#ALSicebucketchallenge

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Il fenomeno ghiacciato a fin di bene






Apri la bacheca di Facebook convinta di essere sommersa di foto di Rodi, Santorini, Formentera e ti ritrovi Gwen Stefani con un con un simbolo di Play. Apri Instagram e Cara Delavigne ha pubblicato un video sotto una cascata e nomina Selena Gomez. Ritorni su Facebook e appare David Backham in ginocchio con sempre il simbolino del play esattamente come Lady Gaga, Valentino Rossi e Jessica Alba. 
Ma perché ogni nostro social è invaso da video di personaggioni famosi che neanche sapevamo di seguire?


La risposta è il nuovo fenomeno dell'estate: #ALSicebucketchallenge. C'è chi lo definisce un tormentone narcisitico, chi apprezza il coté sociale associato alla causa, chi ne rimane strabiliato dal potere di movimentazione della massa, chi lo sfrutta e chi inizia con le parodie. Fatto sta che la #icebucketchallenge o #Alsicebucketchallenge sta diventando sempre più un fenomeno virale che attraversa la rete e il mondo in modo trasversale e indipendentemente dalla lingua d'origine. 

Complice l'idea della "secchiata d'acqua gelata" durante l'estate e la semplicità di realizzazione, l' ice bucket challenge impazza sul web cercando di sensibilizzare contro una delle malattie più ignote, la SLA (sclerosi laterale miotrofica), e per cui si hanno ancora bisogno di fondi per la ricerca. Un caso di hashtag activism (come lo definisce Wired Italia ) che sta effettivamente portando un consistente aumento delle donazioni alla onlus ALS Assciations che è il beneficiario della sfida.

Nato sul web senza scopo e adottato da Pete Frates, ex giocatore di baseball malato di SLA, che ne ha dato un significato vero e profondo, l'#ASLicebucketchallenge consiste nel creare un video di qualche secondo dove si riceve o ci si autoinfligge una secchiata d'acqua gelata o una cascata di ghiaccio. Al termine del rovesciamento si nominano 3 altre persone a cui si danno 24 ore per rispondere. Quello che è più bello è che non esiste nomination che non si possa fare e soprattutto tutti i nominati sembrano rispondere ben volentieri: da Anna Wintour nominata da Giselle Bundenchen a Bill Gates nominato da Mark Zuchemberg fino ad arrivare addirittura a Matteo Renzi (di cui si aspetta con ansia la secchiata) e Papa Francesco nominato da Shakira.


C'è chi poi specifica bene la causa indicando di donare come Cesare Cremonini, chi se la dimentica ma riesce lo stesso a sensibilizzare accendendo la curiosità dei fan con un'hashtag così strano e chi sceglie di coinvolgere la famiglia come Will Smith con la figlia, Gavin Rossdale con il primo genito in braccio e le risate del bambino di Belen dietro la telecamera. 

Video che per una volta mostrano il coté più naturale delle star (ragazze solo SJP riesce a mantenere il trucco dopo la secchiata, le altre optano per occhialoni come il direttore di Vogue o riprese da lontano), un po' di umanità, estro creativo, comprensione cercando di aiutare il prossimo e svegliando le coscienze di noi utenti che dopo 25 video diversi in bacheca ci animiamo a capire cos'è questa maledetta SLA e a fare un po' del nostro piccolo per aiutare la ricerca.

Decisamente "un tormentone come l'Harlem Shake ma con una buona causa" come definisce Wired e un buon modo per usare i social, la pratica del testimonial, l'opinione pubblica e gli hashtag in modo corretto interrompendo la catena dei migliaia di selfie estivi con una bella secchiata d'acqua per svegliare le nostre coscienze.

Enjoy quindi il fenomeno dell'#ASLicebucketchallenge, prendete parte anche voi alla donazione, informando(vi) e partecipando con il vostro piccolo a questa iniziativa che sta rendendo tutti più buoni e uniti! Un po' come il nostro ballo per Break the chian ai tempi. 

Enjoy the challange!



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