Realtà rivisitata di François Dourlen
Perché l’immaginazione è la nostra forza
Per il post di oggi ho scelto un fotografo che riunisce due
grandi lavori e argomenti che abbiamo affrontato in questa sezione da “Reflexista”.
Sto parlando di François Dourlen e della sua Realité rivisitée. L’ho scoperto grazie
ad un articolo dell’Huffington post italiano che a sua volta riportava l’intervista
dell’edizione francese confermandone il
successo virale. Ma in cosa consiste questo tipo di “genere” o ancor meglio in
questa idea? È uno scatto dove al centro dell’inquadratura (e del paesaggio)
trovate un iphone o un ipad che vi mostra un’immagine che potrebbe essere all’interno
di quel quadro canzonando un po’ la realtà triste che viviamo. Si gioca sulla
prospettiva, l’accostamento, la distorsione e la meta fotografia. Un po’ come nella
FILMography di Christopher Maloney,
troviamo l’elemento umano che regge la foto che esplica il messaggio e lo
stesso gioco di prospettiva che arricchisce di contenuto. Allo stesso modo
troviamo il racconto di meta fotografia per cui è famoso Salvadori (il
fotografo che fotografa i fotografi) e l’utilizzo di dispositivi smart che non
sono solo fotocamere come avevamo visto in questo post di fine febbraio (http://enjoyitornot.blogspot.it/2013/02/da-fare-reflex-smartphone-una-o-due.html).
Quello che mi piace sul serio di questa versione europea della
“realtà” è l’uscire dall’idea della ricostruzione della scena filmica, propria
della FILMography di Maloney, e usare quel giochetto immaginativo dei bambini
che tendono a ricreare la realtà lì dove è atroce da concepire o c’è spazio
solo per la noia. Uno strappo alla quotidianità per regalare un sorriso e
trovare un bell'impiego di quelli che normalmente sono percepiti come il male della
fotografia: gli smartphone. Si perché nel clima di totale ironia che lo
contraddistingue François Dourlen sulla sua pagina facebook, posta anche un bellissimo scatto dove l’Iphone anziché
distorcere, riporta alla realtà con tanto di chiamata insistente in arrivo di “Maman”
a cui bisogna assolutamente rispondere.
Insomma un successo che non mi stupisce perché mai come in
questi tempi si ha bisogno di una rivisitazione della realtà per renderla più
pepata, colorata, facile, allegra o digeribile. Si perché, non so la vostra, ma
la mia attualmente è abbastanza indigesta.
Come noterete tra le sue gallery, Dourlen, non utilizza solo
apparecchi smart per le sue rivisitazioni ma spesso e volentieri utilizza le “old
fashioned” ma tanto hipster polaoid ricreando una meta fotografia che vuole
riunire due mondi di istantanee: quello dello sviluppo e quello dello scatto
digitale lavoro che gradirebbe tanto fare la Socialmatic di Instagram a partire dal 2014.
Devo dire che questo ragazzo ha decisamente unito in modo
intelligente tutte le mie analisi sul mondo della fotografia in alcuni scatti
davvero ben congeniati e devo ammettere che un po’ virtualmente mi ha rubato l'idea di
fotografare altre persone intente a far foto con smartphone… ma d’altra parte la
contaminatio non è sempre il principio di una grande opera? Per cui con
assoluto occhio rilassato, enjoy le foto canzonatorie di François Dourlen e fatemi
sapere se anche a voi reflexisti piace o no.
Sito ufficiale su 500px: http://francoisdourlen.500px.com/#/0
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