The wolf of Wall Street

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Un film che poteva essere di più




Proclamato film dell'anno, con una delle coppie più spettacolari del cinema degli ultimi tempi e...una delusione grandissima. Di cosa sto parlando? Di The wolf of Wall Street alias la storia di Jordan Belfort interpretata magistralmente da Leonardio Di Caprio e diretta da Martin Scorsese.

Come è possibile che in meno di 20 minuti questo film che ha infervorato positivamente la platea di amanti del cinema "finanziario" e della "truffa" si sia guadagnato un not enjoy? La risposta è nella trama: monotona

Infatti per tutta la durata del film la storia tra eccessi, sregolatezza e genio nella vendita è unicamente basata sul punto di vista del protagonista. Non si ha una sequenza di indizi da seguire per poter capire come riesce ad arrivare a diventare quello che è, non si ha una successione di colpi di scena che ribaltano la situazione tenendo inchiodato lo spettatore alla poltra...no. Si ha solamente un passaggio da un eccesso all'altro, da una donna nuda a venti diverse, dalle droghe fine anni' 80 a quelle della fine degli anni'90. 

Un susseguirsi d'eccessi che fra l'altro sconvolge solo per i primi 20 minuti perché poi lo spettatore si abitua. Infatti sa già che le donne saranno tutte in nudo integrale, gli uomini strafatti e le mogli disperate. Il tutto intervallato da qualche racconto diretto allo spettatore dal protagonista o dall'interpretazione degli sguardi tra due "soggetti" in competizione come quella tra Jordan Belfort e il banchiere svizzero o con la zia. Si anche questo espediente narrativo si ripete.

Si salva a grandi linee il personaggio di Naomi, interpretato da Margot Robbie, che non semplicemente interpreta la bella ma cerca di far valere la propria opinione da donna regalando una bella scena di lite coniugale con tanto di lancio bicchieri d'acqua fredda in faccia al fedifrago marito. 

Per il resto la regia, la fotografia e gli interpreti sono ottimi ma manca proprio un elemento di suspance o di narrativa intrigante alla storia che possa rendere il film memorabile come per esempio i sogni segreti di Walter Mitty o il sanguinolento Django Unchained o ancora l'adrenalinico Rush.

Fra l'altro per tutta la lunghissima durata (sono ben 3 ore) del film non facevo che chiedermi: ma possibile che uno con un minimo di 70.000 dollari al mese abbia dei sogni così banali? Non un volo in capo al mondo per godersi uno spettacolo di fronte all'Opera house, non un giro in uno spettacolare paradiso esotico o una cena toccata e fuga sulla tour Effeil. Niente. Al massimo un giro a Portofino per naufragare ed essere salvati sulle note di Gloria di Umberto Tozzi (ma perché, poi, gli Americani tirano fuori sempre 'sti ruderi per descriverci?). 

Decisamente un film che poteva dare di più visto il cast, la grande promozione e i competitor che si ritrova nelle nomination agli oscar nella categoria miglior film. Non a caso nonostante lo scalpore e qualche entusiasmo di qualche fan, ai Golden Globes è stato premiato con il solo premio a Leonardo Di Caprio che effettivamente nel film non si risparmia.  

Per cui se siete comunque curiosi di vedere perché è il primo not enjoy del 2014 ecco il trailer.



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