio spettacolo e la naturalezza con cui infilava battutine quando Fazio si spegneva o nei momenti imbarazzanti di silenzio che ogni evento si porta dietro. Se può essere un metro di gradimento anche mia nonna ha riso di gusto nel vedere quella piccola conduttrice che si aggirava sul palco.
Fazio, beh, per me non è proprio da festival e non ha quella verve che mi piace nei presentatori ma devo dire che da come ha difeso l’ospite Crozza mi ha fatto capire perché è un uomo di spettacolo e perché l’hanno chiamato qui.

Bene, abbiamo introdotto il momento Crozza. Premetto che non sono una sua fan e nel passato avrò visto una sua imitazione di sfuggita ma ieri sera sono rimasta lì per vedere cosa avrebbe combinato. Senza svelarvi nulla del video qui sotto, vi dico che la mia generale opinione si racchiude in questa frase: bisogna essere pazienti il meglio viene sempre alla fine. Si perché si è accesa una contestazione sul suo personaggio Formidable di Mr. B ma in realtà non ha risparmiato Ruzzlate all’altro B e ha letteralmente fatto le pulci al rivoluzionario civile Mr. I.  I fischi, se davvero volete tirarli fuori dalle tasche, devono essere tenuti per la fine e non per l’inizio come hanno fatto due disturbatori in platea. Anche se un po’ scottato dalla contestazione, Crozza ha ben condotto il suo show accontentando a-politiche come me, par condicio, i paginoni  dei giornali e soprattutto mia nonna di cui sopra, che vi assicuro è la parte di pubblico Rai1 più esigente.

Insomma questa prima puntata di festival è da Enjoy o not Enjoy? E l’edizione 2013?

A parte qualche errore (come lo scivolone sulla mancata intervista a Felix Baumgartner ), direi che è da curiosare e assolutamente da enjoy con la diretta twitter in parallelo.

Per cui #enjoy #sanremo e tirate fuori il vostro lato commentino su twitter! Non risparmiatevi!:)

Ingresso e letterina di Luciana Littizzetto


Video Maurizio Crozza

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Flight

10:56 Vale 0 Comments

Nulla è come sembra


Dal fortunato ventaglio di proposte cinematografiche di questo periodo,  sabato ho pescato Flight. I presupposti per essere un bel film c’erano tutti: Denzel Washington, un incidente aereo di cui non si capiscono le cause e un retroscena d’indagine.

In realtà, però, quello che vedrete è un film ben diverso dall’action movie che sembra dal trailer. Senza svelarvi niente (croce sul cuore) vi dico che vedrete una storia diversa da quella che avevate preventivato dove s’indagano le varie facce della verità e ci si chiede continuamente se la giustificazione vale o meno.

Se per quanto riguarda Denzel non si hanno dubbi sulla sua performance (anche se a mio giudizio dà il meglio di sé solo alla fine fine), io stranamente sono stata più colpita dal ruolo di Don Cheadle, l’avvocato che è in secondo piano rispetto al protagonista ma in realtà tiene le fila della verità. Bravo, distinto e decisamente vi viene voglia di googlarlo per capire in quali altri film potete andarlo a vedere nel ruolo di protagonista. Vi farà sorridere il personaggio dell’ex Flinstone John Goodman che porta in scena un po’ di leggerezza nella serietà del film. Altre due sorprese la riservano il messaggio globale del film (no non lo svelo) e la tecnica di racconto dei fatti: una storia raccontata dentro l’altra di cui ci si accorge solo a scena passata. Zemeckis, il regista, adotta sapientemente questo mezzuccio cinematografico accentuando l’effetto sorpresa.

Se dovessimo affibbiare un fantomatico genere a questo film diremmo che è “un film di rinascita” più che un film d’azione alla stregua di Pelham 123…per cui se cercate l’azione tout court statene alla larga. Se invece volete un bel film che magari porta a qualche riflessione sulla verità e i suoi mille volti, enjoy it.


Sito web in inglese: http://www.paramount.com/flight/

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Grammys 2013: il ritorno di JT

17:01 Vale 0 Comments


Foto del sito http://www.billboard.com

Tin Pan Alley 2.0

E’ lunedì e abbiamo una nuova performance tv musicale da commentare. Sembra che gli americani si siano impegnati a darci argomenti in questi due ultimi weekend! Dopo la performance di Mrs. Carter al Superbowl (Music @SuperBowl 2013) oggi parliamo dei Grammy 2013 e in particolare della performance di Justin Timberlake.

Perché ho scelto quella di Justin? Per tre buone ragioni: è il suo ritorno ufficiale sulle scene musicali dopo aver attraversato quelle cinematografiche, ha coinvolto la coppia più in voga del momento (Beyoncè l’ha presentato, Jay-Z è salito sul palco con lui) e soprattutto perché inaspettatamente ho seguito il backstage sulla sua pagina fb (http://www.facebook.com/justintimberlake?fref=ts), dove fra l’altro annuncia le notizie importanti pochissimo tempo prima che succeda. (Es. il nuovo singolo l’ha annunciato solo 3 giorni prima dell’uscita ufficiale. Stessa cosa è accaduta per i Grammy, in barba a noi comunicatori).

La prima cosa che spicca agli occhi è la sua immagine e il tema di fondo.  Dunque, vi ricordate quel bel figliolo che animava i dance floor con Borsalino in testa, i suoi sound elettronici e l’immagine da eroe futuristico del video “4 minutes” di Madonna? Ok dimenticate il lato spiccatamente innovatore e spostate la leva dell’immaginazione sulla sua versione più elegante, pettinata e soprattutto photoshoppate questa immagine con bianco e nero o seppiato. Per il suo ritorno JT ha scelto un “back to basic” decisamente spinto presentandosi non solo in “Suit & tie”, come canta nel suo nuovo singolo, ma con tutta la performance stile anni’30 (se non addirittura anni’20) e addirittura il color seppia per la prima canzone.

Su note R&B dal sapore un po’ retrò, il Justin Idol della vecchia leva (si noi avevamo lui e non Bieber) sfodera il suo charm con passi di danza perfetti, fa risaltare la sua vocalità spostandola di un’ottava sopra (come definiscono vari giornali musicali nella pagina di Wikipedia) e lascia che per 6 minuti e mezzo vi godiate un ritmo che vi coccoli le orecchie.
Niente vecchi giochetti “tuz tuz” con il microfono, niente colori sgargianti ma solo classe.  Giusto un momento di rap e “Yo man” style con Jay-z per poi passare ad un’altra ballad seducente.

Anche se ho trovato la performance un po’ meno energica delle vecchie glorie e forse un po’ mi ha fatto rimpiangere i bei tempi di Sexyback e compagnia bella, devo ammettere che la bravura conquista e ben lo posiziona nell’attuale scenario musicale: lontano dai teen idol (ha più talento), lontano dai vari Fun o Bruno Mars (è più sgamato), vicino ai mostri sacri della musica.

Chissà come ci sorprenderà ancora il nostro JT?

Intanto enjoy it!


0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Glassa reale

22:15 Vale 0 Comments

Con un poco di zucchero

Era da tempo che volevo provarci e finalmente, venerdì, ho trovato il momento e l’occasione per mettere in pratica il mio piano diabolico: glassare! Si, l’idea mi è arrivata un po’ di anni fa ma per non rovinare i miei primi dolci non mi sono mai lanciata a provare quest'aggiunta. Mi sono sempre chiesta però quanto fosse difficile realizzarla. 
Venerdì, invece, con un tre orette di tempo, due torte (una tenuta per back up), due cupcakes e un frullatore ho iniziato il mio esperimento.
Innanzitutto ho scoperto che, come tutte le cose in apparenza semplici, la glassa nasconde ben più di una ricetta per cui mi sono presa la briga di provare quella più semplice del mio amato fascicoletto Crea e Decora che ora condivido qui sotto:

Ingredienti: 500gr di Zucchero a Velo, 2 albumi, 1 cucchiaino di limone, acqua fredda a gocce (solo se volete ammorbidire la glassa), colino o setaccio, ciotola ben pulita e frullatore

Procedimento:

- setacciate lo zucchero a velo nella ciotola;

- unite gli albumi a temperatura ambiente e aggiungete il cucchiaino di limone;

- amalgamate con il frullatore a bassa velocità per pochi minuti

Ora ci sono due strade: 
- controllate che la glassa sia di un bel bianco luccicante e, se vi piace la consistenza, mettetela nella tasca da pasticcere preparandovi mentalmente per la decorazione
- oppure rendetela più morbida aggiungendo una goccia d’acqua fredda. Con goccia intendo proprio goccia eh. Dopo di che altra frullata a bassa velocità per qualche minuto.

Se per qualche oscura ragione non dovesse brillare, la mia ricetta consigliava una goccia aggiuntiva di limone.

Se siete sopravvissuti alla preparazione e siete pronti con la vostra sacca ora inizia la parte complicata: stendere la glassa. Come ho iniziato a creare i bordi la mia stima nei confronti di Buddy, il boss delle torte e di Ernest Kahn è andata alle stelle: ragazzi è difficilissimo!!! Dovete essere veloci, precisi e possibilmente non fermavi mai. 

Decisamente da evitare la mia mossa disperata di stenderla con il cucchiaino per riempire gli eventuali buchi. Piuttosto impratichitevi con tratti lineari su superfici lisce…foss’anche un pezzetto di carta da forno steso sul tavolo!

Una volta asciugata però ha un bell’effetto luminoso e non essendo troppo pretenziosa nel gusto si sposa bene con torte semplici. I miei “Ramsey”, “Cracco” e “Borghese” di casa l’hanno promossa ma io sento che devo migliorare la mia tecnica di stesura. Voi che dite?

Decisamente è un’esperienza che ripeterò quindi è votata come un enjoy!;)


Un "Prima e Dopo" fotografico per farvi capire
come è difficile creare bordi arrotondati!

P.s. per realizzare quel che avete visto nelle foto ho dimezzato la ricetta e mi sono avanzati comunque un 100 gr di glassa che in una vaschetta ermetica proverò a conservare in frigo per 5 giorni come dice la ricetta. Stay tuned per sapere come andrà


0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

The truth about love – P!nk

13:40 Vale 0 Comments

The Pin(k) up is back!

Questa settimana è iniziata con un post sulla musica (Music @SuperBowl 2013) e oggi la chiudiamo in tema musicale: parliamo di The truth about love di P!nk.

Mi permetto di parlarne non tanto perché sono una fan accanita o una critica del settore ma perché da ascoltatrice assidua di musica mi sono ritrovata ad ascoltare questo album per tutto il viaggio A/R da Milano a Saint Tropez con un solo cambio cd durante il ritorno. Direi che mi sono guadagnata un po' di "voce in capitolo"...

Ma parliamo dell'album.

Prima di tutto dimenticate l'inizio da cantante pop quando a tutti i costi doveva fare la dura, il successivo filone drammatico di Just a pill, il periodo ironico di Stupid girls e ascoltate questo cd come se non aveste mai sentito cantare P!nk. Godetevi solo la sua voce e le note in sottofondo.

Vi accorgerete che non esiste un unico genere per definire l’intero album. Non è propriamente pop (anche se le canzoni hanno parti orecchiabili), non è del tutto rock (se Try ha il sapore da ballata melodica del genere, How come you’re not here smentisce quanto detto), non è rap (anche se vanta un duetto con Eminem) e non è romantica tout court come dimostra il primo singolo Blow me (one last kiss) che su ritmo veloce canta di baci...ma quelli che si danno alla fine di una storia che ha decisamente stufato, non quelli romantici dell'inizio!

Traccia dopo traccia, però, rimarrete incantati dalla bravura e dalla vocalità di P!nk sulle quali probabilmente non avete mai riflettuto perché impegnati a canticchiare il “na na na”  orecchiabile nascosto dietro i testi particolarmente arzigogolati che P!nk scrive.
Si, si sente che scrive lei i testi specie nelle tracce più ballad e intense che coinvolgono parecchio e fanno vivere davvero quel che canta. Provare Beam me up per credere!

Rispetto agli esordi si capisce che è una persona più matura e ciò che canta è esattamente come la sua immagine adesso: un buon mix di pin up style in perfetto rockability, self confidence, rosa e tatuaggi...come a dire ”sono diventata una signora romantica e una mamma ma lo sono sempre a mio modo, F**k!” Ahahah.

Ovviamente per beneficiare di un bell'ascolto prolungato di The truth about love dovete recarvi a comprarlo ma se non siete ancora convinti o non potete uscire ora come ora...avviate i due video qui sotto e lasciateli in sottofondo per farvi trasportare un po’ nella visione d’amore di Pink.
Vi piaceranno.
I due video sono rispettivamente: il nuovo singolo presentato martedì scorso sul suo profilo fb (http://www.facebook.com/pink?fref=ts) e la sua energica performance di ritorno sulle scene agli VMA 2012 che io trovo sensazionale.

Enjoy come gli altri 17.561.842  suoi fan fb e poi ditemi se non correte a prendere il cd e a metter mi piace sulla sua pagina!

Just give me a reason P!nk ft. Nate Ruess 
(nel video compare il marito Carey Hart)


Get More: <![CDATA[MTV IT]]>
Blow me (one last kiss) performed at the VMA 2012: 
che ne dite? Non è sensazionale?


0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

FILMography by Christopher Maloney

12:00 Vale 0 Comments

Questione di prospettiva

Ghost by Christopher Moloney
É da un po’ di tempo che sono fan di alcune pagine Facebook dedicate solo alla fotografia. La particolarità di queste pagine è che postano almeno 10 foto ogni ora con l’effetto di allietare la bacheca di tutti i fan appassionati di foto e allo stesso tempo ispirarli. Tra le tante foto che circolano mi è capitato più di una volta d’imbattermi in questa specie di fotomontaggi di “scene da film” di cui vedete un esempio qui sopra.

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Da fare: ritratti con la luce dura

21:13 Vale 0 Comments

Senza trucco e senza filtri...eppure glam!

Ambra per Aniye By trovata sul sito www.vanityfair.it

Per inaugurare la nuova etichetta dedicata alla fotografia ho deciso di iniziare con un post da "to do list" anziché il racconto delle mie impressioni sugli esperimenti che faccio.

Da appassionata di fotografia di lungo corso e neo reflexista (se mai esiste questo termine), quest'anno ho seguito un bellissimo corso base di fotografia cimentandomi anche in una lezione in studio fotografico per imparare la fotografia di ritratto

Per buona parte dell'uscita abbiamo imparato l'abc della fotografia di ritratto con luce irradiata su tutto il soggetto grazie a due mono-torce e dei diffusori applicati...praticamente le foto scattate sembrano tutte la papabili per la copertina di Vanity Fair.

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)

Gossip girl: perchè guardare questa serie

16:50 Vale 0 Comments

You know you love me, xoxo GG!


“Avevo detto che le carte si sarebbero rimescolate, no? Ci vediamo in autunno. XoXo Gossip girl”. Con questa semplice frase la signorina del gossip ci ha lasciato con il fiato sospeso alla fine della quinta stagione e stasera finalmente sapremo cosa intendeva! Si stasera inizia la sesta ed ultima stagione di questa sensazionale serie. Per chi riesce a sintonizzarsi la puntata sarà trasmessa alle 21.15 sul canale Mya di Mediaset Premium.

Iniziata abbastanza in sordina nel 2007 e trasmessa da CW in USA e Mya Premium in Italia, Gossip girl ha raccolto non pochi fan durante questi 6 anni e ha lanciato nello star biz mondiale le ormai famose Blake Lively e Leighton Messer contese dalle grandi case di moda e dai registi di Hollywood. Ma cos’ha di particolare questa serie?

Una late fan come me (l’ho scoperta a metà della seconda stagione ahimè) può elencarvi le nove buone ragioni per cui vi ritroverete a tifare per Chuck&Blair, amare il personaggio della spumeggiante e complessa Serena Van Der Woodsen e chiedervi se il libro Inside dell’outsider Dan Humphrey potrebbe mai arrivare in libreria e… ok, ecco i buoni motivi:
  1. Se amate gli intrighi (non solo amorosi) e vi piace capire fino a che punto l’animo umano può arrivare ad architettare e rovesciare le sorti di quella che era una situazione all’apparenza inespugnabile, avete bisogno di Blair. Spietata regina degli intrighi della sua Manhattan la adorerete in tempo zero quando arriverete a questa puntata della prima stagione: http://www.youtube.com/watch?v=-tIX0j-NfW4

  2. Siete gli orfani del telefilm generazionale The OC? Vi siete chiesti per quale ragione hanno fatto finire Veronica Mars? Bene Gossip girl è stata inventata dallo stesso sceneggiatore di The Oc, Josh Schwartz, che ha riportato nella Grande Mela lo stesso rapporto adulti-ragazzi dell’alta società non poi così d’oro come sembra. Se siete attenti osservatori forse troverete delle piccole somiglianze nei personaggi.  Per quanto riguarda i fan di Veronica Mars…non vi sembra di riconoscere la voce fuori campo?

  3. Adorate i vestiti, le scarpe e tutte le tendenze da fashion victim? E allora cosa state aspettando per godervi le creazioni più fashion di questi ultimi 6 anni?! Nelle varie stagioni si susseguono apparizioni di guru fashion del calibro di Tim Gun e Vera Wang, gli altri stilisti invece si palesano attraverso le loro creazioni come Jenny Packham, De La Renta, Jimmy Choo e Laboutin tra le tante. Non a caso una delle foto più commemorative della fine della sesta stagione è stata quella del set invaso da scarpe costosissime pubblicata su twitter da uno dei protagonisti.

  4. Amate New York? In ogni episodio ci sono riprese panoramiche da togliere il fiato: di giorno o di notte che sia, la città che non dorme mai viene vissuta dai protagonisti come veri newyorkesi con i brunch, appuntamenti nei ristoranti migliori, giri a Central park. New York è ritratta in modo egregio, tanto che il sindaco Bloomberg che ha eletto il gossip girl day (26 gennaio). (fonte da Wikipedia: http://blogs.villagevoice.com/runninscared/2012/01/mike_bloomberg_42.php)

  5. Non vi piacciono le storie d’amore semplici e scontante? Provate a capire come diavolo è possibile che un figlio abbandonato, ricco sfrenato e portato allo sbando come Chuck diventi l’uomo perfetto grazie ad una complicata, quasi regina e spietata Blair. Non vi basta? Come è possibile che una IT girl come Serena si ritrovi ad essere innamorata del ragazzo solitario e scrittore in erba Dan avendo a disposizione mezza Manhattan? Guardare per credere.

  6. Se leggete i blog probabilmente vi interessano i social media e tutto questo mondo veloce ed istantaneo. Gossip girl è esattamente questo: notizie in tempo reale, fonti inaspettate che mandano soffiate in forma digitale da telefoni di ogni tipo e tanta destrezza nel mandare in onda scandali. Se guardate la prima scena della prima stagione capirete cosa sto dicendo (http://www.youtube.com/watch?v=bzdaAXqzXGA)

  7. Vi piace seguire gli episodi in lingua originale? Per me Gossip girl è stato un buon campo prova: accento newyorchese  diversi tipi di voci (degna di nota quella di Ed Westwick che in italiano perde un po’) e una buona commistione tra nuovi idiomi (ad esempio l’abitudine di chiamarsi con l’iniziale del nome…S, B, D…) e termini più old fashion.

  8. Confessate: siete cinefili incalliti? In questa serie troverete i classici rivisitati nei sogni di Blair e Serena come ogni singolo titolo di episodio che richiama ad un film famoso del passato e presente hollywoodiano. Personalmente è diventata una sfida capire quali film si celano dietro i titoli dell’episodio. Sempre parlando di cinema…non vi sembra di riconoscere una certa Hilary Duff ? E Liz Hurley nel ruolo di Diana Payne?

  9. Ultima ragione con la quale credo di aver dato il meglio: la musica degli episodi è particolarmente degna di nota. New entry a parte, Gossip girl vanta una colonna sonora di tutto rispetto. Non a caso in uno degli episodi della terza stagione è stata lanciata l’allora nuova hit Bad Romance di Lady Gaga. (Curiosità: un protagonista della serie è anche nel suo video di Poker face...guess who!;) )

Dimenticate commari sulle panchine e vecchiette sotto il casco del parrucchiere, Gossip girl vi incanterà con la sua velocità nel dare gli scoop sull’elite di Manhattan e chissà magari, svelando la sua vera identità, vi farà ragionare su chi in realtà alimenta i gossip nella nostra società.


Aspetto il vostro 10° buon motivo!

Enjoy xoxo!

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)