Impossible photography di Erik Johansson
Photoshop, sociologia e arte ben shakerate
Dopo un post sul cinema e uno sull’advertising, questa
settimana non potevo chiuderla senza aver scritto qualcosa sulla fotografia. Proprio per
questo ho cercato un fotografo abbastanza talentuoso e singolare proprio come
il film di Baz Luhrmann che ha aperto questa settimana. Devo ammettere che
ripensandoci il suo lavoro non è così glamour come il film ma decisamente ha
un'invidiabile componente attrattiva. Il segreto? Un’immaginazione dirompente e
un uso di Photoshop da far invidia. Di chi sto parlando? Erik Johansson, artista
svedese che sta lasciando tutti gli appassionati del genere a bocca aperta.
Qualche tempo fa sono incappata in una sua intervista sul sito di Adobe e da lì ho iniziato ad ammirare le sue foto “impossible” come vengono definite da
tutta internet.

Una collezione di foto strane con un significato molto
profondo ma soprattutto frutto di un lavoro certosino di parecchie ore. Quest’ultima
frase non è buttata lì a caso. Sul famoso articolo che ho trovato c’è un video
del backstage della famosa foto “Cut & Fold” che mostra il processo di trasformazione
dallo shooting iniziale all’elaborato risultato finale. Un lavoro di 15 ore
velocizzate per creare un video di quasi cinque minuti dove elemento dopo
elemento si vede la sovrapposizione dei dettagli, l’utilizzo di materiali veri
come fogli di carta e forbice e soprattutto la minuziosità nella costruzione
del dettaglio. Il tutto a partire da una ventina di foto e 130 livelli. Impressionante.
Anche il processo di costruzione dell’immagine è
interessante: per Erik Johansson lo shooting non è altro che una raccolta
materiali per la sua idea da costruire in post produzione. Alla facciazza di
noi reflexisti che durante lo shooting cerchiamo di scattare il meglio
possibile per non dover ritoccare dopo.
Va da sé che è un piacere vedere il video e immaginare,
vedendo la gallery sul sito di Johansson, come ogni singola foto sia stata
costruita. Vi avverto, però, questo video causa due grandi sentimenti contrari:
il primo è quello di prendere una delle vostre foto e iniziare a smanettare su Photoshop,
la seconda a farvi deprimere per il vostro livello di correzione di piccoli
dettagli che al confronto sembrano decisamente roba da niente.
In ogni caso non scoraggiatevi ed enjoy video e gallery qui
sotto.
Photogallery di Johansson: http://erikjohanssonphoto.com/work/imagecats/personal/
Intervista di Adobe in inglese: http://www.adobe.com/inspire/2013/02/interview-erik-johansson.html
Facebook page: http://www.facebook.com/erikjohanssonphoto
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