Sisters di Jason Lee

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Le monellerie sono un’arte preziosa



Abbiamo appena archiviato la festa del papà mettendo in un cassetto i vari lavoretti a forma di cravatta o i pensierini che gli abbiamo comprato… ma come ogni festa di tradizione anche questa deve valere tutto l'anno. Con la scusa più classica che mai, quindi, oggi parliamo del lavoro fotografico del papà Jason Lee.


Da un po' di tempo a questa parte su Pinterest è stato avvistato un collage verticale di foto di bambine pestifere che fanno le monellerie più impensabili del mondo. Il progetto “sisters” o “kristinaandkayla” (dal nome delle due bambine ritratte) nasce da un’esigenza molto pratica: la loro nonna era ricoverata in ospedale e le due piccole ogni due per tre avevano un piccolo malanno per cui non potevano andarla a trovare. Il padre, Jason Lee, per mostrare i progressi giornalieri alla nonna lontana, ha aperto il blog http://kristinandkayla.blogspot.it/ in cui postava e posta ogni giorno foto delle bambine. Ovviamente per far ridere la nonna e per attrarre le due protagoniste, che come tutti i bambini hanno l’argento vivo addosso e non si dedicano a pose di lunghe ore, Jason Lee ha deciso di esagerare ricreando situazioni al limite dell’assurdo in cui le due piccole risplendono e gli scatti sono talmente simpatici da non passare inosservati. Il più delle volte strappano un gran sorriso, in altri ci si preoccupa un po’(come quella del fotomontaggio con le candeline sulla testa di una piccola) e in altri si ammonisce il comportamento scorretto che il padre permette (si può scotch-are una bambina al muro?). Mi ricordo che sotto al fotomontaggio su Pinterest qualcuno aveva commentato scherzosamente (o meno non si sa) “ecco cosa succede a lasciare i papà soli a casa con i piccoli”.


Quel che vedo io, invece, è un gran divertimento unito ad una grande esagerazione che viene mostrata in modo estremo e non celata per questo sembrano più scatti usciti dai sogni proibiti di due pesti che da un papà. Mi ricordano anche le diavolerie che avremmo sempre voluto combinare ma per una serie di ragioni oggettive non abbiamo fai fatto. Per questo dopo l’iniziale sgomento partiamo a ridere e cerchiamo il punto in cui è intervenuto Photoshop o ci chiediamo come abbia ricostruito quel set. Set in cui il più delle volte mi piacerebbe visitare per una giocata estrema! ;)

Questo mi porta anche a pensare all'altro grande argomento che questo genere fotografico affronta: avere bambini come protagonisti. Dopo qualche festa di mia nipote ho capito che la cosa più impossibile da fare sono le foto in posa. Nel tempo che io metto l’occhio dietro all'obbiettivo i miei soggetti hanno già cambiato 20 pose diverse, ora che inquadro e premo il pulsante di scatto ho un’altra foto ben diversa da quella che avevo pensato. È anche capitato che mentre scattassi, il piccoletto in questione se ne andasse perché ero troppo lenta per i suoi gusti supersonici (giuro che normalmente un adulto non si accorge nemmeno che ho scattato e ci impiego lo stesso tempo). Lee stesso ammette che scatta per uno o massimo due minuti per poi lasciare le bambine libere di giocare. Goal che raggiunge premeditando molto la foto e usando piccoli trucchetti d’interazione con loro per attirarle, entusiasmarle, evitare le distrazioni e la noia e soprattutto ottenere dei sorrisi veri. Quest’ultimo punto è un altro mio tasto dolente: se voglio un bel faccino sorridente ho bisogno di raccontare barzellette o scherzare perché se chiedo un sorriso ottengo una faccia finta che comunica “Zia, vero che ho finito di farti il favore e posso correre a vedere i cartoni?”.


Decisamente i trucchi del papà Jason, riportati da questo bellissimo sito MyModernMet, diventano preziosi se si vuole avere come protagonisti i bambini e ricorda a noi fotografi che la cosa migliore è far divertire, premeditare bene lo scatto in modo che in due minuti si ottenga quanto voluto e soprattutto esagerare con le idee. Se esageriamo possiamo giocare la carta della curiosità o realizzare un desiderio dei piccoli protagonisti e regalargli scatti stupendi imparando ad ampliare la nostra tecnica.

Che altro dire? Jason sarà anche un papà che permette monellerie scenografiche ma è anche un genitore che sa giocare con la fantasia delle sue bambine e insegnare loro che talvolta una risata è tutto ciò che ci serve.

Per cui seguiamo due suoi grandi consigli: Think outside the box, just keep taking pictures e…enjoy kids photography, cari reflexisti.

Fonti e Siti ufficiali:
- il blog di sisters : http://kristinandkayla.blogspot.it/
- il sito ufficiale di Lee che di solito scatta foto di matrimoni e fidanzamenti: http://www.jwlphotography.com/


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