Benvenuto presidente
Ridere per riflettere
Che film è? Inutile dirlo che si tratta di una commedia con la C maiuscola in cui le risate arrivano una dietro l'altra e, come in ogni film di Bisio, non sono forzate ma spontanee. Nel senso che la situazione iniziale è paradossale ma grazie alla sua recitazione Bisio rende il personaggio perfetto e fa sembrare naturali tutte le gag che ovviamente sono congegniate nei minimi dettagli. In questo film, diretto da Milani, la situazione paradossale è un governo di corrotti che, per rimandare le votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica, vota all'unanimità un nome storico: Giuseppe Garibaldi. Lì entra in scena il sempliciotto bibliotecario di montagna interpretato da Bisio che, avendo tutti i requisiti, sale al governo e fa quello che farebbe ognuno di noi lì..o meglio quello che blateriamo di voler fare.
No: non mi caverete il resto del film perché è bello
che lo scopriate da soli e alla fine facciate la riflessione che il film propone
senza che siate costretti dal mio pensiero.
Invece quello che posso dirvi
sono due aspetti che mi sono subito saltati all'occhio durante la visione e mi
hanno piacevolmente sorpreso: il primo è il cast e il secondo è la
scenografia.
Al di là di Bisio che come potete
immaginare anche in questo “benvenuto” è spettacolare, il cast è pieno di volti
noti che non si vedono spesso al cinema: sono i bravi e molto spesso
drammatici e seri attori delle varie fiction italiane. Sto parlando di Beppe
Fiorello che in versione comica riesce ad avere credibilità e a mostrare
bravura nel ruolo del politico con il pizzetto. Allo stesso modo “il Mimì”
Cesare Bocci con quell'accento un po’ veneto e quel misto di allure seria e
canzonatoria anima le gag fin dal primo minuto di film affianzato dal “ruspante” Massimo Popolizio che dà quel tocco di romanità
che fa tanto commedia all'italiana. Altra grande rivelazione è Kasia Smutniak che ricopre il ruolo della “bella intelligente che vuole
distinguersi dal passato” dimostrando sia le sue doti da attrice drammatica
che e sopratutto quelle da comica. C'è anche un suo cameo sonoro che evidenzia anche le doti canore. In generale è bell’esempio di donna a cui aspirare allontanandosi dagli esempi parlamentari di certe vicende del passato. Altri grandi
camei sono quelli di Remo Girone, Lina Wertmuller, Piera degli Espositi, Pupi
Avati…. e basta perché il resto dovete indovinarlo voi!;)
Dicevo che l’altro punto che mi
ha piacevolmente sorpreso è la scenografia. Premettiamo che è un termine
scorretto perché intendo non tanto la parte costruita o ricreata in cui è
ambientato il film ma le riprese all’interno dei palazzi originali delle
residenze sabaude e di Montecitorio come gli esterni del Quirinale. Guardando
questi sfondi architettonici del film, continuavo a stupirmi della
meravigliosità dell’architettura di questi palazzi esprimendo un tacito grazie
al regista per averli portati sullo schermo. Insomma è un motivo in più
che non mi ha fatto pentire di aver acquistato il biglietto e aver trascinato
fidanzato e amici a vederlo. Se vi state chiedendo la veridicità delle riprese all'interno di Montecitorio, vi lascio leggere questo bell’articolo di Repubblica che conferma la presenza del set all'interno dell'aula parlamentare.
Quindi che voto dare a questo
film? Come avrete capito e come immagino vi aspettiate, cari amici
cinefili, ovviamente non è un film da annali ma decisamente vale un “enjoy” in tutta
spensieratezza e con gli occhi grandi per vedere un lato del nostro parlamento
meno legato alla politica ma più vicino alla bellezza che dovrebbe dimostrare.
Poi, chissà, magari, come nei sogni, questo film potrebbe essere di buon auspicio
per questa nostra vecchia Italia.
Intanto eccovi il trailer.
Sito ufficiale: http://benvenutopresidente.libero.it/
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/01distribution/app_151841841645303
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