Il cacciatore di giganti

12:30 Vale 0 Comments


Tra leggenda e realtà*

P.s. a causa del poco tempo ho inserito
la locandina ufficiale dalla pagina web
del film Warner Bros.
Nella mia recensione di Warm Bodies di qualche settimana fa vi avevo detto che Nicholas Hoult era destinato ad essere il nuovo teen idol e che con mio sommo piacere questo giro i teens avevano scelto bene perché è un ragazzo di talento. Vi ricordate? Ecco, se come me andate a vedere Il cacciatore di giganti, sicuramente concorderete con la mia previsione.
In questo film d’avventura per ragazzi, Jack (alias Nicholas Hoult) è l’eroe contadino distratto che si ritrova protagonista di un’avventura epica quasi per caso. Grazie all’astuzia diventa il beniamino a cui non si può non fare almeno un coretto di tifo. Di fianco a lui ovviamente ritroviamo altri due grandi che credo di non aver mai visto in una produzione così fantasiosa e nel tipo di ruoli che interpretano. Il fascinoso Ewan Mc Gregor (in versione biondina) interpreta il ruolo dell’eroe impavido che guida le guardie del re pur rimanendo fedele al suo ruolo di aiutante senza prevaricare sul protagonista. Promosso a pieni voti anche in versione “farcita”. Al lato opposto troviamo invece Stanley Tucci, quell’attore di cui non vi ricordate mai il nome ma conoscete (era la “fatina buona” del Diavolo veste Prada giusto per capirci) e che in genere interpreta il bravo di turno. Qui in versione tutto fuorché zuccherosa piacevolmente sorprende dando la giusta dose di cattiveria alla situazione. Well done Stanley! :)
Basta parlare di cast, ora presentiamo almeno altre due ragioni per andare a vedere questo film.
La prima grande ragione è la tecnica filmica utilizzata per raccontare la storia, o meglio la leggenda cardine su cui si basa tutto il film. Ho apprezzato molto la dissolvenza prima auditiva (cambiano le voci che raccontano la storia) e poi visiva che all’inizio del film introduce i protagonisti e il loro legame con i genitori. Molto soft, intrigante e piena di significato. Allo stesso modo ho apprezzato il finale (tranquilli non lo svelo) che utilizza più o meno la stessa tecnica. Per cui il reparto montaggio si aggiudica un bel 10 da andare a festeggiare con il dipartimento effetti speciali che, non solo ne ha creati di fantastici, ma li ha resi talmente naturali che quasi non si percepiscono. Sembra una frase contorta visto che parliamo di un film con giganti e umani ma davvero vedendo il film tutti gli effetti tendono a passare in secondo piano senza disturbare la storia. Questo amalgamarsi, per me, è sinonimo di effetti speciali di qualità e bravura degli artisti. Senza questa amalgama non si avrebbe un bel film d’avventura!
Passiamo ora all’ultimo grande motivo per cui vale la pena di sedersi in sala: la sceneggiatura. Sceneggiatura nel vero senso di trasposizione della storia classica sullo schermo. Non so voi, ma i miei ricordi della fiaba del “fagiolo magico” sono fermi ad una versione con Topolino a cui non ho mai dato peso perché abbastanza noiosa. In questo film, invece, la storia è stravolta quel tanto che basta da renderla interessante, abbastanza attuale (shhhh rischio spoiler) e da catturarvi per 114 minuti filati.
Decisamente ci sono più di due ragioni per vivere quest’avventura per cui enjoy la caccia ai giganti e fate un po’ di tifo per Nicholas Hoult che se lo merita!

Twitter: @WarnerBrosIta
* sottotitolo solo per chi ha visto il film!

0 commenti:

Ogni feedback e ogni idea è preziosa: grazie per il tuo commento!:)