L’architettura espressiva di Gabriele Basilico
La fotografia si fa coi piedi*
New York, 2002 , Gabriele Basilico |
Losanna, Gabriele Basilico |
Come sapete settimana scorsa il mondo della fotografia ha pianto la scomparsa di Gabriele Basilico…ma chi era?
Tendenzialmente da fotografi amatoriali ci si innamora di un
genere fotografico e nel mio caso l’amore è scoppiato con i ritratti di
personaggi famosi che trovavo sulle pagine di giornali e soprattutto sull'edizione americana di Vanity fair. Spulciando si trovano tanti nomi di bravi ritrattisti
ma, ovviamente, appassionandosi da autodidatti non si può conoscere tutto di
fotografia.
Parlando con i professionisti, invece, si scopre un mondo
ben più ampio di soggetti e di sfumature che questa nobile arte abbraccia. Una
di queste sfaccettature è la fotografia all'architettura, al paesaggio urbano
che vede tra i suoi padri il milanese Gabriele Basilico.
Durante il mio corso di fotografia il nostro maestro ci ha portato
un po’ di libri per allargare i nostri orizzonti in materia e tra
questi c’era quello di Basilico come esempio di genere distante dalla fotografia di paesaggio e dal ritratto ma comunque in
grado di esprimere, al pari del ritratto, qualcosa con forme inanimate.
Beh, non so quale sia la vostra impressione ma io sono
rimasta piacevolmente stupita. Se scorrete qualche immagine (basta anche googlarle)
troverete un mondo di forme ed ombre che formano fabbriche, palazzi, città,
case, luoghi e in ultima analisi il nostro immaginario di vita moderna. Se ci
innamoriamo di una città è perché ne vediamo il lavoro dell’uomo che ha
costruito con forme e idee particolari dandole un aspetto e una caratteristica
facendo indirettamente parlare quei palazzi e quelle architetture. Basilico ce
lo fa sapere e ci fa anche vedere la storia che raccontano. Corrias dice anche
che l’arte di Basilico era anche fotografare l’uomo mancante: “Enigmi nello spazio
tanto potenti da raccontarci non solo quello che si vede, ma anche quello che
sempre manca: l’uomo.” (P. Corrias, Vanity fair 8/2013).
Io, nel mio
piccolo, aggiungo: il suo sguardo riesce a rendere il dettaglio grande e
indimenticabile e il panorama un insieme di particolari unici e affascinanti. Se
abbiamo un’immagine di San Francisco, di New York o della nostra cara Milano
senza magari averle mai visitate è anche grazie al suo meticoloso e intenso
scatto.
Decisamente un genere fotografico innovativo e particolare
che merita di essere visto, compreso e ammirato come il suo grande portavoce.
Enjoy la scoperta dei lavori di questo grande fotografo!
Purtroppo non sono riuscita a trovare un sito unico in cui
sono raccolti i lavori di Basilico per cui posso darvi solo qualche indirizzo in
cui recuperare i suoi lavori:
* quote di G. Basilico ritrovata in questo articolo: http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2013/02/14/luomo-che-misurava-lo-spazio-delluomo/
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