Pita time!

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Sognando la Grecia



E' da un po' di tempo che non parliamo di ricette su questo blog: rimediamo subito!
Sabato sera, presi da un raptus vacanziero, io e i miei amici abbiamo organizzato una cena greca casalinga.  
Basandoci sulle ricette di giallo zafferano (ricetta piatto forte: http://ricette.giallozafferano.it/Gyros.html) abbiamo ricreato l'atmosfera ellenica tra feta, tzaziki, carne e sopratutto pita. 

"Sopratutto" perché la pita è stata affidata a me e come potete immaginare è stata un'avventura.

Allora la prima scoperta che ho fatto è che tecnicamente è un impasto abbastanza semplice ed è impossibile che non venga bene, la seconda è che richiede una certa "siesta" lunga e in due tempi sotto la luce del forno per lievitare e quindi ha bisogno di tempo. Fondamentale quindi diventa l'organizzazione per farle. Ma partiamo con ordine:
ecco la ricetta da giallo zafferano (http://ricette.giallozafferano.it/Pita.html)



Ingredienti x 8 pita: 
250 gr di farina normale
250 gr di farina Manitoba
4 gr di lievito di birra disidrato (se siete abituati con quello fresco cliccate il link sopra)
300 ml di acqua tiepida (io ho usato quella del rubinetto)
30 gr di olio 
12 gr di sale
1 cucchiaino di zucchero (per far reagire il lievito)
2 ciotole capienti (di cui una da oleare)
1 ciotolina
carta da forno e pellicola
2 laccarde 
forno con luce interna

Innanzitutto setacciate le due farine in una terrina abbastanza capiente, poi fate reagire il lievito con lo zucchero e un po' di acqua tiepida in una ciotolina a parte. Unite poi il composto alla farina setacciata. Date una prima mescolata e iniziate ad impastare con le mani.  Nell'acqua mettete olio e sale, il cui miscuglio va aggiunto a filo all'impasto che state lavorando. Ora non fate come me: accertatevi che il sale sciolto in acqua sia caduto nell'impasto e non sia rimasto all'interno della caraffa o correre all'ultimo per metterlo sarà un'ardua impresa.

Impastate ben bene e tirate fuori l'impasto dalla ciotola per aiutarvi a renderlo il più liscio ed omogeneo possibile. Prendete la seconda ciotola capiente e oliatela bene, mettete l'impasto lì e copritelo con della pellicola.
Mettete l'intera ciotola con l'impasto a lievitare per 2 ore nel forno spento ma con la luce accesa (questo per me è stato uno dei passaggi più complicati...il mio forno abituale non ha la luce!!!).

Passate le due ore fate 8 palline da 100 grammi l'una e stendetele su carta da forno.
Ho scoperto poi che più le fate sottili meglio vengono: il top sarebbe 2 millimetri di spessore. 
Una volta stese spennellatele con un'emulsione di olio e acqua per farle rimanere basse.
Qui parte la parte complicata: lasciatele lievitare per ulteriori 40 minuti sotto la luce e coperte da pellicola.
Io (che da genio ho raddoppiato anche le dosi) dalla disperazione ho usato anche la luce sotto la cappa!
Passati i 40 minuti accendete il forno a 250° e lasciatelo riscaldare con le leccarde del forno inserite. A temperatura sfornate le leccarde calde e mettete le vostre pite (nel mio caso erano 2 a due) a cuocere per 5 minuti senza girarle.
Passati i 5 minuti controllate la parte sotto della pita: se sono lievemente bruciate intorno e se il sopra assomiglia ad una focaccia, allora gustatevi le vostre pita. Altrimenti tenetele in forno per qualche minuto finché non raggiungeranno l'aspetto di cui sopra.

Da turisti per caso: http://turistipercaso.it/grecia/image/45729/
Ora devo ammettere che senza i due maschietti che hanno diretto l'operazione "cottura pita" il mio esperimento sarebbe stato un disastro! Per cui oltre a ringraziarli pubblicamente, prometto che la prossima volta farò l'impasto al mattino per la sera o il giorno prima visto che in un sacchetto di plastica ben chiuso si conservano perfettamente.


Morale dell'avventura? Organizzatevi bene e vedrete che sarà una bella scorpacciata di pita e voi sarete più rilassate di me durante la serata!
απολαύσετε πίτα  che vuol dire enjoy pita!:)


P.s. mi scuso se non ci sono foto ufficiali ma le mani impastate non permettevano la presa della mia preziosa Nikon! ahahah

P.s. 2 : Grazie a Giallo Zafferano per la foto ufficiale e le ricette! Copyright loro, varianti e "genialate" mie. Grazie a Turisti per caso per la foto qui sopra!;) 

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