The Hunger Games

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Il degno inizio di una saga


L' altro ieri ho rivisto The Hunger Games. Film evento del 2012 che già all'epoca avevo visto al cinema e, grazie a Babbo Natale, ora ritrovo nella mia collezione di DVD.
Rivedendolo senza l’ansia di sapere come va a finire, mi sono resa conto di determinate caratteristiche che rendono questo film il degno inizio di una saga a cui decisamente auguro il successo di Harry Potter o Twilight (detrattori leggete sotto e non commentate questo esempio).

Andiamo con ordine: schiacciamo play e iniziamo la nostra analisi per benino. Uno dei primi elementi che saltano all'occhio sin dai primi istanti è la tecnica filmica: durante la descrizione dell’eroina nella sua vita normale fatta di lavoro in casa e caccia abbiamo un susseguirsi di immagini scattose, frammentate e saltellanti. La prima volta che ero in sala giuro di aver pronunciato: “se continua così esco”. Grazie al cielo il montaggio rude ha il ruolo narrativo di spiegare la libertà tanto agognata della protagonista e ben si distanzia dalla stucchevolezza di Capitol city dove arriva per i famosi giochi.

Ho accennato alla protagonista, ecco, trovo semplicemente geniale l’idea di far incarnare ad una ragazza così tanti valori di coraggio, eroismo, pragmatismo e sentimento. Non che voglia dire che sia unica nel suo genere ma mi piace molto il fatto che la femminilità passi attraverso l’essere comprensiva e caritatevole anziché il classico errore dettato dal cuore. Mi piace anche molto l’idea che siano i ragazzi i protagonisti e che siano loro a far cambiare idea ai grandi che non sono poi così mentori come si dipingono sempre gli adulti nei film. Devo anche aggiungere che Jennifer Lawrence in questo film mi è piaciuta parecchio, molto più di X-men (dove l’ho quasi intravista più che vista): l’espressione risoluta ma spaesata di fronte alla rete degli umani mi è sembrata talmente naturale che quasi mi sembra strano vederla sorridente sul red carpet e decisamente felice durante gli Oscars.
Altra chicca di questo film è il cast che come tutte le belle sorprese si rivela poco a poco. Protagonista a parte, troviamo il teen idol Liam Hemsworth (fratello di Thor e fidanzato di Miley Cyrus), la modaiola Elizabeth Banks (la ricorderete come la mamma sclerotica di che cosa aspettarsi quando si aspetta), Stanley Tucci in versione talk show con tanto di sguardi alla Zoolander, Josh Hutcherson (che risulta essere l' asso nella manica secondo wikipedia), l’insospettabile Lenny Kravitz e  Donald Sutherland. Si il presidente in bianco è Donald Sutherland e vi sembra così tanto di conoscerlo perché sarete stati fan (o ampiamente martoriati dalla sua pubblicità) di 24 con protagonista il figlio Kiefer che gli assomiglia tantissimo. Non solo il cast è uno sciorinamento di stelle che danno un appeal più intenso ai personaggi e al film ma decisamente insieme funziona molto, quasi come se ognuno tirasse fuori il meglio dell’altro componente. Vedere la performance degna di nota (nonostante l’eye liner oro) di Lenny Kravitz.
Ho accennato all’eye-liner oro….è tecnicamente impossibile non notare l’ambientazione ultra fittizia di Capitol city. L’ho definita “ultra fittizia” perché è davvero strana: non abbiamo il futurismo tout court e non abbiamo il retrò ma un mix colorato, sgargiante e eccessivo che si mescola con l’assenza dell’esercito bianco contrapponendosi al grigiore e ai colori molto scuri dei distretti poveri. Un’idea di ambientazione vincente perché, non ricalcando nessuna tradizione o luogo specifico, narrativamente sembra indicare che quella città è ovunque e noi ne siamo spettatori impotenti.
A proposito di spettatori: notata la meravigliosità degli omaggi a Orwell, Truman Show ed Agata Christie? No, non sto buttando autori e nomi a caso: mi piace molto la scelta del gioco sul ricordo del romanzo dieci piccoli indiani di Christie, come trovo interessante lo sfruttamento del grande fratello centrale che controlla e imprime la sua cultura sui distretti à la Orwell rimescolando il tutto con un po’ di novità del famoso film di Jim Carey, appunto The Truman show.  
A conti fatti e visione finita non è un film che passa inosservato e riguardandolo ci si chiede come sarà il secondo capitolo non avendo visto chiari suggerimenti del continuo della saga (o mi sono distratta?). Siete curiosi come me eh? Beh allora guardate dopo il trailer di the hunger games e troverete un altro trailer dedicato al secondo capitolo in uscita a novembre 2013… che altro dire?
Enjoy il primo capitolo in dvd e correte subito qui a vedervi come sarà il seguito!

P.s. il film è abbastanza violento (non a caso la traduzione è giochi della fame perché si combatte fino all'ultimo sangue) lo sconsiglio per i più piccoli.
Trailer di The hunger games


Trailer del capitolo due chiamato La ragazza di fuoco (in inglese)


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