Wired next fest

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Secondo anno di fila che partecipo a Wired Next Fest e secondo che lo promuovo nonostante qualche piccolo nota stridula. Come mai? Perché? Ne vale davvero la pena? Vediamo insieme le tre ragioni per qui l'anno prossimo dobbiamo metterci in calendario una nuova edizione di wnf e visitarla in lungo e in largo.

Location

Il primo punto a favore del Wired next fest è dato dalla location: la stupenda cornice del giardino Idro Montanelli dietro al museo di storia naturale. In uno spazio raffinato e anche dal gusto retrò fanno capolino in un'area circoscritta i capannoni e chioschetti in cui andare a scoprire l'innovazione passo a passo. L'anno scorso organizzata con molti stand che portavano il concetto tecnologia anche oltre il mondo del pc e abbracciavano la casa e la domotica, quest'anno un po' più spostati sul mondo virtuale di app e videogiochi ma ugualmente interessante.
Con il sole si gira tranquillamente godendo si l'atmosfera rilassata e intrufolandosi negli stand e padiglioni per ascoltare panel o presentazioni di novità.
Ultimo pezzetto di esposizione è sempre all'interno delle mura del museo di scienza naturale che in questo contesto ammalia come non mai chiedendosi se forse non è il caso di organizzare una puntati a e rivedere le sale magari in attesa di uno show come notte al museo.

Primo punto a favore insomma.

Innovazione
Chiara l'idea ma di che innovazione si parla? Non è la fiera dell'elettronica e nemmeno una convention di geek in cui la maggior parte del tempo ci si chiede perché si è finiti lì. È un modo per trasmettere e far respirare innovazione un po' in tutti i campi: dalla musica al mondo online, dai robot alla letteratura, passando per app interessanti, fenomeni del momento e qualche videogioco. L'idea è più cercare di passare la voglia di raccogliere buoni spunti e darsi da fare per cambiare qualcosa...foss'anche il modo di chiedere informazioni. Nonostante l'innovazione si conferma però la necessità sociale di incontrasi, vedersi in faccia e conoscersi portando il tutto fuori dal virtuale e questo è un secondo punto enjoy.

Intrecci con altri mondi

L'abbiamo detto prima: ti trovi Asus con i suoi videogiochi ma anche il camioncino retrò di Ape Panella. L'androide che si arrabbia se non gli dai la pallina da stringere e il fossile del museo di scienza naturale. Il timido nerd e l'ancor più timido YouTuber. La simpatica promoter che ti spiega le innovazioni del prodotto e il presentatore che educa a sorpassare le frontiere e, il mitico Gianni Morandi in veste di social media manager. Tutto s'intreccia e si discute per regalarti una parentesi a contatto con la diverse realtà per istigarti a pensare fuori dagli schemi. Altro punto decisamente enjoy.

Un evento totalmente approvato in cui è bello andare a curiosare di tanto in tanto godendosi la leggerezza delle belle giornate milanesi e sognando con gli occhi aperti! 

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